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Coppa Italia Serie C

Segna per primo il fantasista che tutti vorrebbero, dopo 54 anni il derby prende la via della città del Mare

Per i rossoblù è rivincita giusto 3 giorni dopo la sconfitta in campionato, scenario da Serie A con oltre 10mila tifosi sugli spalti

SAMBENEDETTESE-ASCOLI COPPA ITALIA SERIE C - ALESSANDRO SBAFFO

SAMBENEDETTESE-ASCOLI COPPA ITALIA SERIE C - Alessandro Sbaffo, trequartista classe 1990, ha aperto le marcature su rigore nel derby

Una porta a vetri che vibra alle 15:07. Fuori, una scia di bandiere rosse e blu; dentro, un boato che attraversa il corridoio come un colpo d’aria fredda. Siamo allo stadio «Riviera delle Palme», 29 ottobre 2025: la Sambenedettese torna a masticare il derby, 3 giorni dopo la puntura del «Del Duca» (ko 1-0), e lo fa con un gesto antico e modernissimo insieme, un rigore calciato col cuore e con i nervi. Il pallone di Alessandro Sbaffo si appoggia nell’angolo basso, la rete sussulta, e il derby, quello che non si giocava in questo stadio da quasi quarant’anni, si rovescia di colpo. In tribuna, la Curva ospite è vuota: c’è il divieto di trasferta. In città, le scuole hanno chiuso alle 12:00, i bus navetta fanno la spola dal lungomare, la viabilità è cucita su misure straordinarie. In campo, la Sambenedettese vince per 2-1 e passa il turno di Coppa Italia di Serie C. La storia, oggi, la scrivono loro. Prossimo turno contro l'Union Brescia, ma questa sarà un'altra storia. 

IL CONTESTO: 3 GIORNI CHE CAMBIANO CONFINE
Il derby d’andata di campionato, Ascoli–Samb del 26 ottobre 2025, aveva ridato il sorriso ai bianconeri dopo un digiuno lungo 39 anni: lo decide il tocco morbido di Fabrizio Milanese al minuto 40, al culmine di un’azione corale che vale un manuale. Partita tesa, oltre 10.000 sugli spalti, e uno snodo che pesa: al 52’ Nohuen Touré spreca due chance per la Samb, poi l’altro Touré, Moussa, rimedia il secondo giallo. Resiste l’Ascoli, il Piceno bianconero torna a far festa. È un episodio di memoria collettiva, celebrato in una città blindata: elicottero a sorvolo, un dispiegamento che ricorda quanto questo derby sia identità prima ancora che classifica. Passano 3 giorni, stesso romanzo ma capitolo diverso: la Coppa porta il derby al Riviera delle Palme, e la cornice cambia tutto. La Samb si prende la rivincita e si rimette in carreggiata in ottica stagionale. 

LA PARTITA: IL PUNTEGGIO CAMBIA SUBITO
Il destino prende forma già al 5’: Battista verticalizza per Nohuen Touré, contatto con Zagari in area, per l’arbitro Mattia Drigo è rigore. Dal dischetto, Sbaffo,ex di turno, incrocia freddo: 1-0 al 7’. La Sambenedettese resta alta, aggredisce le seconde palle, e al 27’ raddoppia: verticalizzazione di Sbaffo, inserimento a rompere la linea di Konaté, tocco secco a battere Barosi. Primo tempo che scivola via con un episodio pesante a bordo campo: Rizzo Pinna espulso dalla panchina per proteste al 38’. La ripresa comincia con un’Ascoli diverso: dentro Chakir, piglio più verticale, pressing più convinto. Al 4' st Rizzo riapre: punizione calciata da Corradini, mischia corta, zampata del difensore che anticipa tutti. Qui la gara si fa derby: Cultraro salva su Chakir a botta sicura, la Samb barcolla, poi si ricompatta. Nel finale, il secondo giallo a Menna (fallo su Eusepi) lascia i bianconeri in 10 e alleggerisce l’assedio. Finisce 2-1, con il «Riviera» che esplode in un urlo lungo la costa.

