Primavera 1
01 Novembre 2025
PRIMAVERA 1 · Stefano Merola, attaccante classe 2007 della Juventus, uno dei migliori contro il Napoli. NAPOLI-JUVENTUS 2-0.
È una delle grandi classiche del nostro calcio, una di quelle rarissime partite che mette di fronte due vere e proprie culture sportive. Tra Scudetti contesi fino all’ultima giornata, campioni passati da una parte all’altra e una rivalità sempre più accesa negli ultimi cinquant’anni, Napoli-Juventus non potrà mai essere considerata una semplice sfida di calcio. Anche in Primavera 1 è spettacolo: nel giorno del 128° anniversario della nascita della Juve, i partenopei battono Madama con una prova di forza stupenda. Saviano e Gorica regalano il successo agli azzurri, che tornano a battere i bianconeri dopo quasi tre anni dall'ultima volta.
La Juve parte forte, a rendersi subito pericoloso è proprio Verde, per ironia della sorte un napoletano doc, che stava per colpire proprio la squadra della sua città: al 5’, il centrale capitano bianconero rompe la linea della difesa, arriva sulla lunetta, si accentra sul destro e calcia verso lo specchio dove Lattisi lo aspetta. Nel proseguo dell’azione, Merola prende la mira con il sinistro e cerca un bellissimo tiro a giro leggermente defilato sulla destra, brava la retroguardia partenopea a deviare in angolo. Se i bianconeri approcciano bene, il pressing asfissiante del Napoli mette Madama in grande difficoltà. Ai due tentativi precedenti, risponde Raggioli al 7’: cross al bacio sulla sinistra di Torre, il 9 anticipa tutti pizzicando con il piattone destro, ma Huli con la gamba mette fuori. L’intensità messa in campo dai ragazzi di Rocco si rivela essere sin da subito un’arma vincente: dopo il tentativo di Raggioli, al 20’ il suo partner d’attacco Saviano riceve la sfera dentro l’area piccola, si gira su Verde, che lascia secco sul posto e, con il destro, spara un missile imprendibile sotto la traversa e, questa volta, Huli nulla può fare per evitare il vantaggio del Napoli. La reazione juventina arriva, ma le diverse azioni avvolgenti provate dalla Juventus, con Finocchiaro e Merola come sempre piuttosto coinvolti, non si tramutano mai in occasioni da gol e, quindi, le trombe dei tifosi del Napoli, che hanno scortato gli azzurri per tutto il primo tempo, continuano a suonare sugli spalti. Il suono delle trombe diventa l’accompagnamento armonico di un Napoli che gioca già in modo sinfonico in ambedue le fasi, specialmente sulle ripartenze, che in questo primo tempo sono state estremamente sofferte dalla Vecchia Signora. In ogni caso, è la Juve ad avere un maggior possesso palla, ma a poco serve se le uniche occasioni davvero concrete della Juve sono state quelle dei primi minuti. Al Napoli sta benissimo così, che nel finale gioca con il cronometro, conservando il vantaggio fino all’intervallo.
Al rientro in campo, Padoin effettua un solo cambio: Repciuc per Leone, ruolo per ruolo, quindi non cambia il 4-2-3-1 della Juventus, che riparte con un buon ritmo. I problemi per la manovra bianconera, tuttavia, persistono: la mediana juventina, formata dall’inedita coppia Milia e Keutgen, soffre contro la superiorità numerica del centrocampo a tre del Napoli e, di conseguenza, agli attaccanti arriva solo qualche pallone sporco. Gli unici guizzi nei primi 15’, infatti, li crea un difensore, Bamablli, il quale prima conquista un’ottima punizione sulla destra dopo una sovrapposizione perfetta e poi, di testa sugli sviluppi di calcio d’angolo, spaventa Lattisi con un’incornata pericolosa che, però, non termina in porta. Il Napoli del secondo tempo conserva la perfetta attitudine sul piano difensivo, che regge e convince. Per quanto riguarda le occasioni create, Rocco nota i primi segni di stanchezza dei suoi, che davanti ora si fanno vedere meno frequentemente e, al 18’, chiama rinforzi con Genovese e Gorica che subentrano. A quest’ultimo bastano quattro minuti per entrare in partita: cross perfetto di Colella con cui trova proprio Gorica sul primo palo, completamente perso da tutti, che con il destro al volo infila la sfera in rete. Nel momento di maggior forcing della Juve, il Napoli trova clamorosamente il bis. La Vecchia Signora non ci sta: al 30’, dal limite, colpisce la traversa e poi la linea di porta Contarini sugli sviluppi di un corner. La Juventus chiedeva il gol, ma la palla, come si è visto bene, non è entrata. Nel finale la Juventus acquisisce fiducia e ancora da corner si rende pericolosissima al 40’: Sosna batte con il destro a rientrare, Verde spizza sul secondo palo per Rizzo, ma un immenso Gambardella in spaccata la toglie dalla porta con un intervento monstre. Con i bianconeri a trazione ultra offensiva, per il Napoli si liberano spazi al contropiede: Garofalo conduce la ripartenza sulla corsia di sinistra, con il tacco serve Raggioli, che se la sposta sul destro, ma Huli blocca in due tempi.
