Cristiano Ronaldo e Harry Kane si candidano ad essere protagonisti al prossimo Mondiale
Tre Paesi, un continente: evidenziati in rosso: Stati Uniti, Messico, Canada e, in mezzo, un mosaico di bandiere che si accendono una dopo l’altra. Alla vigilia dell’ultima finestra internazionale di novembre prima del sorteggio del 20 novembre 2025 a Zurigo, il conto è semplice e potente: sono già 28 le Nazionali qualificate al Mondiale 2026; altre 14 stanno per aggiungersi, mentre le ultime 6 usciranno dai playoff di marzo 2026 (4 europee e 2 dall’Intercontinentale). È la fotografia che FIFA ha scattato nei giorni scorsi: un torneo a 48 squadre per la prima volta nella storia, un calendario compresso e una corsa che adesso, in Europa, chiede nervi saldi. L’Italia? È dentro ai playoff di marzo 2026 e guarda al sorteggio del 20 novembre per capire strada e grado di difficoltà del proprio percorso.
Secondo FIFA, oggi sono 28 le Nazionali già certe di volare a Usa–Messico–Canada 2026, con altre 14 che chiuderanno il conto tramite i qualificazioni confederali in corso in novembre. A marzo, poi, si distribuiranno gli ultimi sei pass: quattro attraverso i playoff UEFA e due tramite il Play-Off Intercontinentale a sei squadre. Il sorteggio congiunto dei due tabelloni è fissato per giovedì 20 novembre 2025, alle 13:00 CET, alla Casa del Calcio a Zurigo. Le partite dei playoff europei si giocheranno in gara secca il 26 marzo (semifinali) e il 31 marzo 2026 (finali); quelle del Play-Off Intercontinentale nello stesso periodo. Il Mondiale scatterà l’11 giugno 2026 e si chiuderà il 19 luglio 2026.
Nel dettaglio, ecco la “mappa” delle qualificate confermate dai principali organismi e media internazionali:
CONCACAF (Host): Stati Uniti, Messico, Canada (qualificate automaticamente in quanto appartenenti al ai paesi ospitante).
UEFA: Inghilterra già certa, con altre undici vincitrici di girone attese entro 18 novembre e le restanti quattro tramite i playoff.
AFC: Australia, Iran, Giappone, Giordania, Qatar, Arabia Saudita, Corea del Sud, Uzbekistan hanno ottenuto il pass diretto; Iraq e Emirati si sono contesi lo slot per gli spareggi intercontinentali (scenario definito in novembre).
CAF: Algeria, Capo Verde, Egitto, Ghana, Costa d’Avorio, Marocco, Senegal, Sudafrica, Tunisia; playoff continentali per determinare la selezione che va all’intercontinentale.
OFC: Nuova Zelanda qualificata; Nuova Caledonia al Play-Off Intercontinentale.
Nel “minitorneo” intercontinentale di marzo 2026, oltre alla già citata Nuova Caledonia (OFC), è già certa la presenza della Bolivia (CONMEBOL). Il format prevede due teste di serie (in base al Ranking FIFA del 19 novembre 2025) che entrano direttamente nelle “finali” dei due percorsi: le altre quattro nazionali si incrociano in due semifinali secche; chi vince sfida la testa di serie del rispettivo percorso per i due ultimi biglietti. Le due squadre CONCACAF coinvolte saranno tenute in percorsi separati.
ITALIA, PLAYOFF IN TASCA ASPETTANDO LA NORVEGIA
Dopo il brusco avvio di giugno — una sconfitta pesante a Oslo — l’Italia ha rimesso in carreggiata il proprio girone con l’1–0 su Moldavia e soprattutto con il 3–0 all’Israele del 14 ottobre, vittoria che ha garantito quantomeno lo sbarco ai playoff. La classifica lascia aperto ancora uno spiraglio sul primo posto, ma al netto delle combinazioni l’orizzonte più realistico porta alla griglia di marzo 2026. È dunque determinante il sorteggio del 20 novembre: definisce teste di serie, avversarie ed eventuale secondo impegno in casa o in trasferta. Per la Nazionale di Luciano Spalletti, la parola d’ordine è continuità e gerarchie chiare, in vista di due gare secche che non perdonano.
La prima fase delle Qualificazioni UEFA si chiude tra 13 e 18 novembre 2025. Dodici i posti diretti (i vincitori dei 12 gironi); per i 16 posti da playoff (i 12 secondi + 4 migliori vincitrici di gruppo della Nations League 2024/25 non qualificate di diritto) la rendez-vous è marzo 2026. Ecco la guida pratica alle gare-chiave, girone per girone, con criteri e incroci come da comunicazioni UEFA.
GRUPPO A: SAPORE NORDICO
Calendario clou: Lussemburgo–Germania (14 novembre); Germania–Slovacchia (17 novembre); Slovacchia–Irlanda del Nord (14 novembre); Irlanda del Nord–Lussemburgo (17 novembre).
Paletti: la Germania va nei primi due con una vittoria su Lussemburgo e se l’Irlanda del Nord non batte la Slovacchia (oppure con pari tedesco e ko nordirlandese). La Slovacchia chiude nei due se batte subito l’Irlanda del Nord. Per Irlanda del Nord, obbligo di risultato contro la Slovacchia e di guardare a Lussemburgo–Germania; Lussemburgo fuori dai primi due.
