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Kings Cup

Meglio di tutti! Tripletta, dominio e 8 gol all'esordio: la squadra più attesa d'Italia è questa qui

Marino è ingiocabile, Blur segna il suo rigore e gli Stallions volano alla prima in Kings Cup

Stojkovic Stallions

KINGS CUP • Dennis Stojkovic

Li aspettava tutta Italia, e hanno risposto. Li aspettava una sfida difficile da leggere, con un avversario parzialmente rinnovato, ma che alla fine si è dovuto arrendere al vero punto di forza degli Stallions: essere una squadra in tutto per tutto. Primi in fila agli accrediti, primi in classifica dopo aver segnato più di chiunque altro nella giornata d'esordio di Kings Cup. Quanto? 8 gol, divisi tra un Altamura impressionante (tripletta), un Marino fenomenale in ogni cosa che fa, uno Stojkovic imprendibile (doppietta), un Brusadelli chirurgico e un presidente, Blur, che dal dischetto può sbagliare solo quando lo decide. Un insieme che si impone così sugli Zebras, mandando un messaggio al resto del paese: è ripartita la galoppata verso la gloria.

TIFO DI FUOCO, BERRA RIPRENDE ALTAMURA E MARINO

No, non è ancora tempo di campionato, ma la memoria non può che andare lì, a quel 10 maggio dal sapore di sogni infranti. Quelli di Zebras e Stallions, fuori a un passo dalla qualificazione per il Mondiale per Club, l'una agli shootout, l'altra in un finale ancora difficile da descrivere. Storie interrotte, due squadre vogliose di tornare alla ribalta, due tifoserie che infiammano la Fonzies Arena come nessuno prima di loro e una partita che si accende subito. I nuovi Sofia e D'Ippolito, ex Caesar e Boomers all'esordio con gli Zebras, vincono l'uno contro uno iniziale (una delle regole particolari della competizione) e portano in vantaggio i bianconeri, poi però salgono in cattedra Altamura e Marino: il primo pareggia con un tiro da fuori centrale (4'), il secondo invece piazza il pallone all'angolino dopo la bella uscita di Guddo su Berra (5').

È il primo ribaltone del match, quello che gli Stallions provano a prendersi guidati da un Marco Evan granitico nel murare il tiro di Berra (6') e da un Altamura che appare alle spalle di Bonzi guadagnandosi il rigore del possibile 3-1. Dal dischetto, però, il «Toro» Soldà alza troppo la mira, quella che invece non manca proprio ad Altamura: l'appoggio di Marino è alla Busquets, il destro a giro all'incrocio dei pali del numero 99 bellezza allo stato puro (8'). Nessuna partita di Kings League, tuttavia, è mai veramente in discesa, e la dimostrazione arriva nel giro di quattro minuti. Attivata su Berra la carta speciale dello star player, che raddoppia il primo gol segnato dal giocatore che la riceve, i ragazzi di Campolunghi trovano due corner con i tiri da fuori di Bonzi (10') e proprio del numero 10 (11'), fino a trovare l'occasione perfetta: rigore preso da Berra, rigore segnato da Berra, gol doppio di Berra e 3-3 (12'). Un risultato che resiste fino a fine primo tempo, merito della parata di piede di D'Ippolito su Frosio (14') e delle respinte di Guddo su Berra (16') e Filipi (20'). 

STOJKOVIC FA LA DIFFERENZA, BRUSA E BLUR RIDIPINGONO LA ZEBRA

Congelato l'equilibrio, il dado di inizio secondo tempo stabilisce un due contro due che infiamma inevitabilmente i primi tre minuti di gioco. Inevitabile, come Stojkovic quando c'è da puntare l'uomo o rifinire sotto misura in quello che è totalmente il suo palcoscenico: prima la rete su assist di Frosio (21'), poi la doppietta per sistemare il tiro proprio di Frosio parato da D'Ippolito (23'). In mezzo, però, è inevitabile anche il timbro di Berra, che soffia palla al portiere avversario e tiene a -1 gli Zebras in contropiede (22'), cercando poi il 5-5 in piena area di rigore, ma venendo fermato da un gigantesco e lunghissimo Marino, che riparte in solitaria e da centrocampo sfiora il gol a porta vuota. Chi invece la vede benissimo è Brusadelli, che al primo pallone toccato va sul destro e incrocia alla perfezione sul palo lontano: è 6-4 Stallions. Il secondo, invece, finisce di testa sul palo su cross di Pannuti.

Percepita la necessità di una svolta, gli Zebras provano a darla affidandosi al loro presidente, ma dal dischetto anche Campolunghi calcia alto (28'). Per gli Stallions è il momento perfetto per provare a inginocchiare l'avversario, tenuto in piedi da D'Ippolito su Stojkovic dopo l'ennesimo pallone recuperato e gestito in maniera sublime dal «Lungo» Marino (29'). A piazzare il 7-4, allora, ci pensa il simbolo della squadra: Blur lascia la postazione, va sul dischetto con una rincorsa alla Pogba e sgancia la classica bomba centrale che D'Ippolito conosce, ma non può mai prendere (29'). L'esultanza alla Mannequin Challenge è il ritratto degli Zebras, rimasti impietriti dopo il rigore sparato sulla traversa da Berra due minuti più tardi (31'). L'ultima vera occasione per rientrare in partita, con i bianconeri che chiamano Guddo alla parata di piede sulla punizione di Filipi (32'), prima di affidarsi a D'Ippolito per negare a Marino su gran recupero di Marco Evan (33') e ad Altamura in pallonetto (34') il definitivo 8-4. Un gol che non arriva solo per questioni di dettagli, perché negli ultimi 4 minuti, per gli Zebras da giocare con la missione di ribaltare il risultato senza subire un'altra rete, per gli Stallions difendendo il risultato o toccando quota 8 (altra novità di regolamento), i bianconeri accorciano le distanze con il rigore di Sofia (18') per poi capitolare definitivamente: palla ad Altamura, dribbling al limite dell'area di rigore, destro secco e vittoria Stallions.

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