Serie C
07 Novembre 2025
VIS PESARO SERIE C - Andrea Primasso, difensore classe 2005, è stato prelevato dal club marchigiano la scorsa estate dopo una stagione al Sestri Levante
In poco più di 2 anni Andrea Primasso ha percorso una strada che per molti resta un sogno a lungo raggio: dai campi del Torneo delle Regioni, apice del movimento giovanile dilettantistico, alla rete che ha deciso una sfida di Serie C contro la Juventus Next Gen. Un viaggio compressissimo nel tempo e ricchissimo di passaggi-chiave, culminato nella serata di lunedì 3, quando il difensore classe 2005 della Vis Pesaro guidata da Roberto Stellone ha firmato il suo 1° gol tra i professionisti e, insieme, una vittoria dal grande valore simbolico per i biancorossi.
IL MOMENTO CHE CAMBIA LA NARRATIVA: RETE AL 23'
La scena madre si consuma al 23’ del primo tempo: Primasso sceglie tempo e traiettoria, si inserisce con decisione nell’area bianconera e spinge in rete il pallone che sblocca l’incontro. Non un episodio fortuito, ma l’esito naturale di una prestazione già allora ad alto coefficiente di personalità: aggressivo quando serve, pulito nei primi controlli, lucido nelle letture preventive. E come ogni recita degna di nota, il finale è ancora «suo»: salvataggio sulla linea nel momento più caldo, quando Amaradio sembra destinato a trovare il pari per la squadra di Massimo Brambilla. Un colpo d’occhio e un tempismo da difensore vero, che blindano l’1–0 e consegnano alla Vis Pesaro una delle affermazioni più prestigiose della stagione.
DILETTANTI OGGI, PROFESSIONISTI DOMANI
Dietro l’istantanea della gioia c’è un itinerario che racconta bene come il calcio italiano sappia ancora scovare e far crescere talenti attraverso i gradini giusti. Primasso muove i primi passi nel Campitello e nel Tirreno Sansa, due realtà dove lavoro quotidiano e minutaggio pesante valgono quanto, se non più, delle luci dei riflettori. La stagione 2023-2024 al Real Monterotondo rappresenta la vera vetrina: responsabilità, intensità, e un contributo concreto nella corsa salvezza che lo mette rapidamente sul taccuino degli osservatori. A fare da cerniera fra dilettantismo d’élite e calcio professionistico arrivano tappe emblematiche: nel 2023 il Torneo delle Regioni in Piemonte con la Rappresentativa Lazio Under 19; nel 2024 la chiamata nella Rappresentativa di Serie D e la partecipazione alla Viareggio Cup, palcoscenico che storicamente accelera le carriere. Poi ecco la chiamata del Pisa, che ne acquisisce il cartellino e sceglie la strada più saggia: prestito al Sestri Levante, dove nel 2024-2025 Primasso mette insieme 26 presenze in Serie C, apprendendo le asperità del professionismo senza bruciare le tappe. L’estate seguente porta un nuovo incastro perfetto: Vis Pesaro ambiente capace di responsabilizzare, far sbocciare energie e, come racconta il campo, dare spazio ad ambizioni legittime.
IDENTITKIT: UN DIFENSORE MODERNO CON ISTINTO D'AREA
La rete alla Juventus Next Gen spiega due tratti del suo profilo. Il primo è l’aggressione dell’area con tempi «da attaccante aggiunto»: non una semplice presenza sulla palla inattiva, ma una scelta del corridoio giusto e l’attacco feroce alla zona di finalizzazione. Il secondo è la concentrazione difensiva nei momenti critici: lettura profonda, gamba pronta e freddezza sul filo dei centimetri, qualità mostrate nel salvataggio finale. A questi elementi si sommano un buon piede d’uscita,utile alla costruzione bassa, e una mobilità che gli consente di reggere uno contro uno e coperture in campo aperto, indispensabili nel calcio verticale della C.
STORIA DI UNA SCALATA CREDIBILE
La traiettoria di Primasso non è un lampo nel buio: è l’effetto di una continuità guadagnata in contesti diversi e ben calibrati. Il mondo dei Dilettanti gli ha dato responsabilità, la C gli sta consegnando ritmi, duelli e letture di un livello superiore. Il passaggio dal Sestri Levante alla Vis Pesaro, con la regia di un tecnico esperto come Stellone, ha aggiunto struttura: principi chiari, richieste nette, minutaggio mirato. In più, la proprietà del Pisa garantisce un orizzonte di crescita e monitoraggio costante: sapere di essere osservato e valutato da una società di categoria superiore è benzina per allenarsi forte e, allo stesso tempo, cornice di serenità.
UN GOL «PESANTE» PER LA SQUADRA E PER IL CAMPIONATO
Battere la Juventus Next Gen non è mai banale: significa misurarsi contro un avversario giovane ma di qualità tecnica elevata, con un’identità di gioco riconoscibile. Per la Vis Pesaro questo successo è un moltiplicatore psicologico e tattico: tre punti che alzano l’asticella dell’autostima e certificano la tenuta difensiva del gruppo, sorretta da un reparto che, con Primasso protagonista, ha mostrato letture, compattezza e capacità di soffrire senza sbandare. Il tutto con una consapevolezza chiara: per un difensore, la cartina tornasole non è solo la giocata spettacolare, ma la somma delle piccole cose fatte bene per 90 minuti.