GRUPPO B: SVIZZERA DAVANTI, KOSOVO-SLOVENIA SA DI SPAREGGIO
Stato dell’arte: Svizzera già nei primi due; qualificazione diretta con vittoria su Svezia e mancato successo del Kosovo su Slovenia (o pari elvetico e sconfitta Kosovo). Kosovo nei primi due se non perde in Slovenia; Slovenia e Svezia fuori dai primi due se non vincono rispettivamente contro Kosovo e Svizzera.
GRUPPO C: DANIMARCA-SCOZIA COME UNA FINALE
Gare: Danimarca–Bielorussia (15 novembre); Grecia–Scozia (15 novembre); poi il faccia a faccia Scozia–Danimarca (18 novembre).
Quadro: Danimarca e Scozia sono già nei primi due, ma il primo posto — e quindi il pass diretto — si gioca nello scontro di Glasgow del 18 novembre. Grecia e Bielorussia tagliate fuori.
Scenari: Francia si qualifica direttamente se batte l’Ucraina; è nei primi due anche con un pari (o se Islanda non batte l’Azerbaigian). L’Ucraina non può più puntare al primo posto in caso di ko a Parigi; per il secondo servono punti e un occhio al risultato islandese.
Nota tecnica: la Spagna difende la leadership con un doppio impegno abbordabile; la Turchia deve completare il lavoro contro una Georgia pericolosa in transizione.
GRUPPO F: PORTOGALLO FAVORITO, TUTTO SU UNGHERIA-IRLANDA
Chiavi: i campioni d’Europa in carica guidati da Roberto Martínez (con Cristiano Ronaldo sempre fattore) controllano la vetta; l’Ungheria di Marco Rossi e l’Irlanda si contendono la posizione da comodino verso i playoff.
Lettura: Olanda già nei primi due e promossa direttamente se passa a Varsavia; Polonia condannata ai playoff in caso di ko con gli Oranje. La Finlandia deve battere Malta per tenere accesa la speranza di secondo posto.
Stato: Italia almeno ai playoff dopo il 3–0 a Israele del 14 ottobre; il primo posto passa dal risultato di Moldova e dallo scontro diretto del 16 novembre con la Norvegia.
GRUPPO J: C'È SPERANZA PER GALLES E MACEDONIA
Gare: Kazakistan–Belgio (15 novembre); Liechtenstein–Galles (15 novembre); Galles–Macedonia del Nord (18 novembre).
Dinamiche: Belgio in controllo; Galles chiamato a due risultati per blindare i playoff e tenere viva la rincorsa al primo posto in caso di scivolata dei Diavoli Rossi.
Sintesi: Inghilterra già prima; Serbia e Albania si giocano il secondo posto in 180 minuti.
GRUPPO L: CROAZIA, BASTA UN PUNTO
Gare: Croazia–Isole Faroe (14 novembre); Repubblica Ceca–Gibilterra (17 novembre).
Equilibri: Croazia diretta con un pari; Repubblica Ceca verso i playoff se la capolista non inciampa.
COME FUNZIONANO I PLAYOFF
A quelli Europei Partecipano 16 squadre: i 12 secondi classificati dei gironi e le 4 migliori vincitrici dei gruppi di UEFA Nations League 2024/25 non già qualificate direttamente o seconde. Sorteggio a Zurigo il 20 novembre 2025, con quattro “percorsi” (A, B, C, D): semifinali secche il 26 marzo 2026, finali secche il 31 marzo 2026. Quattro vincitrici al Mondiale. Le potenze che guidano la classifica generale della Nations (tra cui Spagna, Germania, Portogallo, Francia) sono nell’elenco delle possibili “ripescate” per il tabellone se non prime o seconde nel girone.
A marzo 2026 si giocheranno anche gli spareggi interconfederali: sei Nazionali, due percorsi, due biglietti. Due squadre saranno teste di serie (in base al Ranking FIFA pubblicato il 19 novembre 2025) e giocheranno la “finale” contro le vincenti delle due semifinali tra le altre quattro. Regola importante: le rappresentanti CONCACAF non potranno incrociarsi prima della “finale” di percorso. Ad oggi sono certe Bolivia (CONMEBOL) e Nuova Caledonia (OFC); le altre quattro usciranno da AFC, CAF e CONCACAF al termine delle gare di novembre. Il sorteggio, come per l’Europa, è fissato per giovedì 20 novembre 2025 a Zurigo.
CHE MONDIALE SARÀ?
Sarà il Mondiale del 48, dei 104 match complessivi, di 16 gruppi da tre? No: dopo il ripensamento, il formato è quello dei 12 gironi da quattro, con 32 qualificate alla fase a eliminazione diretta (le prime due di ogni gruppo più le otto migliori terze). La scelta tutela equilibrio sportivo e ritmi competitivi, riducendo il rischio di “biscotti” e offrendo più finestre di recupero a chi sbaglia l’esordio. In termini di logistica, la tripla sede Nordamericana impone alle Nazionali pianificazione maniacale su viaggi, fusi orari e microclimi (dal caldo umido alla quota). Per chi esce dai playoff, la sfida sarà doppia: adattarsi subito. Il Mondiale, di fatto, comincia adesso.
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