Serie C
20 Ottobre 2025
CAVESE SERIE C - Gerardo Fusco, attaccante classe 2005, ha segnato la rete del provvisorio 1-0 sul campo dell'Audace Cerignola nell'ultimo turno del Girone C
La storia di Gerardo Fusco è quella di un ragazzo cresciuto e formato nel vivaio della Salernitana, che nonostante l’esordio in Serie A e qualche apparizione in Serie B, si è visto non rinnovare il contratto dal club granata. Una scelta che ha sorpreso e fatto discutere, tanto più per un ragazzo con un patrimonio di emozioni, gol e responsabilità alle spalle: è stato infatti capitano della Primavera e figlio d’arte di Luca Fusco, storica bandiera della stessa società come difensore. Tuttavia, proprio ieri, con la maglia della Cavese, ha scritto il suo 1° gol tra i Professionisti nella vittoria esterna (3-1) sul campo dell'Audace Cerignola, dimostrando che la sua avventura nel calcio non si ferma certo qui. E anche qui, curiosamente, gli intrecci con la storia calcistica del padre: proprio Fusco senior segnò il suo 1° gol tra i Professionisti con la maglia della Cavese nella stagione 1996-1997 i tempi del CND contro il Terzigno.
UN ESORDIO PRECOCE MAI DIMENTICATO
Il percorso di Gerardo Fusco con la Salernitana è iniziato nel 2019, quando entrò da ragazzino nel settore giovanile granata. Cresciuto sotto la guida di tecnici di valore, ha saputo conquistarsi il ruolo di capitano della Primavera, segnando 13 gol tra campionato e Coppa Italia in due stagioni. Il momento più importante però è arrivato presto: l’esordio in Serie A con la maglia della Salernitana lo ha visto protagonista grazie alla fiducia di mister Stefano Colantuono, che gli ha concesso anche alcune apparizioni in Serie B durante lo scorso campionato. Quel debutto rappresentava molto più di un numero sul tabellino: era la realizzazione di un sogno coltivato anche sotto l’ala protettiva del padre, Luca Fusco, ex capitano e autentica leggenda granata. Nonostante questo, la società ha deciso di interrompere il percorso con il giovane attaccante, lasciandolo svincolato al termine del contratto.
IL FINALE INASPETTATO CON LA SALERNITANA
La separazione si è svolta senza clamori, ma con un filo di amarezza e dispiacere da parte di Gerardo Fusco stesso, che in un post sui social ha espresso tutta la complessità di questo addio: «Sono entrato che ero poco più che un bambino nel 2019 ed oggi dopo 6 stagioni si chiude il mio percorso con la Salernitana. Avrei immaginato un finale diverso, ma nel calcio, come nella vita, non tutto va come ci si aspetta». Nel suo messaggio di commiato, il giovane attaccante ha mostrato una maturità rara, consapevole delle difficoltà ma anche ottimista per il futuro: «Ci sono scelte che vanno accettate, consapevole che si apriranno nuovi ed entusiasmanti scenari per quello che è un sogno che spero di realizzare. Io come sempre ce la metterò tutta».
LA RINASCITA CON LA CAVESE: IL 1° GOL TRA I PROFESSIONISTI
A distanza di pochi mesi, Gerardo Fusco ha trovato nuova linfa alla Cavese, realtà della Serie C (e club che divenne celebre nella stagione 1982-1983 ai tempi della Serie B per una storica vittoria 2-1 a San Siro contro il Milan) che gli ha dato l’opportunità di rigenerarsi e dimostrare il suo valore nel calcio dei professionisti. Nel match esterno vinto contro il Cerignola, Fusco ha realizzato con il provvisorio 1-0 il suo 1° gol tra i professionisti, un risultato che non è solo statistico ma simbolico di una rinascita personale e di un talento che vuole emergere. Questo gol rappresenta ben più di un semplice punto nel tabellino: è il segnale che Fusco è pronto a trasformare in realtà concreta quello che molti avevano visto come un potenziale inespresso. La sua carriera, iniziata e segnata da un passaggio in Serie A a soli 18 anni, non è certo finita con un addio amaro, bensì sta aprendo un nuovo capitolo in Serie C agli ordini del tecnico Fabio Prosperi, con la giovane età e la voglia di fare ancora ampiamente dalla sua parte.
UN FIGLIO D'ARTE CON FAME DI RISCATTO
La vicenda di Gerardo Fusco ha anche un profondo valore umano, perché racconta di un ragazzo che, pur avendo il peso e l’eredità di un cognome importante nel calcio di Salerno, ha dovuto affrontare scelte difficili e inaspettate. La sua esperienza insegna che nel calcio, nulla è mai scontato, e che la strada verso il successo è fatta anche di ostacoli, cambiamenti e la capacità di reinventarsi. La partita tra il passato e il futuro si gioca quotidianamente, e la determinazione di Fusco è la chiave principale per trasformare questa nuova esperienza in un trampolino di lancio verso obiettivi ambiziosi.