Le speranze della Juve si affievoliscono e dopo 5’ di recupero arriva la conferma. Si tratta della quarta sconfitta per i ragazzi di Padoin, che con una formazione altamente rimaneggiata non trova la seconda vittoria di fila. Al contrario, un Napoli letteralmente impenetrabile torna a vincere dopo più di un mese e mezzo dall’ultima volta in campionato e batte Madama dopo 1022 giorni dall’ultima volta (14 gennaio 2023). Con questi tre punti, i partenopei salgono a quota 7 in classifica.
NAPOLI-JUVENTUS 2-0
RETI: 20' Saviano (N), 22' st Gorica (N).
NAPOLI (3-5-2): Lattisi 6.5, Caucci 7 (30' st Eletto 6), Gambardella 8, Garofalo 7, Colella 7.5, Cimmaruta 7, Lo Scalzo 6.5 (18' st Genovese 6), De Chiara 7, Torre 6.5 (42' st De Luca sv), Raggioli 6.5, Saviano 7.5 (18' st Gorica 7). A disp. Spinelli, Smeraldi, Anic, Favicchio, De Martino, Barido, Esposito. All. Rocco 7.
JUVENTUS (4-2-3-1): Huli 5.5, Bamballi 6.5, Rizzo 5.5, Verde 5.5, Contarini 6, Milia 5.5, Keutgen 5.5 (35' st Tiozzo 6), Leone 5.5 (1’ st Repciuc 5.5), Merola 6 (29' st Sosna 6), Finocchiaro 6.5 (15' Lopez 5.5), Durmisi 5.5 (29' st Biggi 5.5). A disp. Radu, Vallana, Bellino, Bassino, Grelaud, De Brul. All. Padoin 5.
ARBITRO: Liotta di Castellammare di Stabia 6.5.
COLLABORATORI: Vitale di Salerno e Spatrisano di Cesena.
AMMONITI: 32' Lo Scalzo (N), 43' Milia (J), 32' st Raggioli (N), 23' st Gorica (N), 47' st De Chiara (N).
NAPOLI
Lattisi 6.5 In qualsiasi circostanza in cui viene chiamato in causa, risponde sempre presente. Sia in presa solida che con i guantoni, tra i pali ci mette sempre l'ultima parola. Primeggia anche nelle uscite, su cui non sbaglia mai i tempi.
Caucci 7 La sua posizione da finto terzino destro in fase di possesso ha liberato una valanga di spazio per Colella, che diventava praticamente un'ala d'attacco. Dietro è quasi perfetto: argina piuttosto bene Finocchiaro e Merola, che porta il più possibile sul piede meno forte.
30' st Eletto 6 Entra in campo con la stessa attenzione dei suoi compagni. Non commette alcun errore e porta a casa una prestazione di buon livello.
Gambardella 8 Il migliore in campo. Tra le maglie bianconere, primeggia con la sua fisicità imponente. Durmisi, infatti, ha faticato nel giocare spalle alla porta e nel girarsi verso lo specchio, stesso discorso vale per Lopez, che quando è entrato si è visto pochissimo. Guida il centro dell'attenzione con una sicurezza da veterano: di testa sono tutte sue, in scivolata entra in maniera chirurgica e perfetta. Nel finale si rende ancor di più protagonista, salvando un gol già fatto a Rizzo da pochi passi.
Garofalo 7 Dalla sua parte, la Juve è stata pressoché annullata. Leone prima e Repciuc poi non si sono mai resi pericolosi, anche e soprattutto per via dei suoi interventi sempre tempestivi. In pieno recupero, si sgancia dalla linea con una bella sovrapposizione e per poco non regala l'assist a Raggioli.
