Kings Cup
31 Ottobre 2025
 
												KINGS CUP UNDERDOGS - Perrotti (crediti foto Kings League)
Non giriamoci attorno. Quella tra Underdogs e AlpaK non poteva essere una partita come le altre, non poteva esserlo per il peso vista la durata della Kings Cup, non poteva esserlo perché chiudeva una giornata piena di colpi di scena e - stavolta impossibile girarci ancora intorno - per la presenza di Domenico Mimmo Rossi. Il figlio degli AlpaK, volato tra le polemiche in casa Underdogs dall’amico Perrotti era il grande ex della partita, e nonostante il peso di questa, non si è fatto attendere: due gol e i tre punti che volano da Mirco Cisco. Perrotti, però, non può essere lasciato da parte, visto che i suoi quattro gol - con lo shootout finale - sono quelli che permettono agli Underdogs di portarsi a casa uno scontro durissimo, anche per le polemiche derivanti da un rigore a fine primo tempo. Gli AlpaK hanno venduto cara la pelle, e quel gol da porta a porta di Peqini aveva fatto battere il cuore un po’ più del normale, ma Gelsi e compagni devono accontentarsi del 6-5 e di una classifica che ora spaventa non poco, consci però che ancora nulla è perduto.
Come nelle favole, il primo gol non poteva che essere del grande ex, Domenico “Mimmo” Rossi (1’), che sblocca subito la partita e porta avanti gli Underdogs, nonostante la prima azione aveva visto la traversa di Peqini. E per un niente - o un altro legno - non arriva il pari degli AlpaK, con Ronchi che centra il montante alla destra di Tagliento con la palla che rientra in campo. Gol sbagliato, gol subito, e stavolta è l’altro gioiellino di casa Cisco a sfondare, con il gol di Perrotti che certifica il momento d’oro della squadra del presidente pugliese. E in una partita che promette spettacolo non possono che succedere cose eccezionali, come vedere le due carte segrete giocate entrambe nel primo tempo: prima lo star player dato a Gelsi e poi lo shootout affidato a Rossi. Ex della partita che non si fa prendere dall’emozione e fa 3-0 (16’). La partita, nonostante tutto, inizia a girare anche per i grigiorosa, visto che negli ultimi minuti - in regime di gol doppio - riescono a trovare la rete che riapre la partita, con Foglia che riceve palla al limite e scarica sul palo lontano dove Tagliento non può arrivare (19’). Poi, però, arriva il momento che “rovina” la partita: Gelsi contro Perrotti in area con l’ex Gear che atterra con il fisico l’ex Zeta e l’arbitro concede il rigore, tiro dagli undici metri che il giocatore del Villa Valle non sbaglia (20’), e fioccano le polemiche tra campo e boot per un contatto giudicato lato AlpaK “troppo leggero per il metro di giudizio usato fino a lì”.
Non passano neanche cinque secondi - letteralmente - per vedere la prima emozione del secondo tempo, con Gelsi che prima dribbla il portiere e poi deposita in rete il 5-3 per gli AlpaK (1’). Poi, però, arriva un altro rigore - stavolta insindacabile - per uno step on foot di Gelsi su Perrotti, ma in questo caso è magico Peqini a salvare intuendo la traiettoria (1’). E la partita si accende ancora di più quando al 2’ Massa Jr. si inventa un gol senza senso in 1vs1 con il destro che porta la squadra di Frenezy a -1 dai rivali. E se i rigori presidenziali non vengono battuti per gli infortuni dei due presidenti, sono i giocatori in campo a rimanere protagonisti: Sousa e Massa sbagliano di tutto, Perroti gioca di fino ma non riesce a chiudere la pratica, anche fermato da un Peqini in serata di grazia, e con queste premesse si arriva al matchball. Proprio il portiere degli AlpaK, però, alza la voce per primo: palla nella propria area, portiere avversario fuori dai pali e traiettoria che va provata, con la palla che si insacca tra le grida di gioia dei grigiorosa (20’). Non tutte le storie hanno un lieto fine, e la prima possibile rimonta della storia della Kings Cup svanisce per mano dell’MVP dell’ultimo split: fallo di Gelsi su Perrotti, anche qui dubbi sull’intensità ma per le regole della Kings è shootout per gli Underdogs, con Perrotti che non sbaglia e manda in estasi i suoi (21’), ma soprattutto li manda al primo posto.