Serie C
03 Novembre 2025
LECCO-ARZIGNANO VALCHIAMPO SERIE C - Lorenzo Mihali, centrocampista classe 2006, ha debuttato da titolare tra i Professionisti alla sua quarta presenza in campionato
Un Lecco scintillante, padrone del campo fin dal primo giro di lancette, si prende scena e punti contro un Arzignano Valchiampo che regge solo a tratti l’urto di una prestazione maiuscola. La squadra bluceleste vince 5–1 e lo fa con autorità, qualità e un’intensità che raramente si erano viste con tale continuità nell’arco dei 90 minuti: fraseggi rapidi spesso di prima, ampiezza sfruttata con intelligenza, transizioni letali e un pressing che ha tolto fiato e certezze agli ospiti. Tre punti pesantissimi, che valgono morale e consapevolezza: non solo per il punteggio largo, ma per il modo in cui è maturato. La squadra di Federico Valente resta dunque al 2° posto in compagnia del Brescia, a -5 dalla capolista Vicenza. Un inizio davvero ottimo per un Lecco che annaspava la scorsa stagione e che ora invece è la rivelazione più evidente del Girone A di Serie C.
L'AVVIO: RITMO ALTO E IDEE CHIARE
Sin dal 3′ si capisce che aria tira. Kritta, una spina nel fianco per tutta la partita per gli avversari, parte da sinistra, salta avversari in serie e arriva al limite: l’azione è da highlights, gli manca soltanto la stoccata finale. È però un chiaro segnale dell’atteggiamento del Lecco: coraggio, verticalità e la volontà di andare a prendersi la gara senza attendismi. La prima combinazione vincente arriva al 13′ ed è un manifesto della serata: Metlika accende il palleggio, Frigerio rifinisce di prima, ancora Metlika dialoga nello stretto e Sipos, con un destro potente e preciso, batte Manfrin. Il gol sblocca il risultato e libera definitivamente la manovra: il Lecco prende coraggio, occupa bene i mezzi spazi e costringe l’Arzignano nella propria trequarti.
IL RADDOPPIO E LA SPALLATA DECISIVA
Se il vantaggio nasce dal gioco corale, il 2–0 al 19′ è figlio di un’interpretazione perfetta dei tempi d’inserimento. Metlika cambia gioco con intelligenza, pescando Kritta largo. L’esterno controlla e mette un rasoterra teso: Frigerio taglia con i tempi giusti e in spaccata spinge il pallone in rete. È la fotografia della superiorità bluceleste: ampiezza, qualità tecnica e attacco dell’area con tanti uomini. L’Arzignano prova a rientrare al 23′, complice un errore in uscita di Zanellato: Boffelli calcia di sinistro e Furlan si fa trovare pronto. Dal corner successivo (25′) Romani ha sulla coscienza il potenziale 3–0 mancato: girata dalla zona del dischetto di poco a lato. È soltanto l’antipasto di ciò che accade un minuto dopo.
PRATICA QUASI CHIUSA
Al 26′ arriva la ripartenza perfetta. Kritta conduce con personalità, si accentra al limite e trova l’angolo con un diagonale di destro pulito e imprendibile. È il 3–0 che, per qualità dell’esecuzione e timing, sembra già indirizzare la partita. Due minuti dopo, però, l’Arzignano trova ossigeno: lancio su Nanni, Romani è bravissimo ad anticiparlo ma, sul successivo corner, Mattioli calcia con decisione, Furlan è coperto da un groviglio di maglie e il pallone finisce in porta. È il 3–1 del 28′, che dà un minimo di brio alla gara senza davvero rimetterla in discussione. Il Lecco non si scompone e continua a giocare con lucidità. Al 40′ Zanellato raccoglie al limite e scaraventa un mancino potente: Manfrin non è irreprensibile e il pallone si infila. È la rete del 4–1 che chiude, di fatto, il primo tempo e raffredda le residue velleità venete.
RIPRESA E SIGILLO FINALE
Il secondo tempo si apre con un quarto d’ora in cui l’Arzignano prova a riversarsi nella metà campo bluceleste. Bernardi, al 6′, in spaccata impegna Furlan che blocca in due tempi. È l’ultimo brivido prima che il Lecco torni a comandare gli episodi: Sipos si coordina in volée e costringe Manfrin all’angolo; dal corner, colpo di testa di Mallamo che non trova la porta. All'11′ l’azione che potrebbe riaccendere tutto: Lakti sfugge a Tanco e viene steso in area. Rigore netto. Sul dischetto va Mattioli, ma scivola al momento dell’impatto e calcia alto. Occasione sprecata che, psicologicamente, pesa come un macigno sull’Arzignano. Il Lecco gestisce con maturità, cambia qualcosa al 18′ (fuori Frigerio e Mallamo, dentro Galeandro e Bonaiti) e, 4 minuti più tardi, al 22', chiude i conti: Rizzo sfonda a destra con una giocata di grande qualità e mette in mezzo un pallone solo da spingere. Galeandro è puntuale, schiaccia e fa 5–1. Da lì in avanti ritmo che cala, palleggio in sicurezza e applausi a scena aperta del Rigamonti-Ceppi al triplice fischio.
IL TABELLINO DELLA PARTITA
LECCO-ARZIGNANO VALCHIAMPO 5-1
RETI: 13' Sipos (L), 20' Frigerio (L), 26' Kritta (L), 29' Rossoni (A), 40' Zanellato (L), 22' st Galeandro (L).
LECCO (3-5-1-1): Furlan, Mihali, Tanco, Romani, Rizzo (34' st Alaoui), Metlika, Zanellato (40' st Ndongue), Mallamo (19' st Bonaiti), Kritta, Frigerio (19' st Galeandro), Sipos (40' st Anastasini). A disp. Dalmasso, Constant, Grassini, Furrer, Pellegrino, Lovisa, Nova. All. Valente.
ARZIGNANO V. (4-3-1-2): Manfrin, Rossoni (19' st Boccia), Coppola, Boffelli, Bernardi (19' st Toniolo), Lakti, Bianchi (27' st Moretti), Castegnaro, Chiarello (43' st Damiani), Mattioli (19' st Lanzi), Nanni. A disp. Nespola, Invaso, Minesso, Cariolato, Spaggiari, Valentini, Milillo. All. Bianchini.
ARBITRO: Vogliacco di Bari.
AMMONITI: Tanco (L).