Colella 7.5 Probabilmente, sul lato destro del campo dell'Arena Giuseppe Piccolo di erba ne è rimasta poco e niente. Perché? Con la sua velocità ha arato il terreno su quel binario, che ha cavalcato come un treno. Crea un pericolo dopo l'altro da quella parte e sforna anche l'assist vincente per il 2-0 firmato daGorica.
Cimmaruta 7 Rosicchia le caviglie degli avversari come un mastino. Non è il semplice mediano che aspetta davanti alla difesa, ma è quel giocatore che ama pressare, spingersi oltre e andare alla ricerca della riconquista rapida del pallone. In quest'occasione lo fa sempre: Keutgen, contro di lui, perde diversi contrasti e il 4 napoletano ne esce quasi sempre vincitore.
Lo Scalzo 6.5 Al fianco di Cimmaruta, ricopre una posizione ibrida tra la mezzala e il trequarti sulla zona destra del campo. Con i suoi movimenti da box-to-box diventa una spina nel fianco per la mediana bianconera, che non trova mai modo e tempo per fermarlo.
18' st Genovese 6 Una buona mezz'ora di estrema attenzione ai dettagli. Il sacrificio viene prima di ogni cosa: aiuta la squadra dal primo all'ultimo nei momenti in cui la Juve attacca.
De Chiara 7 Si intercambia spesso di posizione con Torre: i due giocano a memoria e da quel lato Bamballi fatica nel prendere il proprio riferimento. Su quest'asse, i suoi inserimenti sono vitali per allargare le maglie della difesa della Juventus.
Torre 6.5 Sulla fascia il suo contributo è costante. Sopporta sempre la manovra e offre sempre una traccia sulla parte sinistra. Sono tanti i cross effettuati alla ricerca di fortune in mezzo. Ottima la difesa su Leone e Repciuc, che non passano mai. Nella ripresa esce stremato dopo i crampi. 42' st De Luca sv
Raggioli 6.5 Insieme a Saviano, forma una coppia davvero pericolosa, ma soprattutto velocissima e lesta nello sfruttare le occasioni. Si fa trovare sempre pronto dentro l'area piccola per provare a sfruttare le disattenzioni bianconere. Ci prova al 7' del primo tempo, sfiorando quello che poteva essere un gran bel gol.
Saviano 7.5 Impressionante. Da uno così alto e strutturato, non ti aspetteresti una tecnica così spiccata. Invece, sorprende tutti e si presenta al 20' con un gol nato e creato da lui stesso: si gira su Verde con un gran gioco con il corpo e spara sotto la traversa. Oltre alla rete segnata, è perfetto nella prima pressione, facendo spesso andare su di giri Rizzo.
18' st Gorica 7 Il primo pallone toccato lo trasforma in oro puro. Con il destro battezza la sfera in porta e si lascia andare in un'esultanza sfrenata. Come dargli torto: con questo gol, regala definitivamente la vittoria al suo Napoli.
All. Rocco 7 Dal primo all'ultimo secondo l'atteggiamento del Napoli è stato quello giusto. Colpisce l'estrema attenzione sui dettagli difensivi, che viene poi unita ad un'enorme capacità di trasformare ogni ripartenza a favore in pericoli. La mossa vincente? Sicuramente la superiorità numerica a centrocampo, che la Juve ha patito fino al 90'. Menzione d'onore per il cambio di Gorica, arrivato al momento giusto.
JUVENTUS
Huli 5.5 Su entrambi i gol presi, si fa infilare sotto la traversa. Più che sul primo, è sul secondo che ha più responsabilità, dato che arriva proprio sul suo palo.
Bamballi 6.5 Una delle poche note liete di questa Juve. Sebbene lo abbia fatto a sprazzi, il francese, quando ha potuto, si è preso con convinzione la fascia sinistra, cavalcandola e cercando di creare qualche occasioni.
Rizzo 5.5 Con il pallone tra i piedi ha rischiato parecchio e in più di un'occasione. Soffre la pressione dei due attaccanti del Napoli, che vanno forte su di lui. Dopo un primo tempo giocato in apnea, si riprende nella seconda frazione, in cui trova anche una grande occasione sugli sviluppi di calcio d'angolo quando, appostato sul secondo palo come il suo solito, stava per appoggiare il rete la palla, se non fosse per il salvataggio clamoroso di Gambardella.
