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Under 16 A-B

A 13 anni faceva il difensore, ora è il bomber più prolifico di tutti: il Como ha un nuovo fenomeno!

Achille Cauli ha trascinato i lariani al primo posto mettendo a segno ben 7 gol in 6 partite disputate

Achille Cauli

COMO UNDER 16 • Achille Cauli, bomber classe 2010, alla seconda stagione in riva al lago

Molto difficile scegliere da cosa partire. Dagli inizi nel sud di Milano, dai provini andati male con Inter e Atalanta o dal fatto che a 13 anni faceva il difensore centrale? O ancora: dal momento che ha più gol segnati che partite giocate, dai gol in rovesciata o dal nuovo soprannome affibbiatogli? Tanti, tantissimi argomenti di cui parlare. Il filo rosso? Chiaramente Achille Cauli, attaccante classe 2010, che ha trascinato il Como di Nicolò Taroni al primo posto dopo sei giornate di campionato. C'è chi nasce nasce bomber, c'è chi forse lo è sempre stato ma ancora non lo sapeva: il "Toro" Cauli, forse, lo è stato sin dal primo istante.

IL PERCORSO

Per iniziare bisogna per forza di cose scegliere. E allora partiamo dalle origini. Quelle che in parte, solo in parte, raccontano un po' chi sei. Tutto ha inizio a Locate Triulzi, paesino da soli 10 mila abitanti, collocato all'estremità tra Milano sud e la provincia di Pavia. A quattro anni i primi calci ad un pallone sul campo del Locate, poi dopo la pandemia il passaggio all'Accademia Pavese, società eccellente non molto distante da casa. È proprio lì che Cauli inizia ad assaggiare il calcio "vero". A 13 anni viene utilizzato come difensore centrale e viene chiamato da Inter e Atalanta per dei provini, che però non vanno nel migliore dei modi. Cose che, a pensarci ora, strappano un grosso sorriso. Poi ne vengono scoperte le abilità offensive e in Under 14 (anno della consacrazione) viene spostato sulla trequarti. Il risultato? 24 gol in 27 presenze e la chiamata del Como...

IL TRIO • Francesco Villani, Stefano Sirini e Achille Cauli ai tempi dell'Accademia Pavese Under 14 nella stagione 2023/24

ESPERIENZA TRA I PROF.

Il trasferimento in riva al lago porta inevitabilmente con sé parecchi cambiamenti. La prima: passi da una squadra che fa un campionato regionale ad una che si scontra regolarmente con squadra di Serie A e B. La seconda, per forza di cose: il livello cambia radicalmente. Ma se pensate che a Cauli questo abbia giocato un brutto scherzo, beh, allora vi sbagliate di grosso. Alla prima stagione con la maglia del Como, numeri alla mano, fa tutta la differenza del mondo: 15 gol e 7 assist in 28 partite. Il risultato? Quinto posto conseguito e passaggio agli ottavi di finale in una doppia sfida contro la Roma. L'andata va male (2-0 per i giallorossi), il ritorno è amaro (2-1 per i lariani). Amaro perché si è andati ad un soffio dai quarti di finale. E indovinate chi, anche in quel momento, ha segnato? Sì, proprio Achille Cauli. Con uno stacco di testa magistrale su un cross perfetto di Pisani. Con un senso del gol che non è facile trovare in molti altri attaccanti.

LEGAME DA GOL

Chiave e serratura. Penna e carta. "Mago" e "Toro". Achille Cauli e Gabriele Gardanini. Quasi indispensabili l'uno per l'altro, capaci di combinare la qualsiasi insieme. Uno segna, l'altro fa assist. Uno fa assist e l'altro segna. In due hanno già messo a referto 12 dei 15 gol fatti da tutta la squadra. In due hanno già incantato mezza Italia. Sempre in due, hanno trascinato il Como in vetta alla classifica. Cinque vittorie e un pareggio, 16 punti fatti e sorriso enorme stampato in volto. Ma scendiamo nel dettaglio, andiamo a prendere quello che sinora è il gol migliore della stagione di Cauli. È domenica 21 settembre, il Como affronta il Padova e vince 4-0 con una tripletta del bomber. Uno di questi gol è una rovesciata strabiliante: Farsaci crossa dalla destra, lui si coordina alla perfezione e con un'acrobazia aerea mette la palla in rete. Ultima cosa: il soprannome. Il "Toro", il perché è presto svelato. Quando ha la palla abbassa la testa, inizia a correre e togliergliela diventa quasi impossibile. Sfonda le difese e segna a più non posso. Rende l'idea? Un inizio di stagione onirico, un percorso bellissimo e ora, chi lo sa, magari si presenterà pure l'occasione dell'Azzurro...

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