Serie C
14 Novembre 2025
CARPI SERIE C - Tommaso Cecotti, difensore esterno classe 2005, nel campionato in corso 13 presenze in biancorosso
La porta che si chiude alle spalle, la stretta di mano, un numero scritto in fondo alla pagina: 30 giugno 2027. In una stanza senza fronzoli, il futuro di Tommaso Cecotti prende forma con la concretezza delle decisioni che contano. Il Carpi non si limita a blindare un prospetto del 2005: ribadisce una rotta, quella che porta a valorizzare i ragazzi cresciuti nel proprio ecosistema e a costruire una squadra che sappia correre oggi e migliorare domani. Non è retorica: è un investimento tecnico ed emotivo, sancito da un accordo che lega il laterale biancorosso scuola Milan al club emiliano fino al 2027.
IL PROFILO: UN 20ENNE DENTRO IL MESTIERE
Nato il 13 settembre 2005, Cecotti è un laterale difensivo di struttura, alto circa 186 cm, piede destro, numero di maglia 7: un dettaglio che dice molto della sua indole propositiva sulla corsia. Nella scorsa annata di Serie C ha messo assieme minuti e presenze con regolarità, abbinando disponibilità al duello e letture in fase di non possesso. È un profilo da calcio moderno: gamba per correre, fisico per reggere, semplicità nelle scelte. Dati anagrafici e caratteristiche sono confermati dalle principali piattaforme statistiche.
UN GIOCATORE CON PERCORSO IN CRESCITA
Un numero, in questi casi, pesa: 13. Sono le presenze ufficiali in biancorosso nel campionato in corso accumulate da Cecotti prima di apporre la firma sul nuovo contratto. Già di più delle 12 maturate in tutta la regular season della scorsa stagione. Non un lampo isolato, dunque, ma un percorso fatto di fiducia, rendimento e crescita. Con il tecnico Stefano Cassani che punta chiaramente su di lui. È su questa base che il Carpi ha deciso di allungare l’orizzonte, evitando che un capitale tecnico in piena maturazione andasse disperso.
DALLE GIOVANILI CON IL MILAN AL PERCORSO CON I «GRANDI»
Per comprendere la traiettoria, bisogna tornare all’estate 2023, quando il Carpi, all'epoca ancora in Serie D, preleva a titolo temporaneo dal Milan un esterno difensivo appena uscito dall’Under 18 rossonera. È Cecotti, che sceglie l’Emilia per la sua prima stagione tra i «grandi», convinto da un progetto «ambizioso» e da un ambiente che gli consente di sbagliare, imparare e rilanciare. La genealogia tecnica è importante: arrivare da un settore giovanile di élite e trovare un contesto disposto a trasformare il potenziale in abitudine agonistica. È la molla che spesso fa la differenza nel passaggio da promessa a professionista.
IL CONTESTO: QUANDO LA PAROLA «PROGETTO» NON FA RIMA CON SLOGAN
Parlare di «strategia sui giovani» non ha senso se non si mappano fatti. Negli ultimi mesi il Carpi ha: 1) consolidato una dorsale di contratti pluriennali, tra cui il difensore Matteo Rossini (fino al 2027) e il centrale Rodrick Tcheuna (fino al 2028), disegnando una linea difensiva con prospettiva; 2) programmato con attenzione la composizione della rosa post-salvezza, mantenendo una base di elementi sotto contratto nelle varie scadenze, tra cui lo stesso Cecotti; 3) promosso con continuità ragazzi della Primavera in Prima Squadra, secondo una sequenza dichiarata anche nei canali ufficiali.Questa politica ha un riscontro tangibile: la squadra Primavera biancorossa, nel maggio 2025, ha conquistato la promozione in Primavera 3 vincendo a Pontedera con un gol al 91’. In campo, tra i titolari, c’era anche il cognome già noto: Cecotti. Il laboratorio giovanile produce partite ad alta temperatura competitiva: un beneficio diretto per chi è già stabilmente nel giro dei Professionisti, e un segnale per il reclutamento sul territorio.
UNA FIRMA CHE CONTA DAVVERO
La firma di Tommaso Cecotti fino al 2027 consegna al Carpi un laterale in crescita e a Cecotti un ambiente che gli ha già insegnato i fondamentali del professionismo. È una storia di programmazione più che di annunci: un club che mette in fila gli obiettivi, un ragazzo che li interpreta con i fatti, un pubblico che chiede identità oltre ai risultati. In un calcio che cambia faccia ogni giugno, la scelta di rimanere e costruire diventa, paradossalmente, l’atto più coraggioso. Il resto lo dirà il campo, che il difensore del 2005 ha già imparato a trattare senza deferenze. Ma per una volta, al di là delle classifiche, la notizia è un’altra: a Carpi si prova a crescere con metodo. E non è affatto poco.