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Serie C

Il gol-vittoria in casa dell'Inter e il premio di miglior esordiente del campionato, l'attaccante si prende tutto!

Il Bomber arrivato dalla provincia calcistica sta conquistando il popolo della capolista: premi, gol e un carattere che non si nasconde

VICENZA SERIE C - DAVID STUCKLER

VICENZA SERIE C - David Stuckler Garabaghi, attaccante classe 2004, nel campionato in corso 4 reti con i biancorossi dopo le 13 della stagione precedente con la Giana Erminio

La scena è questa: un ragazzo di appena 21 anni attraversa un corridoio affollato al Gran Galà di Arezzo, stringe un premio e sorride come chi ha appena salito un gradino, ma ne vede già altri 10 davanti. È David Stückler, attaccante del Vicenza, fresco di riconoscimento come Miglior Calciatore Esordiente del Girone A di Serie C per quanto fatto l’anno precedente con la Giana Erminio. Poco dopo, davanti ai microfoni, si lascia scappare una frase che a Vicenza non passa inosservata: «Con 10.000 tifosi allo stadio ogni domenica è una bella responsabilità». Non è una dichiarazione d’intenti: è una presa d’atto. E, soprattutto, un patto con una piazza che non ammette mezze misure.

L'ESPLOSIONE TRA I PROFESSIONISTI: 16 GOL AL PRIMO COLPO
Il punto di partenza è certificato dai numeri. Nella sua prima stagione tra i Professionisti, con la Giana Erminio, Stückler ha totalizzato 16 reti tra campionato, playoff e coppe. Un bottino che non ha solo puntellato la salvezza dei biancazzurri, ma ha ridisegnato le priorità di mercato di mezza Serie C. La sua capacità di incidere si è vista in episodi precisi: tempi di smarcamento puliti, colpi di testa in anticipo, attacchi alla profondità che aprono linee di passaggio anche quando il blocco difensivo avversario è basso. Non un centravanti statico, ma un nove moderno che attira e scarica, si muove «controtempo» e vede la porta con naturalezza. La conferma è arrivata perfino nei playoff di primavera: un gol pesante in rimonta e la sensazione diffusa che potesse reggere la pressione delle partite a eliminazione diretta. Il risultato, in estate, è stato inevitabile: porte che si aprono. Quella più importante, per il suo percorso, è stata biancorossa. Il 2 agosto 2025 l’ufficialità: L.R. Vicenza annuncia l’acquisizione in prestito dalla Cremonese.

IL CORTEGGIAMENTO E LA SCELTA, ECCO IL VICENZA
L’estate 2025 lo ha messo al centro di un piccolo braccio di ferro di mercato. La neonata Inter Under 23 lo ha seguito con interesse, segno che il profilo era già considerato pronta-resa per il professionismo. Alla fine ha vinto il Vicenza, con una strategia chiara: inserire Stückler in un reparto di attaccanti esperti e competitivi, in modo da fargli fare un altro «salto di qualità» dentro un contesto ambizioso e, sì, esigente. E la scelta, col senno di novembre, ha avuto anche un valore simbolico: proprio contro la seconda squadra nerazzurra, nel posticipo del 9 novembre 2025, Stückler ha firmato la zampata che ha regalato tre punti pesantissimi al Lanerossi. Quando il destino decide di giocare con la trama, ci mette spesso del suo. Senza contare che il tecnico nerazzurro è Stefano Vecchi, nella passata stagione giunto 2° in campionato proprio con il Vicenza. 

LA FRASE CHE PESA
Il ragazzo classe 2004 non parla a vanvera: i dati raccontano una città che spinge. Ad agosto, il club ha comunicato 7.464 abbonamenti; il Menti è terreno fertilissimo e, nelle giornate con il vento a favore, sfiora o supera le 10mila presenze. A Vicenza il calcio è ossigeno cittadino e la partecipazione non è un vezzo: è identità. Quando Stückler dice che «ogni domenica» sente il peso della responsabilità, sta descrivendo un ambiente che, fra casa e trasferte organizzate in poche ore, sa fare la differenza. È il patto biunivoco: la piazza chiede, ma sa anche dare. E ora il percorso pare portare dritti in Serie B senza passare attraverso quei play off che hanno regalato non poche delusioni negli ultimi anni.

IL PERCORSO DI VICENZA: UNA QUESTIONE DI SISTEMA
Il Vicenza ha costruito una squadra con gerarchie chiare e concorrenza sana. In attacco, Stückler convive con profili esperti; il tecnico Fabio Gallo gli chiede corse intelligenti e partecipazione al primo pressing, alternando il danese a compagni con caratteristiche complementari. Questo contesto ha due effetti: 1) Riduce l’ansia da «gol subito»: se il dettaglio non gira, c’è un compagno che può risolverla. 2) Costringe Stückler a tenere alto il livello in ogni allenamento: concorrenza interna significa crescere più in fretta. Quando l’asticella si alza, lo stadio aiuta: il Menti pieno dà un surplus di energie che si traduce in coraggio nelle scelte, soprattutto per chi ha l’istinto di attaccare l’area. Lo stesso club, attraverso il proprio codice di regolamentazione per i tifosi, insiste da anni su valori di sportività e rispetto: non è un dettaglio, perché crea un ambiente caldo ma non tossico, ideale per far sbocciare i giovani.

IL SENSO DEL PERCORSO
Vicenza è una città che pretende perché ha memoria. Nel corso del 2025, l’eco della delusione per la Serie B sfiorata ha accentuato l’urgenza di tornare su. Questo produce pressione, ma anche risorse: curve organizzate, biglietterie che bruciano 600 tagliandi in 45 minuti per una trasferta tosta, e un Menti capace di riempirsi per eventi calcistici che sanno di festa popolare. Per un 21enne, suonerebbe come un macigno. Per Stückler, è «una bella responsabilità» che motiva. Parole sue. Nessuno slogan, zero fronzoli. Solo la misura di chi capisce che il calcio, in città come Vicenza, è esattamente questo: un esercizio quotidiano di responsabilità condivisa. I 10.000 del Menti non sono un’ombra lunga; sono la luce che ti indica la strada. Adesso tocca a lui percorrerla fino in fondo.

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