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Primavera 1

Shock Milan! Grelaud e Biggi allo scadere firmano la folle rimonta della Juventus

Il gol di Scotti non basta ai rossoneri, ko per la prima volta dal 30 agosto; tre punti giganti per Padoin

Filippo Scotti (MILAN), Josue Grelaud (JUVENTUS)

PRIMAVERA 1 • Filippo Scotti (MILAN), Josue Grelaud (JUVENTUS) protagonisti nel primo tempo

La sliding door, quella da cui di certo non si torna indietro. E non lo fa il Milan che vede scappare la Juventus proprio quando sembrava averla lì poco prima, quindi il rigore di Merola parato da Bouyer. Ma è tutto inutile, perchè il vero punto di svolta porta le stigmate di Silvano Biggi che entra dalla panchina e completa una rimonta folle - dopo il pari nel primo tempo targato Grelaud a tre dalla fine - e che sa di rinascita per i bianconeri di Padoin. Sa di delusione cocente per i rossoneri di Renna a cui non basta il solito e grande "Pippo" Scotti, autore del gol che questa partita l'aveva scoperchiata ma che alla fine dice quel ko risalente in ultimo al 30 agosto (0-2 del Genoa) per il Diavolo. Sa di ripartenza per la Juve, verso quale lido? Il motto dice "fino alla fine".

SCOTTI ACCENDE, GRELAUD INFIAMMA

Il Milan di Renna, per allungare la striscia d'imbattibilità ma soprattutto sfondare di forza il muro - rappresentato in soli 3 punti di distanza dal Genoa sesto - che lo separa dal piazzamento playoff, di fronte una Juventus che i rossoneri si trovano ad affrontare con più di qualche assenza illustre: Lontani, Pandolfi e Longoni - impegnati con l'Italia nel Mondiale in Qatar. Castiello, aggregato a Milan Futuro, e i forfait per infortunio di La Mantia, Cullotta e Piermarini. Lato bianconero l'imperativo è uno: dimenticare il ko di Napoli della scorsa giornata e tornare a vincere per evitare di essere risucchiata in una zona retrocessione attualmente distante cinque punti. Solito 4-2-3-1 nonostante le defezioni per i rossoneri, 3-5-2 invece per Padoin in una nuova veste tattica che, però, rischia di sgretolarsi immediatamente. E lo fa quando Scotti raccoglie palla all'altezza del vertice alto dell'area di rigore juventina, prova il golazo con un piazzato impossibile e...ci riesce! Radu calcola male e il pallone finisce in porta, è 1-0 Milan (5'). Una prima fiammata del Diavolo che pare divampare quando poco dopo Ossola - scappato via su una fascia destra in cui la Juve fatica a prendere le misure - arriva sul fondo e col tacco mette fuori causa Rizzo servendo Scotti che in area prova, ma si fa ipnotizzare da Radu che chiude a chiave (11').

Raddoppio fallito per capitan Scotti e compagni, campanello d'allarme suonato per i bianconeri che prese le misure nel nuovo assetto, arrivano bene nella metà campo milanista ed ecco che quasi scoccata la metà del primo tempo, trovano spunto e varco per pareggiare la partita (19'): Grelaud punta Mancioppi, lo salta secco e poi col sinistro forte, Bouyer impreciso non trattiene ed è 1-1. Tutto da rifare, pari meritato lato juventino e tensione in equilibrio a Carate Brianza. Prova a venir fuori nuovamente il Milan, quasi spento senza ragione dopo il gol di Scotti e tornato in pari, con proprio il capitano rossonero che servito da una bella sgroppata di Nolli mette un pallone in area a metà tra il tiro e il crosso che nessuno raccoglie (26'); poco dopo invece Plazzotta al limite dell'area se ne va in serpentina e poi calcia, debole e bloccato facilmente da Radu (29'). L'undici di Renna c'è e, pur lasciando il giro palla ad una Juventus sempre pulita ed elegante, rimane sempre la più pericolosa. L'ultimo acuto del primo tempo è ancora targato da quei due, da quell'Ossola che mette un traversone al bacio per il colpo di testa di Scotti che schiaccia andando a centimetri dal nuovo vantaggio rossonero.

