Kings Cup
30 Ottobre 2025
 
												KINGS CUP GEAR 7 • Fran Hernandez (Foto Gear)
10 giorni di sofferenza, 10 giorni per mandare giù due sconfitte agli shootut e una terza nei tempi regolamentari, cercando di capire perché quel bellissimo vascello arrivato tra le 8 squadre più forti del mondo fosse improvvisamente incagliato all'ultimo posto in classifica. Anzi, 10 giorni e altri 20 minuti di sofferenza, quelli di un primo tempo chiuso sotto 4-2 dinanzi alla capolista a sorpresa. 10 giorni, 20 minuti di sofferenza e una quarta sconfitta di fila sempre più vicina all'orizzonte, poi, però, quel frutto del diavolo nascosto da qualche parte nella stiva salta fuori, e cambia tutto. Cosenza rispolvera i cannoni, Ciceri spiega le vele, capitan Manuuxo prende il timone e il Franito rema verso la vittoria, accompagnato però sempre da lei, quella sofferenza che riporta il risultato sul 6-6. Fino a quel momento lì, quello più atteso, quando ancora Cosenza si prende il frutto maledetto e fa partire il mancino che vuol dire primo successo in Kings Cup.
Dire che ci si aspettava di vederle al contrario è probabilmente eccessivo, ma che una new entry fosse prima in classifica e una delle 8 migliori squadre al mondo fosse ultima era quantomeno impronosticabile. Eppure a due giornate dalla fine i BIGBRO di Moonryde sognano di assicurarsi un posto ai quarti di finale della Kings Cup dinanzi a chi, come i Gear 7, ai quarti ci è arrivato giocando un Mondiale per Club e facendo la storia d'Italia. Quel paese in cui gli uomini di Manuuxo si ritrovano però sul fondo del Girone A con tre sconfitte in tre partite, due delle quali arrivate agli shootout. Invertire la rotta diventa dunque d'obbligo alla penultima giornata della fase a gironi, che inizia tuttavia in salita. Sì, perché se il portiere Chironi sblocca l'uno contro uno iniziale (una delle regole particolari della competizione), è sempre lui a causare sul collega Casapieri il rigore trasformato all'incrocio da Strada (1').
Rimessa in parità la sfida, proprio Casapieri è poi protagonista in entrambe le aree, prima colpendo un palo (2') e poi respingendo il tiro centrale di Prinari (3'). Se per i Gear 7 si parla di mare mosso, però, è per colpa del duo targato Serie A che brilla ancora una volta in maglia nera: Florenzi incrocia all'angolino da fuori (5'), Moscardelli di mancino su assist proprio di «Spizzi», dopo un grandissimo lavoro di Pesca nelle retrovie (dove pesano alcune assenze), apre il piattone del 3-1 (8'). In mezzo la risposta di Cosenza che chiama Casapieri all'uscita (5') e l'ennesima sponda di Mosca, con Strada che si accentra e conclude centrale (7'), prima del gol che riapre i giochi: il Franito va di scavetto per Alvarado, che bagna l'esordio in maglia Gear 7 con il destro al volo del 3-2 (9').
Un buon segnale da parte della squadra di Manuuxo, che cavalca l'onda creando un sinistro altissimo di Cosenza (12') e un più pericoloso mancino di Alvarado che Casapieri respinge sul primo palo (15'). Ancora una volta, però, il mare volge le spalle ai Gear 7, che un minuto dopo imbarcano acqua: rimessa di Finardi, sponda di Pesca, tiro in corsa parato con un mega riflesso da Chironi e tap in vincente di Moscardelli (16'). Incassato il poker, i Pirati tornano comunque alla carica con il classico lavoro di suola di Fran per Mancuso, ma Casapieri fa la paratona da due passi (17'), mentre negli ultimi tre minuti di gol doppio è l'incrocio dei pali a respingere la cannonata di Strada e a tenere in bilico il risultato (20').
Un piccolo segnale che, forse, il vento sta cambiando. I Gear 7, da bravi marinai, lo percepiscono, e giocano un ottimo dado a inizio ripresa. Cosenza di mancino trova la rasoiata vincente (22'), poi Casapieri deve mettere le mani su De La Cruz, Fran Hernàndez e Cosenza (23') per negare un pareggio solo rimandato. Già, perché i Pirati giocano la carta della sospensione su Florenzi, fuori per 4 minuti, e la sfruttano subito: appoggio di Fran, tiro da fuori di Ciceri e 4-4 (25'). A tenere in piedi i BIGBRO ci pensano quindi Casapieri in tuffo sul piazzato a giro sempre del Franito (26'), la posizione di fuorigioco di Alvarado su un cross dalla destra (26') e il muro di Finardi su Ciceri (28'). Davanti, invece, la formazione di Moonryde arriva poco, creando solo una rabona centrale di Florenzi (29'), quindi è tempo di pescare dal mazzo. Quello da cui viene estratta la carta dello shootout, affidato a Pesca, che però sbatte su Chironi (29').
È il segnale che i Gear 7 stavano aspettando: sì, il vento è cambiato. È quello il momento in cui a entrare in azione è allora il capitano della nave, Manuuxo, che mette all'angolino il rigore presidenziale del ribaltone (29'). Un 5-4 subito provato a reindirizzare dai BIGBRO, che senza Moonryde in arena trasformano il proprio penalty in uno shootout, questa volta lasciato a Moscardelli, che però sbaglia il tentativo di dribbling al portiere (29'). Ribaltati, i Tori Viola provano a scuotersi con un tiro dalla distanza di Fofana (30'), ma ormai la nave sembra partita: fallo su Cosenza in area, rigore del Franito e 6-4 (32'). Sembra, tuttavia, perché in Kings non si sa mai, e se Chironi mette le manone sul destro di Florenzi indirizzato sotto la traversa, dal successivo calcio d'angolo di Strada è Zougui in tuffo a infiammare il finale (34').
Scattato il 36', inizia infatti un descalado (si toglie un giocatore per squadra dopo ogni minuto) dove ai Gear 7 basta un gol per portare la barca in porto, mentre ai BIGBRO ne servono due per cancellare la rimonta subita nel secondo tempo. Una ricerca lenta, curata da parte dei Pirati, che in fase di possesso decidono di togliere pure il portiere, lasciando così la porta aperta a Florenzi, che intercetta al limite della sua area di rigore e imbuca nell'angolino (41'). Perseveranza, però, è la parola chiave di Manuuxo, che non tradisce il suo credo, affronta il tre contro tre con tre giocatori di movimento e, alla fine, festeggia: Fran appoggia per Cosenza, mancino sul primo palo, 7-6 e prima vittoria in Kings Cup, fondamentale per continuare a sognare la qualificazione (43').