Non è stato un semplice pareggio: è stata una partita che ha cambiato volto più volte, consumando energie fisiche e nervose a ogni ripartenza del cronometro. Pergolettese e Novara si dividono la posta sul 2–2 al termine di un confronto ad alto ritmo, in cui entrambe hanno avuto in mano la vittoria e, per ragioni diverse, hanno finito per mordersi le mani. La Pergolettese perché, dopo aver ribaltato la gara e assaporato il sorpasso all’86’, ha incassato il pari appena 5 minuti più tardi. Il Novara perché, partito forte e avanti all’intervallo, non ha saputo chiuderla e ha perfino avuto il match-point al 100’, strozzato in gola da uno strepitoso Doldi.
L'AVVIO: NOVARA PRONTO
La lettura del primo tempo è limpida: il Novara impone da subito un’andatura elevata e sfrutta una struttura di gioco già rodata. Pressione ordinata, baricentro medio-alto, linee corte: così gli azzurri accorciano sul portatore e riempiono con tempismo l’area avversaria. Bastano 3 minuti per accendere il primo campanello: Alberti, completamente nel vivo dell’azione, anticipa tutti di testa ma non inquadra lo specchio per pochi centimetri. È un segnale: sulle palle inattive il Novara fa valere stazza e sincronismi. Il vantaggio arriva infatti al 23’: corner tagliato di Lanini, Lorenzini attacca il primo corridoio con decisione, guadagna la posizione su Bane e schiaccia di testa da distanza ravvicinata. Una rete d’impianto, costruita in settimana e finalizzata con automatismi da manuale. La Pergolettese, presentatasi con un modulo meno consueto, fatica a costruire trame pulite: i gialloblù non riescono a risalire il campo con continuità, gli esterni restano bassi per necessità e gli attaccanti ricevono pochi palloni giocabili tra le linee. Ne nasce una frazione in cui i locali non si rendono praticamente mai pericolosi, mentre il Novara gestisce e, senza strafare, mantiene l’inerzia.
LA SVOLTA DALLA PANCHINA: FERRANDINO E TOMASELLI
Nell’intervallo la Pergolettese si guarda allo specchio e sceglie di cambiare ritmo e gerarchie. L’ingresso di Ferrandino e Tomaselli, unito a un atteggiamento più aggressivo sul primo passaggio avversario, ribalta l’equilibrio territoriale. Le seconde palle cominciano a essere gialloblù, la squadra guadagna metri e attacca con più uomini, costringendo il Novara ad abbassarsi e ad allungarsi tra reparti. L’episodio che fotografa il cambio d’aria arriva al 6’: Parker, in rovesciata spettacolare, indirizza a rete da posizione complicata. Sembra gol, ma Lorenzini, lo stesso del vantaggio, si traveste da difensore aggiunto e salva proprio sulla linea. È il preludio a un quarto d’ora di spinta convinta della Pergolettese, che alza i giri dell’intensità e trova gli inserimenti giusti tra mezzali e punte.
IL PARI CHE RIACCENDE IL MATCH E IL SORPASSO
Al 31’ arriva il meritato 1–1: Ferrandino, già incisivo per personalità e continuità di gioco, riceve al limite e sceglie la soluzione più difficile e più pulita. Interno piede, palla chirurgica che bacia l’angolino. È il gol che sblocca le gambe e la testa dei cremaschi, fino a quel momento frenati dalla paura di esporsi alle ripartenze azzurre. Lo stadio si accende, la squadra sente l’onda emotiva e continua a restare corta e aggressiva. Il momento più alto dei gialloblù arriva al 41’: il Novara perde un pallone sanguinoso in uscita, Ferrandino legge la giocata, sradica la sfera e alza la testa in un lampo. L’assist per Parker è millimetrico: controllo in area e sinistro secco sotto la traversa sul palo lungo. Un gol d’istinto e qualità, che premia il protagonista della ripresa e manda la Pergolettese avanti 2–1, con la sensazione di aver girato definitivamente la giostra.
IL PARI AZZURRO E IL FINALE DA BRIVIDI
Ma la partita ha ancora vita. Il Novara, ferito, si riversa avanti con tutto quello che resta nel serbatoio. Al 46’ l’azione che congela il risultato: Agyemang sbuca alle spalle di Aidoo e tocca un pallone vagante nell’area piccola, Da Graca è il più lesto a deviare in porta da distanza minima. Esplode la panchina azzurra, ma l’esultanza viene frenata dal lungo consulto al video per un sospetto tocco di braccio di Agyemang. Il controllo non rileva irregolarità: rete convalidata, 2–2. Sembra finita, ma non lo è. Nel maxi-recupero succede ancora: al minuto 55’ Ledonne ha la doppia occasione che potrebbe valere 3 punti pesantissimi per il Novara. Due conclusioni ravvicinate, due risposte da campione di Doldi, bravissimo per tempi di uscita e piazzamento. È il manifesto di un finale in apnea, in cui l’inerzia si sposta su ogni pallone vagante, fino al triplice fischio che spegne la giostra delle emozioni.
IL TABELLINO DELLA PARTITA
PERGOLETTESE-NOVARA 2-2
RETI: 23' Lorenzini (N), 31' st Ferrandino (P), 41' st Parker (P), 46' st Da Graca (N).
PERGOLETTESE (3-4-1-2): Doldi, Lambrughi, Bane, Aidoo, Di Gesù (21' st Dore), Padalino, Pessolani (29' st Tomaselli), Careccia, Tremolada (29' st Ferrandino), Parker (44' st Benvenuto), Corti (21' st Sartori). A disp. Cordaro, Finardi, Antolini, Pala, Pepa, Roversi. All. Curioni.
NOVARA (4-3-1-2): Boseggia, D'Alessio, Khailoti, Lorenzini, Agyemang, Dell'Erba, Ranieri (40' st Cortese), Basso, Donadio, Alberti (40' st Da Graca), Lanini (24' st Ledonne). A disp. Raffaelli, Andreotti, Lartey, Malaspina, Citi, Di Cosmo, Deseri, Rabuffetti, Arboscello, Valdesi, Perini. All. Zanchetta.
ARBITRO: Cappai di Cagliari.
AMMONITI: Lambrughi (P), Tremolada (P), Dore (P), D'Alessio (N), Alberti (N).
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