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Kings Cup

Questa si chiama rivincita! Ribaltano i più grandi rivali, difendono col cuore e puntano alla gloria

Cinque mesi fa costò un Mondiale, ora gli Stallions battono i Boomers e dominano la Kings Cup

Stojkovic Stallions

KINGS CUP STALLIONS • Dennis Stojkovic (Foto Kings)

Non avrà lo stesso peso specifico di quella partita là, una delle più incredibili nella storia della Kings League Italia, ma qualche sassolino dagli zoccoli è stato levato. Anzi, tolto con delle pinze enormi, grandi come le parate di Guddo, d'acciaio come l'assist e la scivolata di Evangelisti, brillanti quanto Stojkovic quando c'è da decidere una partita, lunghe quanto la lista di qualità di un Marino già padrone di questa Kings Cup. Un mix micidiale, quello degli Stallions, che cinque mesi dopo vendicano la sconfitta con i Boomers costata la partecipazione del Mondiale e galoppano in testa alla classifica.

IULIANO GOL E MIRACOLO, STOJKOVIC LEGGE IL VANGELO SECONDO MARCO

Una partita completamente folle, uno scontro tra presidenti sfiorato in campo e la nascita di una delle rivalità più sentite del web, il tutto racchiuso in una data: il 10 maggio 2025. Il giorno che ha segnato la fine del sogno Mondiale per gli Stallions di Blur, la squadra più seguita di tutta la Kings League Italia, e l'inizio dell'avventura parigina per i Boomers di Fedez, terminata prendendo 10 gol agli ottavi di finale. Storie di 166 giorni fa, storie che si intrecciano nuovamente e, anche se si tratta di Kings Cup e non di campionato, l'attesa è tantissima, e la partenza fortissima. Sì, perché se Iuliano porta avanti i Boomers nell'uno contro uno iniziale (una delle regole particolari della competizione), il «Lungo» Marino mette subito in parità il risultato (2'). 

Quello che Guddo protegge parando bene sul mancino del neoacquisto Piantedosi (3'), provando poi a scardinarlo con un tiro respinto da Iuliano (5') e tornando infine operativo tra i pali. La prima fase del match vede infatti gli uomini di Fedez tenere più il possesso, ma senza trovare l'imbucata tra le maglie biancoblù. È così che Renault (centrale e a lato, 8-18'), Sberna (destro forte da destra che Guddo alza in corner, 10'), Fichera (a lato, 12') e Capelli (a lato, 14') provano il tiro soltanto da fuori, mentre gli Stallions pazientano e creano la vera palla palla gol del primo tempo: cross al bacio di Evangelisti da sinistra, incornata di Soldà e miracolo a mano aperta di Iuliano (15'). Un avviso, l'unico e ultimo, perché negli ultimi tre minuti, da giocare con la regola del gol doppio, la costruzione degli Stallions è vincente: Marco Evan si inventa un dribbling di nuovo a sinistra, conquista il fondo e mette dentro un pallone rasoterra perfetto per Stojkovic, che si inserisce coi tempi giusti e di destro fa 3-1 sul palo opposto (19').

IMPLOSIONE BOOMERS, MARINO VENDICA PARIGI

Sotto di due reti nonostante un buon primo tempo, i Boomers cercano subito di accorciare le distanze nell'uno contro uno deciso dal dado per i primi tre minuti della ripresa, ma Kalaja spara alta la sua freccia (21'). Raccolti i cocci, gli Stallions rispondono con Marino, fermato da Iuliano sul primo palo (21') e con un destro di Stojkovic sopra la traversa (22'), intervallati dalla doppia respinta di Guddo su Santoro in area piccola (22'). Interventi importanti, come la portentosa scivolata di Marco Evan sempre sul 10 avversario, che permette alla squadra di Blur di difendere il 3-1 (23'). 

Chiuso incredibilmente senza gol il dado, la formazione di Fedez (assente in arena) decide di giocarsi subito l'asso nella manica: la carta speciale del rigore. È l'occasione ideale per Renault, ma la partita ha un altro protagonista, e il suo nome è Guddo: tuffo a sinistra, penalty parato e risultato che non cambia (29'). Nemmeno sull'incornata in tuffo di Soldà, a lato su rimessa laterale (29'), nemmeno, però, sul secondo miracolo di «Guldo» Guddo, che con un riflesso pazzesco toglie dalla linea la zuccata di Renault da calcio d'angolo (31'). Difeso il 3-1 anche dal mancino di Piantedosi (33'), entra in gioco l'altro elemento chiave della competizione: il rigore presidenziale. Quello che gli Stallions chiamano per primi, con Blur che prende si sdraia a terra, si rialza con una mossa di breakdance e trasforma ancora una volta centralmente, quello che i Boomers devono convertire in uno shootout realizzato da Santoro saltando il portiere (34').

Cambia quindi il parziale, ma non la sostanza: il muro degli stalloni non crolla mai. A tenerlo su ci pensa pure Beniti, che in area piccola respinge il colpo di testa di Renault (36') e manda tutti al descalado (si toglie un giocatore per squadra ogni minuto) sul 4-2, dove agli Stallions serve un gol per vincere, mentre ai Boomers altri tre. In quanto tempo? Infinito. Come Guddo, che alza le mani per mandare in corner il tiro ravvicinato di Piantedosi (39'), non come la pazienza di Iuliano, che lascia i pali e insegna ai compagni come segnare: destro forte sotto la traversa e gara completamente riaperta (39'). Una volta tornato in porta, invece, l'ex Vibe Ronchese e Base 96 in uscita bassa è fondamentale su Marino, Brusadelli e Stojkovic, che al secondo tentativo calcia invece fuori (40').

Rimasti ormai in uno contro uno, è ancora Guddo a togliere la palla dai piedi proprio di Iuliano per poi parare in tuffo su Santoro (41') e coi piedi centralmente su Piantedosi (41'), tenendo in vita degli Stallions a cui manca la lucidità per completare il lavoro. Marino trova la respinta di piede sempre di Instakeeper (42'), mentre Stojkovic segna volteggiando sulla linea di fondo, ma la rete viene annullata per fuorigioco sul calcio d'angolo da cui nasce tutto (43'). Lucidità, però, è quella che manca alla panchina dei Boomers un minuto più tardi, quando Iuliano viene chiamato fuori per un cambio impossibile da fare, venendo così ammonito e concedendo uno shootout agli avversari. È l'occasione della rivincita, quella degli Stallions, che fanno la cosa più giusta di tutte: palla all'ingiocabile «Lungo» Marino, dribbling elegante, appoggio in rete, 5-3 e punteggio pieno in classifica (44').

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