Italia Under 16
05 Novembre 2025
ITALIA-UCRAINA UNDER 16 • Pipitò e Scaglione, entrambi in gol nella prima sfida amichevole
Ci sono partite che raccontano più di un risultato: parlano di crescita, di consapevolezza, di talento che prende forma. A Coverciano, cuore pulsante del calcio italiano, la Nazionale Under 16 di Manuel Pasqual ha scritto una pagina brillante del suo percorso, imponendosi con un rotondo 6-2 sull’Ucraina nel primo dei due test match in programma nell’arco di tre giorni. Una prestazione di forza e maturità, figlia di un gruppo giovane ma già capace di ragionare da squadra vera, con gioco, idee e intensità.
L’Italia scende in campo con un 4-3-1-2 fluido, dove Roberto Scaglione (Genoa) agisce alle spalle del tandem Giuseppe Pipitò (Juventus) e Fortune Egharevba (Hellas Verona). L’Ucraina risponde con un 4-3-3 propositivo, affidandosi al tridente Dziurynets–Bodak–Fedushko. Fin dalle prime battute, gli Azzurrini impongono il ritmo: Egharevba e Scaglione impegnano due volte Sychov, ma all’11’ il portiere ucraino si fa sorprendere dal pressing del veronese, che gli ruba palla e insacca a porta vuota per l’1-0. Gli ospiti reagiscono con orgoglio e al 18’ trovano il pari con Bodak (Rukh Lviv), abile a deviare sotto misura il cross dalla destra di Dziurynets. La risposta italiana è immediata: al 23’ Lorenzo Bernamonte (Fiorentina), servito da Lorenzo Dattilo (Roma), firma il 2-1 con un destro preciso sul quale Sychov non è impeccabile. Al 29’ arriva anche il tris: Scaglione, da posizione defilata, sorprende nuovamente il portiere avversario e chiude un primo tempo di dominio, con l’Italia avanti 3-1 e in pieno controllo del gioco.
Nella ripresa l’Ucraina prova a rientrare nel match e al 48’ accorcia le distanze con Damir Honchenko (Anderlecht), bravo a sfruttare ancora un assist di Dziurynets. Ma la reazione azzurra è immediata: al 52’ Damonte conquista un rigore che Pipitò trasforma con freddezza, e quattro minuti più tardi lo juventino si ripete dagli undici metri dopo un fallo su Egharevba, firmando così la doppietta personale e il 5-2. L’Italia domina, gestisce con ordine e si concede anche qualche occasione in più: Rolando e Rastello sfiorano il gol, prima che al 78’ arrivi il sigillo finale di Pietro Salvai (Juventus), subentrato proprio a Pipitò, che con un elegante tocco di sinistro sotto misura chiude i conti sul 6-2. Nel finale, il portiere ucraino Galdin evita un passivo più pesante neutralizzando un sinistro a giro di Salvai, ma la sostanza non cambia: dopo quattro minuti di recupero, l’Italia esulta con pieno merito per una prova di qualità, carattere e concretezza.

Gli 11 titolari dell'Italia nella sfida all'Ucraina (foto figc.it)
Soddisfatto e al tempo stesso lucido nell’analisi, Manuel Pasqual non nasconde la propria ammirazione per la prestazione degli Azzurrini: «Non mi aspettavo un risultato così rotondo, perché oggi non esistono nazionali disorganizzate o senza elementi di valore. I ragazzi hanno offerto una prova davvero convincente. Raduno dopo raduno stiamo lavorando su concetti chiave che stanno assimilando rapidamente. Sul campo sembrano già una squadra affiatata, ma se penso che ci siamo visti al massimo dodici giorni in tre o quattro uscite, capisco quanto stiano crescendo».
Giovedì 6 novembre alle ore 11, sempre a Coverciano, andrà in scena la seconda e ultima amichevole contro i pari età ucraini. Pasqual conferma la filosofia del gruppo: «Nella prossima sfida daremo spazio a tutti, come oggi. L’obiettivo è valutare i ragazzi in contesto internazionale, osservarli sia dal primo minuto sia a gara in corso. Ma soprattutto vogliamo restituirli ai club con un bagaglio di esperienze più ricco: questo è il nostro modo di fare Nazionale».
Un’Italia giovane, ambiziosa e in continua evoluzione: la rotonda vittoria di Coverciano non è solo un risultato, ma un segnale chiaro che il futuro azzurro è già in buone mani.