Kings Cup
27 Ottobre 2025
KINGS CUP ZEBRAS • Andrea Tarasco
La sconfitta più larga della giornata d'esordio, la rimonta sfumata solo agli shootout con la sorpresa del torneo e uno scontro diretto pesantissimo da giocare con i vice-campioni d'Italia, quello che per uscire dalle sabbie mobili o per sprofondarci sempre più. Dopo una settimana tosta e dinanzi alla sfida più delicata di tutte, alla fine, la Zebras riscopre il suo istinto di sopravvivenza, quello che permette di rialzare la testa dopo essere stati rimontati, soffrire nel primo tempo, contro-ribaltare la partita nel secondo e, finalmente, di esultare. Merito dello scavetto su rigore del presidente Campolunghi, lui che forse più di tutti sentiva il peso della sfida, dello shootout perfetto di Sofia e, soprattutto, della doppietta di D'Ippolito, di ruolo portiere, per una sera eroe nell'altra area di rigore. In totale è 4-2 sugli Zeta di Brocchi, ufficialmente in crisi più nera che rossa: ultimo posto e zero punti fatti da vice-campioni d'Italia.
Un punto diviso in due in quattro partite, tutte sconfitte, e una classifica che impone di vincere per non perdere di vista il podio a tre giornate dalla fine. Due, dopo quello che è a tutti gli effetti lo scontro diretto tra grandi deluse di questa Kings Cup, ovvero Zeta e Zebras. I vice-campioni in carica, rivoluzionati sì rispetto all'ultimo split, ma con un nome da provare a riportare in alto, così come i bianconeri di Campolunghi, arrivati a un passo dal Mondiale giusto qualche mese fa. La sfida del riscatto, dunque, quella che il portiere D'Ippolito sblocca nell'uno contro uno iniziale (una delle regole particolari della competizione) e che Picone rimette sui binari del pareggio dopo un tentativo di Cartella (4'). In mezzo l'uscita coi tempi giusti di Vimercati su Filipi (3'), l'unico brivido per gli Zeta, che conducono i giochi nel corso del primo tempo alternando varie pedine al tiro.
Cartella sfonda a sinistra e D'Ippolito chiude il primo palo (5'), Gallizia da fuori chiama l'estremo difensore bianconero al paratone sul suo palo (13'), Di Mauro viene murato da Tarasco in area (14'), mentre Manzoni calcia alto dalla distanza e Picone costringe ancora D'Ippolito a due interventi da fuori (15-17'). Una mole offensiva importante, a cui manca però la vera palla gol per rompere l'equilibrio, sancito dalla traversa colpita da Djidji con deviazione (20').
Spinto per la maggior parte del primo tempo, gli Zeta raccolgono finalmente qualcosa nel dado di inizio ripresa, quando Picone, di gran lunga il più ispirato in campo, guadagna un calcio di rigore e lo trasforma, portando avanti i rossoneri (22'). La rete che spazza via la paura? Non del tutto, perché l'equilibrio resiste, le squadre sono abbastanza organizzate e manca quel tocco di qualità in grado di scardinare la partita. A mettercela ci provano Tarasco con uno scavetto per Pelli, il cui tiro a incrociare viene toccato e sibila sul secondo palo (29'), il solito Picone incrociando a lato di destro su una ripartenza (30') e Gallizia con una punizione da centrocampo che D'Ippolito respinge in tuffo (31'). Ancora una volta, dunque, qualcosina in più sponda Zeta, ma la Kings è anche e soprattutto dettagli.
Come le carte speciali e i rigori presidenziali, quelli che stravolgono l'andamento della sfida. Sì, perché a rompere le briglie degli Zebras ci pensa il presidente Campolunghi, glaciale nel trasformare il suo penalty con un cucchiaio tanto bello quanto importante (31'). È la scossa emotiva e, in un certo senso, mistica del match, perché l'inerzia si dipinge di bianconero. Picone, migliore in campo degli Zeta, sbaglia la carta shootout franando su D'Ippolito (31'), mentre Sofia apre il piattone, non sbaglia e completa il ribaltone (31'). Quello che i vice-campioni d'Italia provano a negare affidandosi al loro presidente, ma ZW Jackson spedisce sulla traversa il pallone del 3-3 e degli shootout (36'). Si va così nel descalado (a ogni minuto si toglie un giocatore dal campo a testa), dove Cartella sbatte sul portiere da posizione defilata (40') e Picone sfiora il montante in pallonetto (44'). Gli ultimi segnali di Zeta, prima che D'Ippolito spedisca sotto le gambe del suo collega un pallone pesantissimo, quello del 4-2 e della prima vittoria targata Zebras (44').