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La testimonianza dell’ex Catania: «Io c’ero, certa malavita voleva presentarsi da Icardi»

Bergessio ha rivelato un retroscena sul triangolo Wanda Nara, Maxi López e l'ex capitano nerazzurro

La testimonianza dell’ex Catania: «Io c’ero, certa malavita voleva presentarsi da Icardi»

MAURO ICARDI, WANDA NARA E MAXI LOPEZ

Più di otto anni fa, le parole del conduttore radiofonico Carlos Monti — che aveva raccontato un presunto tentativo di vendetta nei confronti del nuovo compagno di Wanda Nara — non erano state per nulla apprezzate dalla showgirl argentina. «Quando non ci sono notizie, se le inventano!», aveva tuonato sui social. Oggi, però, un'intervista riemersa in Argentina riaccende quel capitolo: l'ex Catania Gonzalo Bergessio sostiene di essere stato presente in quei giorni e pronuncia parole che sembrano dare forza alla versione di Monti: «Io c'ero, non me l'ha raccontato nessuno. Lo volevano andare a prendere».

LO SCAMBIO MONTI-NARA

Secondo il racconto riemerso in Sud America, l'episodio risalirebbe al 2014, nel pieno delle tensioni legate alla fine del matrimonio tra Maxi López e Wanda Nara e alla nascita della relazione della showgirl con Mauro Icardi. In quel periodo, Lopez era tornato a giocare a Catania. Proprio allora, secondo quanto riportato da un conduttore radiofonico Carlos Monti, l'attaccante sarebbe stato avvicinato da alcuni uomini mentre viaggiava in macchina. Questi soggetti, stando alla ricostruzione, si sarebbero offerti di intervenire direttamente per “regolare i conti” con il suo ex amico e compagno, arrivando persino a proporre di impedirgli di continuare la carriera: «Vuoi che gli rompiamo le gambe e che non giochi più a calcio?». Sempre secondo la testimonianza, López avrebbe rifiutato immediatamente ogni ipotesi di vendetta o violenza, chiudendo la conversazione.

La vicenda, raccontata pubblicamente solo due anni più tardi, nel 2016, scatenò polemiche e reazioni accese sui social. Wanda Nara, chiamata indirettamente in causa dalle parole del conduttore, reagì con forza, contestando la versione dei fatti con un tweet e accusandolo di inventare storie per ottenere visibilità: «Monti non riesce a intervistare né me né Mauro, e parla con la mafia siciliana. Puff! Quando non ci sono notizie, se le inventano. È chiarissimo!». Il giornalista argentino rispose prontamente, respingendo le accuse e difendendo la propria credibilità: «Non ti ho mai chiesto un'intervista negli ultimi tre anni. Non mentire! E, per di più, non parlo certo con la mafia!».

L'INTERVISTA ALL'EX CATANIA

Pochi giorni fa, durante un'intervista concessa al programma radiofonico Más De Una Copa, in onda su DSPORTS Radio FM 103.1, Gonzalo Bergessio ha riportato a galla l'episodio risalente ai tempi della permanenza di Maxi López a Catania. L'ex attaccante ha spiegato di essere stato presente quando, secondo la sua versione, alcune persone avrebbero offerto a López un intervento diretto nei confronti dell'allora ex compagno coinvolto nella vicenda personale che occupava le cronache dell'epoca.

Bergessio, ricordando quel contesto, ha descritto un ambiente competitivo e duro, sottolineando la tensione attorno a quei giorni e affermando di aver vissuto la scena in prima persona. Questo il passaggio riportato in diretta dall'ex giocatore: «In casa eravamo molto forti. Era come andare a Rosario per intenderci. I ragazzini erano tosti. La zona era tosta. A Maxi gli dissero: “Vuoi che andiamo a cercare quel tipo?”. “No no”, gli diceva Maxi. Questo, quando è successo tutto il casino. Io c'ero, non me l'ha raccontato nessunoLo volevano andare a prendere».

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