LE CHIAVI TATTICHE
1) L’aggressione sistematica delle seconde palle è il primo mattone del piano Samb: con M. Touré e Candellori a schermare, la squadra di Palladini ha trasformato ogni palla vagante in mezz’azione offensiva. Il rigore nasce da un recupero alto e da una transizione giocata in verticale sul corridoio destro, segnale di una scelta chiara: spingere su Zagari, esordiente giovanissimo in un contesto ad altissima pressione. 2) Il secondo gol fotografa l’altra idea forte: i “quattro davanti” non sono mai stati in linea ma sempre sfalsati, con Sbaffo regista alto e Konaté incaricato di tagliare alle spalle del terzino innescando l’attacco alla profondità. Un meccanismo ripetuto, fino alla giocata giusta. 3) Dall’altra parte, la rotazione bianconera ha tolto riferimenti e automatismi al primo tempo. L’ingresso di Chakir ha alzato la minaccia tra le linee, mentre la palla inattiva,  firmata Corradini,ha ricordato quanto l’Ascoli sappia pesare con i centimetri e i tempi d’inserimento di Rizzo. Dieci minuti d’oro dopo l’intervallo, con un’occasione enorme per il pareggio, non cancellano però un avvio troppo timido.

COSA RESTA ALLE DUE SQUADRE
1) Alla Sambenedettese, questa partita lascia una certezza: l’identità c’è. L’imprinting è chiaro, pressione alta, attacco diretto alla profondità, qualità tra le linee, e le individualità più pesanti stanno entrando in condizione. La «spallata» emotiva di una vittoria così può diventare benzina per la Serie C, in un contesto dove la classifica (altalenante nelle ultime settimane) chiede continuità, soprattutto in casa. Il banco di prova degli ottavi di Coppa, contro l’Union Brescia, servirà a misurare profondità di rosa e capacità di gestione del doppio impegno. 2) All’Ascoli, la Coppa consegna un promemoria: il turnover massiccio regala minuti ma può costare inerzia e sincronismi, specie in partite a carico emotivo altissimo. La reazione della ripresa testimonia risorse mentali e tecniche, Chakir ha spostato l’asse, Rizzo è stato leader, ma l’episodio del rosso a Menna e la gestione del primo tempo resteranno materiale di analisi. In campionato, i bianconeri sono in zona nobile e attesi da un confronto diretto a Ravenna. Ritrovare equilibrio tra rotazioni e risultati, senza disperdere quanto di buono si è visto domenica scorsa, è la sfida immediata.

IL TABELLINO DELLA PARTITA
SAMBENEDETTESE-ASCOLI 2-1
RETI: 7' rig. Sbaffo (S), 27' Konate (S), 4' st Rizzo (A).
SAMBENEDETTESE (4-2-3-1): Cultraro, Zoboletti, Zini Al., Pezzola, Tosi, Candellori, Toure M., Konate (42' st Scafetta), Sbaffo (17' st Eusepi), Battista (17' st Marranzino), Toure N. (27' st Alfieri). A disp. Orsini, Grillo, Chelli, Vesprini, Dalmazzi, Napolitano, Chiatante, Martins, Iaiunese, Tataranni, Bongelli. All. Palladini.
ASCOLI (4-2-3-1): Barosi, Zagari, Menna, Rizzo, Cozzoli (27' st Milanese), Corradini (27' st Alagna), Bando, Palazzino (27' st Silipo), Ndoj, Oviszach (27' st D'Uffizi), Corazza (1' st Chakir). A disp. Vitale, Brzan, Pagliai, Damiani, Rizzo Pinna, Curado, Gori, Di Salvatore, Di Teodoro, De Witt. All. Tomei.
ARBITRO: Drigo di Portogruaro.
ESPULSI: 38' Rizzo Pinna (A), 36' st Menna (A).
AMMONITI: Toure N. (S), Zagari (A), Menna (A), Corradini (A), Bando (A), Silipo (A).

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