Primavera 3
26 Ottobre 2025
PERGOLETTESE-ARZIGNANO PRIMAVERA 3 • Pawan Parmigiani e Matteo Giroletti firmano vittoria e vetta per i gialloblù
Certe giornate sembrano scritte apposta per restituire fiducia, orizzonte e classifica. La Pergolettese si è guardata allo specchio dopo la caduta di Mantova e ha scelto la versione migliore di sé: intensa, verticale, spietata. Il 3-0 all’Arzignano non è solo un risultato largo: è una dichiarazione d’intenti. Perché dentro ci sono il carattere di un gruppo che non trema nemmeno quando, dopo tre minuti, l’aria si fa densa (rigore contro), e la firma in corsivo di chi vede la porta come un amico di vecchia data: Pawan Parmigiani, doppietta da capocannoniere e leader tecnico. E poi c’è un dettaglio che pesa più del resto: con questi tre punti i gialloblù di Mario Tacchinardi volano da soli in vetta, complice il pari della Pro Patria con la Virtus Verona. È presto, certo. Ma partire davanti e con questo passo cambia l’aria degli allenamenti e il profumo delle prossime settimane.
La partita parte con un brivido freddo: penalty per l’Arzignano al 3’, Markovic dagli undici metri calcia fuori e Finardi tira un sospiro che vale come una parata. Scampato il pericolo, la Pergolo risale il campo con ordine e coraggio: un colpo di tacco di Giroletti fuori di poco, un pallonetto ispirato di Parmigiani che Invaso alza in angolo, segnali di pressione che preannunciano l’epilogo del primo tempo. Il vantaggio arriva proprio sul più bello: fuga solitaria di Parmigiani, sguardo al portiere e tocco morbido a tu per tu con Invaso. 1-0 e partita indirizzata. L’intervallo non raffredda nulla: rientro furioso, palla recuperata in mediana da Parmigiani, primo avversario saltato, accentramento al limite, finta che manda al bar il secondo difensore e destro (angolato e cattivo) che s’infila dove i portieri vedono l’erba piegarsi un attimo dopo. È il 2-0 della maturità. L’Arzignano prova a rientrare con una punizione insidiosa, ma Finardi c’è. E quando i veneti allungano le linee per riaprire il match, la Pergolettese ha il merito di non arretrare: su corner, Giroletti impatta di testa, la difesa respinge corto, lo stesso numero 5 ci ritorna sopra e di sinistro scarica il 3-0 che chiude i conti e accende il pomeriggio.

Dentro il risultato, c’è la sostanza: fase difensiva pulita dopo l’incipit complicato, catena di sinistra che spinge con tempi giusti, mezzali sempre dentro il campo a rompere la prima costruzione avversaria. E poi i dettagli che fanno la differenza: ritmo, seconde palle, ferocia nei 20 metri finali. Tacchinardi legge bene i momenti, la squadra lo segue e non concede mai la sensazione che il match possa sfuggire di mano. Il premio è doppio: primato solitario e capolista della classifica marcatori (Parmigiani) nello stesso giorno. Ora quindici giorni di pausa per respirare la vetta e rimettere benzina, prima dell’8 novembre e del nuovo impegno casalingo con il Carpi. Il calendario dirà dove può arrivare questa Primavera; la sensazione, però, è già nitida: quando la Pergolo gioca così, il sogno non è un vezzo retorico, ma un obiettivo che si può chiamare per nome. E oggi, sugli spalti, quel nome si è sentito forte e chiaro.
PERGOLETTESE-ARZIGNANO VALCHIAMPO
RETI: 39' Parmigiani (P), 13' st Parmigiani (P), 25' st Giroletti (P).
PERGOLETTESE (4-3-3): Finardi 6.5, Tenace 6.5, Vitellaro 7, Belloni 6.5, Rigonelli 6.5 (22' st Giordano 6.5), Ogliari 7.5, Guarnieri 6.5 (22' st Silvestri 6.5), Sangiovanni 6.5, Giroletti 7.5 (34' st Soprani sv), Gorno 6.5 (34' st Beltrami sv), Parmigiani 8 (40' st Baronchelli sv). A disp. Cattaneo, Garavelli, Manzatto, Valletti, Bisetto, Bellino, Di Sancarlo, Marinelli. All. Tacchinardi 7.5.
ARZIGNANO V. (3-5-2): Invaso 6.5, Gesua 6, Querin 5.5 (26' st Tessaro 6), Giacomello 5.5 (26' st Zanetti 6), Jamali 6, Biolo 6, Gori 5.5 (30' st Rigoni sv), Markovic 5 (14' st Cotoarba 6), Preto 6, Mecenero 6.5, Tognon 6 (26' st Costa sv). A disp. Franchetti, Temporin, Zorzetto, Faedo, Malivindi. All. Scarani 5.5.
ARBITRO: Bertoletti di Milano 6.
ASSISTENTI: Biffi di Milano e Tarantini di Milano.
AMMONITI: Belloni (P), Rigonelli (P).