Serie A
27 Ottobre 2025
JUVENTUS SERIE A - Massimo Brambilla allena la Next Gen di Serie C e nelle prime 11 giornate di campionato ha ottenuto 14 punti
La Juventus ha voltato pagina. Dopo il ko dell’Olimpico, terza sconfitta consecutiva, il club ha esonerato Igor Tudor, interrompendo una striscia negativa diventata insostenibile: 8 partite senza vittoria tra campionato e Champions League, con ultimo successo datato 13 settembre contro l’Inter, poi 5 pareggi e 3 sconfitte. La decisione è arrivata nella mattinata successiva alla gara con la Lazio e porta la firma della società, chiamata a raddrizzare una rotta che rischiava di compromettere obiettivi e ambiente.
IL COMUNICATO DEL CLUB
«Juventus FC comunica di aver sollevato in data odierna Igor Tudor dall’incarico di allenatore della Prima Squadra maschile e con lui il suo staff composto da Ivan Javorcic, Tomislav Rogic e Riccardo Ragnacci. La Società comunica inoltre di aver affidato momentaneamente la guida della Prima Squadra Maschile a Massimo Brambilla che mercoledì sera siederà sulla panchina in occasione del match Juventus-Udinese. Il Club ringrazia Igor Tudor e tutto il suo staff per la professionalità e la dedizione dimostrate in questi mesi e augura loro il meglio per il futuro professionale».
IL PROFILO DI MASSIMO BRAMBILLA
Nato a Vimercate il 4 marzo 1973, da centrocampista ha vestito le maglie di Monza, Reggiana, Parma, Bologna, Torino, Siena, Cagliari, Mantova e Pergocrema. Al Torino (1997–2002) era in campo anche nel celebre 3-3 del 14 ottobre 2001 nel derby rimontato da 0-3. Appesi gli scarpini al chiodo, ha intrapreso la carriera da allenatore passando dalle giovanili di Pergocrema, Novara e Atalanta. Nel 2022 è stato scelto per guidare la Juventus Next Gen: 13° posto nel 2022-2023, 7° nel 2023-2024 con eliminazione ai quarti dei playoff contro la Carrarese e una finale di Coppa Italia Serie C persa col Vicenza. Nel 2024 una breve parentesi al Foggia (esonero dopo 7 partite), quindi il 12 novembre il ritorno alla Next Gen per sostituire Paolo Montero con la squadra penultima in Serie C: chiude al 7° posto, fuori ai playoff col Crotone. Brambilla ha lavorato e lanciato diversi talenti: Kenan Yıldız, Dean Huijsen, Tommaso Savona, poi transitati in prima squadra.
IDEE E MODULO
Le sue squadre hanno spesso utilizzato 3-5-2 o 3-4-2-1, sistemi conosciuti dall’attuale rosa bianconera. Per la gara con l’Udinese di mercoledì 29 alle 18.30 è lecito attendersi continuità strutturale: linee corte, attenzione alle transizioni difensive e utilizzo degli esterni per alzare il baricentro senza snaturare gli equilibri. L’obiettivo, nell’immediato, è ricostruire fiducia e bloccare l’emorragia di risultati. Curiosamente lo stesso Brambilla non arriva da un gran momento con la Next Gen: nelle ultime 2 partite un doppio ko 1-0 interno e guardando in maniera più ampia solo 3 punti nelle ultime 5 partite. Il match con l'Udinese in ogni caso sarà uno snodo psicologico per la squadra bianconera.
LA SCELTA DEL DOPO TUDOR
La regia della decisione spetta all’area sportiva bianconera, con Damien Comolli chiamato a definire il profilo giusto. I nomi sul tavolo: 1) Luciano Spalletti – il profilo d’élite. Leadership, identità di gioco, capacità di valorizzare il parco giocatori. Operazione ambiziosa per ingaggio e progetto. 2) Raffaele Palladino – la soluzione più «pronta» e sostenibile. Conosce l’ambiente Juve, lavora bene sui principi del 3-5-2 e garantirebbe continuità tecnica, anche in veste di traghettatore fino a giugno. 3) Roberto Mancini – esperienza internazionale, gestione dello spogliatoio e pragmatismo. Valutazioni su richieste tecniche ed economiche.