BIGGI MANDA ALL'INFERNO IL DIAVOLO

Tasto start al secondo tempo? Premuto, stessi 22 in campo ma con un ritmo leggermente più basso ambo le parti. Gioco molto spezzettato, prova a riunirlo il Milan con il suggerimento di Ossola per Scotti che va sul fondo e la mette in mezzo per Mancioppi...ma il pallone è troppo largo e sfila all'esterno (7' st); poco dopo ci prova Perera di testa sugli sviluppi di un corner ma non inquadra (11' st). Difese praticamente perfette sia per rossoneri che per bianconeri, tant'è che scocca e si sorpassa l'ora di gioco senza particolari acuti, e da una parte e dall'altra. Allora ecco che Padoin infila Merola e Bellino al posto di Tiozzo e Finocchiaro, per dare nuovi impulsi offensivi ad una manovra sterile in questo secondo tempo Le occasioni più pericolose però, sono sempre milaniste. Ma soprattutto partono da un immenso Filippo Scotti: ripartenza a velocità folle del Milan e palla al capitano che arriva al limite e con la coda dell'occhio vede l'inserimento di Tartaglia alla sua sinistra, lo serve: il terzino sterza da sinistro a destro - mettendo fuori causa tutti - ed esplode il tiro, andando però solamente a centimetri da quello che sarebbe stato un gol di bellezza rara (23'). Ed è anche l'ultimo atto per Tartaglia che complice anche l'ammonizione pendente sulla sua testa, lascia il campo sostituito da Di Siena; altro cambio alla retroguardia poi optato da Renna, che manda in campo Vechiu al posto di Zukic.

Ecco che però la partita arriva al suo momento topico, quello in cui la svolta che può prendere rischia di essere definitiva e inattaccabile. Lo si ha alla mezz'ora quando Merola fugge sulla sinistra facendo a sportellate con Colombo e finisce giù in quello che di fatto pare come il classico "tira e molla", ma per il direttore di gara non c'è dubbio: è calcio di rigore. Sul dischetto proprio il nuovo entrato che apre il destro ma arriva lui, arriva Bouyer che come un gatto si allunga alla sua destra e va a prender basso il destro di Merola; si resta sul pari (32'). È salvezza per un Diavolo che ha visto i sorci verdi per un istante, ma che nel finale rischia addirittura di vincerla col cross di Di Siena non trattenuto da Radu, poi però Scotti non arriva a ribadire in gol. Ma non è rossonera la zampata ultima, nè di capitan Scotti ma tantomeno del para-rigori di giornata Bouyer. No, è bianconera ed è una mossa targata Simone Padoin e porta un nome e un cognome: è Silvano Biggi che lanciato a tu per tu non sbaglia e tocca in porta, è 2-1, è delirio e tre punti. È giubilo bianconero.

IL TABELLINO

MILAN-JUVENTUS 1-2
RETI (1-0, 1-2): 5' Scotti (M), 19' Grelaud (J), 42' st Biggi (J).
MILAN (4-3-1-2): Bouyer 7, Nolli 6.5, Colombo 6, Zukic 6 (23' st Vechiu 6), Tartaglia 7 (26' st Di Siena 6.5), Mancioppi 5.5, Cisse 5.5 (43' st Zaramella sv), Perera 6, Plazzotta 6, Ossola 7, Scotti 7.5. A disp. Bianchi, Pagliei, Dotta, Grilli, Viana Seedorf, Petrone, Mazzeo, Angelicchio. All. Renna 6.5.
JUVENTUS (3-5-2): Radu 6, Verde 6, Bassino 6.5, Rizzo 6, Bamballi 7, Tiozzo Pagio 5.5 (17' st Merola 6), Vallana 6, Keutgen 6, Grelaud 7.5, Finocchiaro 6.5 (17' st Bellino 6), Lopez Comellas 5.5 (38' st Biggi 8). A disp. Huli, Milia, Leone, Durmisi, Contarini, Djahl, Sylla, De Brul. All. Padoin 7.5.
ARBITRO: Ramondino di Palermo 6.
ASSISTENTI: Consonni di Treviglio e Cavalli di Bergamo. AMMONITI: Tartaglia (M), Cisse (M).

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