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21 Ottobre 2025
Sean Dyche è la scelta di Evangelos Marinakis per rilanciare ambizioni e classifica del Nottingham Forest
L'immagine è chiara: un vortice che rischis di risucchiare il Nottingham Forest in un caos irreversibile: tre allenatori in una sola stagione, il tracollo sportivo, la frustrazione dei tifosi - soprattutto contro il proprietario Evangelos Marinakis - e una crisi di punti e morale che pesava sull'intero club. In questo scenario, arriva la nomina di Sean Dyche come nuovo allenatore, un uomo che rappresenta più di un semplice cambio sulla panchina: è un ritorno alla concretezza e all'esperienza per un club intenzionato a ritrovare se stesso e una certa tranquillità competitiva. Contratto fino all'estate del 2027 per l'ex Everton, il suo incarico riflette la volontà del Nottingham Forest di puntare su un progetto di medio-lungo termine, dopo mesi tormentati nel cuore della Premier League.
La stagione 2025-2026 del Nottingham Forest si è rivelata una sfida estenuante sin dalle prime battute. Dopo la promozione avvenuta nel 2022, il club ha attraversato una crisi gestionale senza precedenti, contando addirittura tre differenti allenatori nel giro di pochi mesi. Situazione non nuova per Marinakis, conosciuto in Inghilterra con il soprannome di "mangia allenatori", contando 24 esoneri in 14 anni di gestione tra Nottingham e Olympiakos. La stagione era partita con Nuno Espírito Santo, artefice del sorprendente settimo posto della stagione precedente e della qualificazione all'Europa League. Tuttavia, una serie di risultati altalenanti e qualche incomprensione con la dirigenza - ormai famosa la discesa in campo di Marinakis al termine del deludente pareggio per 2-2 con il Leicester lo scorso 11 maggio - hanno portato al suo addio a settembre.
Al posto di Nuno è arrivato Ange Postecoglou, una scelta che avrebbe dovuto dare una scossa positiva. Ma la realtà è stata ben diversa: in 39 giorni e appena otto partite, il tecnico australiano non è mai riuscito a vincere, collezionando due pareggi e sei sconfitte, il che ha prodotto un allarme rosso all'interno del club. La decisione dell'esonero è stata presa con rapidità, appena poche ore dopo una pesante sconfitta per 3-0 contro il Chelsea.
Dopo questo tourbillon si è profilata con chiarezza la figura di Sean Dyche, manager britannico con una lunga storia nella Premier League e un profilo che incarna solidità, pragmatismo e conoscenza del campionato inglese. Dyche, classe 1971, era senza squadra da gennaio 2025, quando ha lasciato l'Everton dopo una seconda esperienza nella massima serie inglese. La sua decennale carriera alla guida del Burnley, durata quasi sette stagioni e coronata anche da una qualificazione ai preliminari di Europa League nel 2018, è stata caratterizzata da una gestione di alto livello con risultati sorprendenti per una squadra con risorse limitate.
Il suo arrivo al Nottingham Forest rappresenta un ritorno a casa per un allenatore - la cui ultima esperienza è datata all'Everton con due salvezze (22/23 e 23/24) e l'esonero nel gennaio 2025 - che da sempre ha dimostrato di poter costruire squadre compatte, difficili da battere e coerenti sul piano tattico. Il contratto, che lo lega fino all'estate del 2027, testimonia la volontà della società di affidargli un progetto che vada oltre la semplice emergenza.
Dietro la decisione di puntare su Dyche c’è un disegno tecnico e strategico ben preciso. Il proprietario del club, Evangelos Marinakis, ha scelto la soluzione più pragmatica: un allenatore disponibile da subito, con profonda esperienza in Premier League e con un profilo che si adatta a una rosa composta da molti giocatori inglesi. Pur avendo valutato altri nomi di prestigio come Roberto Mancini e Marco Silva del Fulham, il peso del contratto e la necessità di una pronta risposta sportiva hanno fatto pendere la bilancia verso Dyche. Il nuovo tecnico avrà con sé anche i suoi due assistenti storici, Ian Woan e Steve Stone, entrambi ex giocatori del Nottingham Forest, una scelta che sottolinea la volontà di radicare ulteriormente il progetto nel tessuto del club.
Il profilo di Dyche è da sempre legato a una filosofia di gioco solida, fatta di applicazione e pragmatismo, molto in linea con le caratteristiche della Premier League. Questo rappresenta una sorta di ritorno alle origini per un Nottingham Forest che, dopo anni di difficoltà, punta a ricostruire con metodo, evitando scelte estemporanee che hanno contrassegnato la prima parte della stagione.