Serie C
10 Novembre 2025
TORRES SERIE C - Alfonso Greco con la Torres era giunto 2° nel campionato 2023-2024 e 3° nel campionato 2024-2025
C’è un pomeriggio di novembre, un manto erboso che ha visto gioie e ferite, e un cancello dello stadio Vanni Sanna che si riapre per un volto noto. Nella stagione in cui la Torres si è ritrovata a guardare la classifica dal basso, la scelta è caduta sul ritorno del suo allenatore più identitario degli ultimi anni: Alfonso Greco. Un «dejà-vu» cercato e voluto, perché quando l’aria si fa pesante e i punti non arrivano, la memoria del gruppo, e della piazza, corre a chi ha già saputo dare forma e sostanza al progetto. Oggi, 10 novembre 2025, il club ha ufficializzato il suo ingaggio e lo ha rimesso al centro del campo. Nel pomeriggio, il primo allenamento della nuova/vecchia era; domani, alle 15:30, la presentazione alla stampa. È il tempo della scossa, non più dei rimpianti.
UN RITORNO SCRITTO TRA I NUMERI (VUOTI) DELLA PRIMA PARTE DI STAGIONE
La notizia del richiamo di Greco è arrivata al termine di una settimana segnata dall’esonero di Michele Pazienza e dalla sconfitta di Ravenna. La gestione ad interim di Marco Sanna, tecnico della Primavera, non ha invertito la tendenza: al «Benelli» è maturato un 3-0 che ha lasciato i rossoblù penultimi nel Girone B e a secco di reti da troppo tempo. È il contesto che ha accelerato la decisione societaria. Negli ultimi mesi, tra cambi in corsa e smottamenti tecnici, la Torres ha sperimentato quanto fragili possano essere gli equilibri quando manca la continuità. I rossoblù hanno salutato Pazienza il 2 novembre 2025, dopo lo 0-1 interno con il Carpi, e hanno consegnato momentaneamente la panchina a Sanna. Da lì, una rincorsa necessaria verso soluzioni più strutturate, fino alla scelta del «ritorno a casa» di Greco.
GRECO ALLA TORRES, VERSIONE 3.0
Richiamare Alfonso Greco non è solo nostalgia calcistica. È una decisione di campo e di spogliatoio. Il tecnico romano, classe 1969, conosce l’ambiente, la pressione, la piazza e, soprattutto, ha già dimostrato di saper impostare una squadra con principi chiari: compattezza tra i reparti, riaggressione immediata, transizioni pulite e una gestione delle partite capace di sommare punti e fiducia. In passato ha firmato un 2° posto e un 3° posto in Serie C, portando i sassaresi nell’élite della categoria per continuità di rendimento. Nel biennio recente, la Torres ha messo insieme ben 143 punti, restando dietro, a livello nazionale, solo a tre squadre: un dato che fotografa l’impatto del suo ciclo tecnico. Non va dimenticato, però, che l’ultimo atto della sua precedente gestione si era chiuso con un’amarezza pesante: l’eliminazione ai playoff contro l’Atalanta U23, con un 7-1 al «Vanni Sanna» nella gara d’andata che aveva compromesso irrimediabilmente la qualificazione, nonostante la vittoria nel ritorno. È un segno nel curriculum recente che lo stesso allenatore ha sempre affrontato con franchezza.
DOVE RIPARTE GRECO: MODULI, UOMINI, PRINCIPI
Che cosa rivedremo subito? Gli appassionati ricordano la Torres di Greco come una squadra capace di alternare il 3-5-2 a un 4-3-2-1 più «elastico», con densità centrale, catene laterali produttive e un lavoro minuzioso sulle seconde palle. In emergenza, la priorità è ritrovare: 1) Compattezza difensiva: ridurre il campo alle spalle della linea e lavorare sulle uscite dei braccetti (se sarà 3-5-2) e sulle scalate del terzino di parte (se sarà 4-3-2-1). 2) Pressione corta e riaggressione: tornare a «rubare alto» gli appoggi, accorciando immediatamente con la mezzala sul play avversario. 3) Transizioni pulite: primo passaggio verticale dopo il recupero, per cercare la corsa degli attaccanti e il rimorchio del trequartista. 4) Palle inattive: con i margini sottili, le partite si sbloccano sui dettagli. Una delle «armi» che il tecnico ha storicamente valorizzato. Non è un’operazione di maquillage: i numeri della stagione dicono che la Torres ha bisogno di «sbloccarsi» in zona gol e di riordinare le distanze tra reparti. E qui il lavoro di Greco,per indole e metodo, può incidere da subito.
LA SFIDA EMOTIVA: RIACCENDERE LA PIAZZA
L’impatto del ritorno di Greco avrà anche una dimensione psicologica: la Torres ha bisogno di un racconto che non sia solo «resistenza», ma anche «ambizione ragionata». Il tecnico romano, in questo senso, ha dimostrato di saper tenere insieme rigore e fiducia, parlando chiaro al gruppo e alla piazza. La presentazione di domani servirà a misurare tono e contenuti: niente proclami, ma un’agenda semplice, con obiettivi misurabili: 1) uscire dalla zona playout nel minor tempo possibile; 2) risalire in una fascia di classifica più coerente col valore medio della rosa; 3) riattivare i riferimenti offensivi, oggi troppo intermittenti; 4) ricostruire un “patto” con i tifosi del Vanni Sanna, che in passato è stato moltiplicatore di punti.
LA CONCORRENZA E LA MAPPA DEL GIRONE: COSA DICONO I NUMERI
Il Girone B di questa stagione si è dimostrato particolarmente competitivo nella fascia medio-alta, mentre sul fondo la lotta per non retrocedere è già serrata al di là della penalizzazione del Rimini. Basterà un «filotto» per cambiare le prospettive: in Serie C, il valore di tre-quattro risultati utili consecutivi si riflette a cascata su fiducia, classifica e gestione delle energie. È un campionato che non perdona i vuoti, ma premia chi ritrova presto una struttura di gioco. Le giornate recenti lo hanno confermato e la Torres ne ha percepito tutto il peso.