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Serie C

L'ex Inter non basta, la legge spietata della capolista fa un'altra vittima: ko un generoso Bra

Un rigore in avvio e una rete nella prima parte della ripresa dicono bene alla squadra di casa, gli ospiti accorciano solo

AREZZO-BRA SERIE C - EMILIANO PATTARELLO

AREZZO-BRA SERIE C - Emiliano Pattarello, attaccante classe 1999, con la rete realizzata ai giallorossi su rigore sale a quota 6 gol in campionato in 13 partite

Tre punti dal peso specifico enorme. L’Arezzo batte il Bra 2-1 e si riprende la vetta della classifica, almeno fino alla risposta del Ravenna sul campo del Livorno. Una di quelle giornate in cui contano più i nervi che lo spettacolo, più la capacità di soffrire che la brillantezza. E la squadra di Cristian Bucchi, pur tra mille difficoltà, dimostra di avere spessore, carattere e consapevolezza. per il team di Fabio Nisticò invece è il 2° ko consecutivo e si resta in zona play out.

L'AVVIO PERFETTO: AREZZO SUBITO AVANTI
Non c’è neppure il tempo di sistemarsi sulle gradinate o davanti allo schermo: dopo appena 4 minuti l’Arezzo mette la gara sui binari giusti. L’azione che porta al rigore è la sintesi perfetta delle qualità amaranto: Chierico riceve palla al limite e calcia, Renzetti respinge ma il pallone rimane lì, vivo, insidioso. Su quella seconda palla si avventa Pattarello che, appena toccato dentro l’area da Pautassi, viene atterrato. Il contatto scatena subito le proteste del Bra, con Nisticò che gioca la sua prima «carta FVS», chiedendo la revisione al sistema di supporto video. L’arbitro, dopo aver rivisto le immagini, conferma il rigore. Dal dischetto va lo stesso Pattarello, che calcia con decisione: Renzetti intuisce e tocca, ma non basta. Il pallone termina in rete, il Comunale esplode, l’Arezzo è già avanti 1-0.

MONOLOGO DI CASA
Il gol non appaga l’Arezzo, che continua a spingere e a palleggiare con discreta disinvoltura. La squadra di Bucchi recupera spesso palla nella metà campo avversaria, grazie al lavoro aggressivo di Meli e dei centrocampisti. Proprio Meli, in pressione alta, riconquista un pallone interessante in zona offensiva; la sfera arriva a Cianci, che dal limite prova a piazzarla, ma l’occasione sfuma. È un altro campanello d’allarme per il Bra, che fatica a contenere la densità amaranto tra le linee. Al 20’ ancora Cianci cerca gloria personale su calcio piazzato dal limite: la sua conclusione, indirizzata verso lo specchio, viene deviata dalla barriera e si spegne in angolo. L’Arezzo dà sempre la sensazione di poter colpire, di poter trovare il raddoppio da un momento all’altro. E il Bra? Nella prima parte del match la produzione offensiva giallorossa è quasi nulla: solo un calcio d’angolo conquistato, ma nessun vero pericolo. Per il resto, il copione è chiaro: in campo c’è solo Arezzo, che controlla il pallone, pressa, recupera e riparte.

OCCASIONE GIGANTESCA E RADDOPPIA
Nel secondo tempo il Bra prova almeno ad alzare il baricentro e a tenere l’Arezzo più schiacciato nella propria metà campo. Per alcuni minuti i giallorossi gestiscono un po’ di più il pallone, ma è solo un’illusione: basta una transizione per far capire quanto l’Arezzo possa essere letale in campo aperto. Pattarello guida una ripartenza feroce, si distende in campo aperto, serve Tavernelli, che a sua volta appoggia per Cianci in area. Il centravanti amaranto calcia, ma Renzetti è bravissimo e devia in angolo. È una parata che tiene in vita il Bra e lascia aperta una partita che avrebbe potuto finire lì. La sensazione, però, è che il 2-0 sia nell’aria. E infatti arriva poco dopo, al 57’. Sugli sviluppi del calcio d’angolo seguente all’occasionissima precedente, l’Arezzo trova il raddoppio. Cross dalla bandierina, Cianci si libera della marcatura, prende il tempo ai difensori e colpisce di testa con grande tempismo. Il pallone si insacca, Renzetti questa volta non può proprio intervenire. Esplode la curva amaranto: 2-0, gol pesantissimo sia per il match che per il morale del centravanti.

BRA, RIMONTA PARZIALE
Potrebbe essere il colpo del KO, ma il Bra ha il merito di non uscire mentalmente dal match. Solo 4 minuti dopo, al 61’, gli ospiti rientrano in gara. Perrotta, appena entrato, commette fallo in area su Sganzerla: il direttore di gara non ha dubbi e indica il dischetto. Stavolta è Bucchi a giocare la carta FVS, chiedendo la revisione dell’episodio. Madonia, dopo aver visionato le immagini, conferma la propria decisione: rigore per il Bra. Sul pallone va Baldini, che dagli undici metri non sbaglia: tiro preciso, portiere spiazzato o in ritardo, e 2-1 che riapre completamente la sfida. Nel finale però l'Arezzo controlla bene e sceglie soprattutto la strada della gestione del risultato, cercando di tenere la squadra corta e limitare i rischi. Il Bra tenta l’assalto finale, ma spesso si infrange contro il muro amaranto o sbaglia l’ultimo passaggio negli ultimi metri. Dopo 4 minuti di recupero, il direttore di gara Madonia fischia tre volte. È il segnale che tutto lo stadio aspettava.

IL TABELLINO DELLA PARTITA
AREZZO-BRA 2-1
RETI: 9' rig. Pattarello (A), 12' st Cianci (A), 20' st rig. Baldini (B).
AREZZO (4-3-3): Venturi, De Col, Gilli, Gigli, Righetti, Meli (37' st Arena), Eklu (1' st Perrotta), Chierico, Pattarello (37' st Varela Djamanca), Cianci, Tavernelli (43' st Tito). A disp. Trombini, Galli, Chiosa, Ferrara. All. Bucchi.
BRA (3-5-2): Renzetti, Fiordaliso, Sganzerla, De Santis, Cucciniello (14' st Lia), Maressa (33' st La Marca), Brambilla, Lionetti (44' st Dimatteo), Pautassi (44' st Morleo), Di Biase, Baldini (14' st Chiabotto). A disp. Franzini, Menicucci, Rottensteiner, Cannistrà, Tuzza, Corsi, Campedelli, Rabuffi. All. Nisticò.
ARBITRO: Madonia di Palermo.
AMMONITI: Cianci (A), Tito (A), Perrotta (A), Fiordaliso (B), Pautassi (B), Lia (B).

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