Serie C
04 Novembre 2025
ARZIGNANO VALCHIAMPO SERIE C - Giuseppe Bianchini era tornato in gialloblù nell'ottobre 2024 dopo un periodo di 7 mesi lontano dalla squadra in seguito ad un primo esonero
L’Arzignano Valchiampo volta pagina. Il club gialloceleste ha comunicato l’esonero di Giuseppe Bianchini, arrivato all’indomani della pesante sconfitta per 5–1 sul campo del Lecco, maturata domenica 2 novembre. Per il tecnico si tratta del secondo stop sulla panchina vicentina: la prima interruzione del rapporto risale a marzo 2024, prima del ritorno in panchina nell’ottobre successivo. Una parentesi, quella del rientro, che aveva riportato entusiasmo grazie a una rimonta chiusa con la qualificazione ai playoff nell’ultima stagione e il conseguente rinnovo contrattuale fino a giugno 2027. Il recente crollo di risultati, però, ha spinto la dirigenza a intervenire.
IL SALUTO DEL CLUB
Nella nota ufficiale, l’Arzignano Valchiampo sottolinea di aver sollevato Bianchini dall’incarico «con stima e riconoscenza», ringraziandolo per il lavoro svolto e per aver guidato la squadra agli spareggi play off nell’ultima annata. Parole che fotografano un rapporto professionale intenso e, per lunghi tratti, vincente: sotto la guida del tecnico, infatti, i giallocelesti erano tornati in Lega Pro nella stagione 2021-2022, per poi centrare i playoff di Serie C nella stagione 2022-2023 e, nuovamente, nell'annata 2024-2025.
IL MOMENTO NO: 4 PUNTI IN 10 GIORNATE
La decisione è maturata al termine di un lunedì di riflessione e confronto interno, dopo un avvio di campionato complicatissimo: solo 4 punti nelle ultime 10 giornate, un bottino che ha trascinato la squadra in una spirale negativa di risultati e fiducia. Non è bastata la vittoria in Coppa Italia nell'infrasettimanale in casa del Forlì. Il passivo pesante di Lecco ha fatto da spartiacque, rendendo evidente alla dirigenza la necessità di una scossa immediata per rimettere in carreggiata il percorso stagionale.
UNA STORIA DI ANDATE E RITORNO
Il rapporto tra Bianchini e l’Arzignano è stato tutto fuorché pessimo. Dopo l’allontanamento del marzo 2024, il club lo aveva richiamato nell’ottobre 2024 in luogo di Salvatore Bruno affidandogli il compito, poi riuscito, di raddrizzare una stagione nata storta. La spettacolare rimonta della scorsa annata, culminata con l’accesso agli spareggi promozione, aveva rilanciato sia le ambizioni della società sia l’immagine del tecnico, premiato con un prolungamento fino al 2027. Proprio per questo l’esonero odierno pesa doppiamente: interrompe un progetto che, sulla carta, doveva avere orizzonte pluriennale.
COSA HA INCISO: RISULTATI E FIDUCIA
Al netto di episodi e sfortuna, a determinare il cambio è stata la somma di tre fattori. Primo: i risultati. In Serie C, le strisce senza punti si pagano care e il margine d’errore è ridotto. Secondo: la fiducia del gruppo, inevitabilmente intaccata quando i segnali dal campo non arrivano. Terzo: l’inerzia del momento. Dopo un 5–1 così netto, la percezione di vulnerabilità rischia di radicarsi e un cambio di guida diventa lo strumento più rapido per riaccendere competitività e concentrazione. Bianchini lascia un patrimonio non banale. Ha restituito all’Arzignano la dimensione professionistica, ha cementato un’identità di squadra e ha scritto 2 qualificazioni ai playoff in 3 stagioni complete. Il suo lascito è fatto di metodo e di un legame forte con l’ambiente, aspetti che resteranno come base per il futuro anche al di là del risultato contingente. La società ora dovrà individuare il successore in tempi stretti per riportare serenità nello spogliatoio e riprogrammare il cammino. Nel breve termine, la priorità sarà ricostruire fiducia, mettere in sicurezza la fase difensiva e recuperare gli elementi chiave non solo dal punto di vista fisico ma soprattutto mentale, dopo le ultime settimane complicate.