Serie C
17 Novembre 2025
PRO VERCELLI SERIE C - Hamza Haoudi, centrocampista classe 2001, nella scorsa esperienza a Vercelli 22 presenze e 4 reti tra campionato e play off
La scena è semplice e parla da sola: un pallone che corre al «Silvio Piola», la curva che sussurra il suo nome e un volto che i vercellesi conoscono bene. Il ritorno di Hamza Haoudi non è un’operazione nostalgica: è la scelta di puntare su un profilo che qui ha già lasciato un’impronta, misurabile nei numeri e percepibile nello stile. Questa volta l’accordo è solido e di prospettiva: contratto fino al 30 giugno 2027, un orizzonte temporale che dà respiro tecnico e patrimoniale a una Pro Vercelli in pieno riassetto sotto la gestione del Bridge Football Group. E mentre il centrocampista classe 2001 riprende possesso della sua «zona di campo» preferita, attorno a lui c’è un contesto cambiato: un nuovo allenatore, un’idea di gioco più codificata e la necessità di trasformare la creatività in punti.
HAOUDI OGGI: IDENTIKIT TECNICO E PERCORSO RECENTE
Nato a Lucca il 9 marzo 2001, origini marocchine, Hamza Haoudi è un profilo polivalente tra trequarti e mezzala «di qualità», capace di muoversi tra le linee e di sganciare il colpo da fuori. Cresciuto al Livorno con il salto tra i Professionisti, passa nel 2021 al Frosinone e costruisce la propria «mappa» in Serie C con Turris e poi con la stessa Pro Vercelli. Nel 2025 la parentesi alla SPAL, quindi l’estate da svincolato e il ritorno in Piemonte. Bio, ruoli e tappe principali del suo percorso recentissimo confermano la cifra del giocatore: duttilità, uno contro uno nello stretto, ultimo passaggio.
IL RITORNO ALLA PRO VERCELLI HA SENSO, QUI E ORA
1) Il club ha annunciato un accordo lungo: fino al 30 giugno 2027. È una finestra che consente di lavorare senza frenesie, proteggendo il valore del cartellino e permettendo al giocatore di stabilizzarsi. 2) Non è un salto nel vuoto: nella stagione 2023/24 agli ordini del tecnico Andrea Dossena Haoudi ha messo insieme 22 presenze e 4 gol tra campionato e play off. Un rendimento concreto e replicabile, al netto degli infortuni che ne avevano interrotto la stagione, soprattutto se inserito in una struttura tattica che lo liberi tra mezzali e sotto-punta. 3) Il passaggio alla SPAL nel gennaio 2025 gli ha allargato il bagaglio, in un ambiente tecnico esigente al di là del traguardo finale: contratto fino al 2026, poi lo svincolo estivo ha riaperto il dossier «ritorno». Esperienza utile per maturità, ritmo e gestione dei momenti.
UN PROGETTO E IDEE CHIARE
Da qualche mese la Pro Vercelli ha accelerato sul fronte della ristrutturazione societaria, affidandosi al Bridge Football Group: aumento di capitale, normalizzazione dei rapporti istituzionali e iscrizione in regola alla Serie C NOW 2025-2026. Questo contesto spiega anche la scelta di blindare profili funzionali con orizzonti pluriennali, dai giovani del vivaio fino a innesti «mirati» come Haoudi. Sul terreno di gioco, la regia tecnica è di Michele Santoni. Curriculum internazionale, passato nell’Ajax, un’idea di calcio che combina possesso, pressing organizzato e linee di passaggio chiare: il 4-3-3 di riferimento e le sue varianti richiedono una mezzala capace di condurre palla, rifinire e calciare da media distanza. È la descrizione del miglior Haoudi visto a Vercelli.
IL DATO CHE CONTA: LE TRACCE LASCIATE, LE TRACCE DA SEGUIRE
Chi ha visto la «prima» di Haoudi alla Pro Vercelli ricorda un paio di firme nette. La più simbolica? Il gol al «Saleri» di Lumezzane a inizio 2024: destro violento da fuori, poi l’assist che chiude la partita sullo 0-3. È un fotogramma che racconta come il toscano sappia accendersi tra le linee e fare male in due modi: conclusione e ultimo passaggio. Numeri, non suggestioni. Nella versione 2025-2026 del progetto tecnico, quella stessa duplice valenza torna utilissima. La Pro di Santoni ha già mostrato nei primi impegni ufficiali una struttura riconoscibile, con esterni larghi e mezzali chiamate a cucire gioco, inserirsi e attivare il lato debole. Oltre a ritmi alti, conduzione intermedia e rifinitura dalle mezze posizioni. Dentro, c’è lo spazio naturale per Haoudi.
IL CONTESTO COMPETITIVO DEL GIRONE A
Il Girone A di Serie C è tradizionalmente «corto» e compresso nei valori. Partite spesso bloccate, squadre che si conoscono, punteggi bassi. Dentro questo scenario, un interno/trequartista capace di sbloccare la fase di rifinitura con conduzioni brevi e triangolazioni sul lato forte non è un vezzo, ma una necessità. L’«effetto Haoudi» si misura nel numero di volte in cui la Pro Vercelli riuscirà a entrare pulita nell’ultimo terzo, alzando la qualità dell’ultimo passaggio e costringendo gli avversari a difendere correndo verso la propria porta. Il ritorno del centrocampista ha anche un valore di memoria sportiva. A Vercelli ha già chiuso partite, acceso notti d’inverno e legato il suo nome a serate come Lumezzane. Ripartire da qui significa accendere da subito la connessione con il pubblico, ingrediente che la Pro ha dimostrato di saper alimentare anche in un’estate complessa e piena di passaggi formali da presidiare. Il segnale è univoco: stabilità fuori, idee dentro.