Under 17 A-B
09 Novembre 2025
Foto @comofootball
C’era bisogno di una scossa, e il Como l’ha trovata nel modo più pulito e convincente: tre colpi netti, nessuna sbavatura e una personalità che torna a riempire ogni giocata. Dopo la sconfitta nel recupero con il Milan, i ragazzi di Leotta si sono presentati in campo con l’aria di chi ha fretta di rimettere a posto il mondo: baricentro alto, linee corte, coraggio nelle uscite palla a terra. Il simbolo di questa ripartenza ha il mancino educato e la corsa elastica di Matteo Albini, terzino sinistro che in cinque giorni ha trasformato la fascia in un’autostrada verso la gloria. Un difensore che segna non è mai un’abitudine: quando succede due volte di fila diventa un manifesto. Il suo è quello di un Como che non trema, che attende il varco giusto e poi colpisce con precisione chirurgica, fino al 3-0 che profuma di liberazione e rilancio.
Il primo tempo è stato un elastico tattico: aggressione iniziale lariana, risposta avversaria con qualche transizione velenosa, portieri attenti e difese concentrate. Il Como minaccia soprattutto con gli inserimenti di Boccia tra le linee, mentre gli avversari si affidano alle verticalità e a qualche piazzato sul quale la retroguardia di Leotta fa ordine e mestiere. La partita si spacca dopo l’intervallo. Al 14’ della ripresa, ripartenza perfetta: recupero nella propria metà, prima uscita pulita e cambio campo che manda in corsa Albini. Il terzino non esita, attacca lo spazio e piazza il tiro dell’1-0: ancora lui, come col Milan. Tre minuti appena e il Como raddoppia: Boccia attacca l’area con cattiveria, anticipa l’uomo e viene toccato da Dedej. Rigore. Dal dischetto lo stesso Boccia è gelido e segna il 2-0. Il colpo del definitivo ko arriva al 33’: Albini completa una giornata da copertina con un cross radente che taglia fuori difesa e portiere, Lembo si fa trovare nel luogo esatto al momento giusto e deve solo spingere in rete il 3-0. Nel mezzo, qualche tentativo dei sardi disinnescato da un Como attento nelle letture e dalla prontezza del proprio portiere; dall’altra parte nota di merito per Sebastiani, autore di almeno due interventi che tengono in piedi il risultato il più a lungo possibile.
Il finale scivola via con la sensazione chiara che il Como sia tornato sé stesso: compatto, feroce nei duelli, lucido nelle scelte. I tre punti valgono doppio: rilanciano la classifica (sorpasso sul Venezia) e restituiscono una fiducia che la “settimana maledetta” aveva incrinato. Leotta incassa risposte da leader in ogni reparto: Albini trascinatore e uomo-copertina, Boccia protagonista box-to-box, Lembo pronto a chiudere la pratica con freddezza. Nel taccuino, oltre al clean sheet e alla qualità delle catene laterali, finisce anche l’esordio di Achille Cauli, classe 2010: pochi minuti, ma il segnale che questo Como guarda al presente senza dimenticare il futuro. Dall’altra parte resta una sconfitta pesante per chi arrivava da due risultati utili, ma non priva di spunti: organizzazione fino all’1-0, carattere nel provare a riaprirla e il già citato Sebastiani a evitare un passivo più largo. Oggi però la scena è tutta lariana: partita adulta, gestione matura e colpi da squadra che sa dove vuole andare. E con un terzino goleador così, la strada sembra anche più luminosa.
COMO-UDINESE 3-0
RETI: 14' st Albini (C), 17' st rig. Boccia (C), 33' st Lembo (C).
COMO (4-3-3): Sgarbi 6.5, Antonioli 6.5 (27' st Asfour sv), Albini 8 (38' st Ortelli sv), Arui 7, Franzosi 6.5, Canepari 6.5, Lembo 7.5 (38' st Mascetti sv), Cassano 7, Terranova 6.5 (38' st Cauli 7), Boccia 7.5 (38' st Mornati sv), Tigano 6.5 (38' st Cattaneo sv). A disp. Ginelli, Mezzanotte, Briccola. All. Leotta 7.5.
UDINESE (4-3-3): Sebastiani 7, Tagliabue 6, Zaramella 6.5, Mpasinkatu 6, Coradazzi 6, Bianchet 6 (38' st Luderin sv), Dedej 6 (38' st Zampa sv), Santoro 6, Tripodi 6 (11' st Cecchini 6), Tamba 7 (38' st Grande sv), Pittilino 6.5. A disp. Tesolin, Ivancic, Pontel, Cuomo, Tantone. All. Depoliti 6.
ARBITRO: Daidone di Seregno 6.5.
ASSISTENTI: Prigigallo di Bari e De Capitani di Lecco.
AMMONITI: Tigano (C), Santoro (U).