Verde 5.5 Si fa saltare davvero in modo molle e troppo facilmente sul primo gol di Saviano, che praticamente lo circumnaviga e tira poi secco in porta tutto solo. In questo caso, le colpe sono tante, ma il capitano bianconero si erge, nel complesso, con una buona prestazione, fatta di tante scelte prese con giudizio, non solo dietro ma anche in accompagnamento. Tuttavia, quella mancata marcatura pesa troppo.
Contarini 6 Sulla destra patisce spesso le sgasate di Colella, a cui lascia troppo spazio e tempo per pensare, proprio come in occasione del 2-0. Nel finale, il 16 colpisce una traversa che ancora trema con un gran mancino di prima.
Milia 5.5 Il suo lavoro di riconquista della palla che conosciamo ormai si vede a fasi alterne. Il giallo preso nel primo tempo lo condiziona notevolmente nelle giocate, ma è vero anche che avrebbe potuto essere molto più preciso in tante circostanze di possesso.
Keutgen 5.5 Cimmaruta e Di Chiara lo aggirano in una morsa da cui è difficile scappare. Il belga ci prova con qualche percussione, che però terminano sempre ben prima del nascere.
35' st Tiozzo 6 È una boccata di aria fresca per lo sviluppo delle azioni della Juve nel finale che, anche grazie al suo ingresso, diventano più ragionate e precise. Si prende qualche rischio palla al piede, ma alla fine se la cava sempre più che egregiamente, seguendo costantemente l'azione da vicino.
Leone 5.5 In ombra. L'11 bianconero non è mai riuscito ad emergere in quest'occasione. L'attenta difesa del Napoli lo ha sempre fermato in tempo, costringendolo ad arretrare il proprio raggio d'azione e aiutando in fase di non possesso.
1’ st Repciuc 5.5 Stesso discorso per il romeno classe 2008. Cerca di incidere con la sua esplosività, ma si scontra con la poca lucidità nelle scelte prese.
Merola 6 Tra le linee, è colui che crea forse la quantità più elevata di pericoli. Non sapendo mai su che piede andrà a calciare, la difesa del Napoli fatica nel prendergli il tempo e il 21 sfiora più volte di colpire la porta, che stava per prendere al 5' con un gran mancino a giro. Più che per suoi demeriti, la dea bendata non gli ha sorriso.
29' st Sosna 6 Entra e, soprattutto sui piazzati, che calcia benissimo, inventa qualche guizzo. Difatti, su diversi calci d'angolo da lui battuti la Juve accarezza l'idea di trovare il gol della bandiera, che tuttavia non arriva.
Finocchiaro 6.5 Nemmeno a dirlo, il più positivo in questa Juve è proprio lui. Con le sue giocate sul centrosinistra, mette in apprensione Caucci, che non sempre ha la rapidità di chiudergli il destro. Peccato che alla lunga diventi leggermente prevedibile, ma ancora una volta è lui il migliore tra i bianconeri.
15' Lopez 5.5 Contro un Gambardella così in forma, è davvero difficile pensare di poter emergere. Lo spagnolo cerca di fare il possibile, soprattutto nelle occasioni che nascono da palla ferma provando a sfruttare i suoi centimetri in altezza, ma la retroguardia partenopea dice sempre di "no".
Durmisi 5.5 Schierato da titolare, lo sloveno sforna una prestazione di estremo sacrificio. Fa a sportellate con la difesa, si immola per i suoi, ma davanti tocca sì e no una decina di palloni. Troppo poco per emergere.
29' st Biggi 5.5 Poco di tutto. Fa il suo ingresso in campo, ma finisce prestissimo per scomparire dai radar del match. Prova a sgusciare via dalle maglie del Napoli, che comunque lo limitano sempre e comunque. Non entra mai in partita.
All. Padoin 5 Una Juve rimaneggiata, con una mediana inedita, una difesa stanca e disattenta e un attacco poco prolifico si fa dominare da un Napoli che ha strameritato la vittoria. Il gioco d'ampiezza e la superiorità in mezzo al campo dei partenopei è stata sofferta dai suoi ragazzi, che non hanno trovato modi e misure per contenere gli azzurri. Come spesso è accaduto nel corso della stagione, le reazioni d'orgoglio arrivano, ma ciò che manca è quella concretezza sotto porta, che oggi si è vista solo a sprazzi sui calci piazzati.