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Serie C

Il ragazzo cresciuto nelle giovanili segna il suo 1° gol tra i Prof e regala la vittoria, è la favola di giornata

Un lampo nel primo tempo trasforma una serata qualunque in un appuntamento da ricordare, gli ospiti non affondano

CITTADELLA-ARZIGNANO VALCHIAMPO SERIE C - ANDREA CECCHETTO

CITTADELLA-ARZIGNANO VALCHIAMPO SERIE C - Andrea Cecchetto, difensore classe 2003, nella stagione in corso conta 5 presenze e un gol in campionato

Basta un lampo per trasformare una serata qualunque in un manifesto di ambizione. Al «Tombolato» il diagonale secco e chirurgico del difensore classe 2003 Andrea Cecchetto (1° centro tra i Professionisti per il ragazzo cresciuto proprio nelle giovanili del club) non è solo il gol che decide il match contro l’Arzignano Valchiampo, ma il simbolo di un Cittadella che ormai ha smesso da tempo di accontentarsi: la sesta vittoria consecutiva spinge i granata a guardare ben oltre la semplice zona alta della classifica. Adesso il mirino è puntato dritto sul secondo posto, con una consapevolezza nuova e un entusiasmo che cresce di partita in partita.

AVVIO PRUDENTE, PARTITA A SCACCHI
I primi minuti sono una lunga fase di studio. Cittadella e Arzignano si affrontano con rispetto reciproco, attente più a non scoprirsi che a colpire. Le linee sono compatte, i reparti corti, il pallone viaggia spesso in orizzontale. Sembra uno di quei match destinati a sbloccarsi soltanto per un episodio, uno spiraglio, una giocata diversa dalle altre. L’atmosfera al Tombolato, però, è quella delle grandi occasioni: oltre 2mila spettatori, cori continui, bandiere granata che colorano gli spalti. Il pubblico sa che questa squadra sta vivendo un momento d’oro e non vuole perdersi l’ennesimo capitolo di questa cavalcata.

IL LAMPO DI CECCHETTO: CINISMO ALLO STATO PURO
Al 16’ la partita si accende all’improvviso. Vita riceve sulla corsia destra, alza la testa e sceglie il tempo perfetto per il cross: una parabola morbida ma precisa, che cade proprio nello spazio giusto. Cecchetto legge l’azione un attimo prima di tutti, si stacca da Toniolo con un movimento pulito, prende il tempo al difensore e incrocia di destro un diagonale secco. Il pallone sfila veloce sul prato, sfiora appena il guanto di Manfrin e si infila nell’angolo: è il gol dell’1-0. Il Tombolato esplode in un boato, la panchina granata si alza in blocco, Cecchetto corre sotto la curva con le braccia allargate. È la perfetta rappresentazione del cinismo: primo tiro in porta, un gol.

REAZIONE ARZIGNANO: ZANELLATI ALZA IL MURO
L’Arzignano incassa il colpo ma non scompare dal campo, anzi. La squadra gialloceleste prova a riorganizzarsi, alza il baricentro e comincia a sfruttare meglio le palle inattive. Su un piazzato ben calciato da Bernardi nasce il primo grande brivido per il Cittadella: Salvi, nel tentativo di anticipare l’avversario, sfiora l’autogol con una deviazione sporca che costringe Zanellati a un intervento reattivo. Sono i minuti in cui gli ospiti credono davvero nel pareggio. Cariolato trova spazio tra le linee e prova la conclusione dal limite, Chiarello ci prova con un destro velenoso da fuori area: in entrambi i casi Zanellati risponde presente, sicuro nelle prese e puntuale nelle respinte. La «muraglia granata» regge, respinge gli assalti e manda un messaggio chiaro: per passare, oggi, serve qualcosa di eccezionale. Il primo tempo scivola via tra tentativi dell’Arzignano e ripartenze gestite con intelligenza dal Cittadella, che non rinuncia a giocare ma sceglie, con lucidità, di non scoprirsi troppo. All’intervallo il vantaggio di misura fotografa bene l’andamento del match: granata cinici e solidi, giallocelesti volenterosi ma imprecisi negli ultimi 16 metri.

RIPRESA: EQUILIBRIO E BRIVIDI DA CALCIO PIAZZATO
La seconda frazione si apre subito con un sussulto. Al 4’ Barberis si presenta sul punto di battuta di una punizione dal limite: rincorsa breve, destro morbido che scavalca la barriera e sfiora il palo alla destra di Zanellati. Lo stadio trattiene il fiato per un istante, poi tira un sospiro di sollievo: sarebbe stato un gol da copertina. Il Cittadella risponde con la solita qualità di Vita. Al 10’ l’esterno granata riceve ancora sulla destra, punta l’uomo, rientra e prova la conclusione: la traiettoria è interessante, ma la deviazione di Coppola sporca il tiro e lo rende facile preda del portiere. È il segnale, comunque, che la squadra di casa non ha alcuna intenzione di limitarsi a difendere il vantaggio. Ma come spesso accade nelle partite decise da un solo gol, le emozioni più forti arrivano nel finale. Al 33’ Toniolo pesca alla perfezione Boccia in area, l'esterno gialloceleste si trova praticamente a due passi dalla porta, ma alza incredibilmente il pallone sopra la traversa. Pochi minuti dopo, è Castegnaro a far tremare il Tombolato: sugli sviluppi di un corner svetta più in alto di tutti e indirizza il pallone verso il secondo palo. La traiettoria sembra vincente, il pubblico trattiene il fiato, ma la sfera esce di un nulla, sfiorando il legno. È l’ultima vera occasione per gli ospiti, l’ultimo brivido di una serata che il Cittadella decide di chiudere in modalità «trincea».

IL TABELLINO DELLA PARTITA
CITTADELLA-ARZIGNANO VALCHIAMPO 1-0
RETI: 16' Cecchetto (C).
CITTADELLA (3-5-2): Zanellati, Salvi, Redolfi, Cecchetto, De Zen (24' st D'Alessio), Vita (31' st Desogus), Barberis (39' st Verna), Amatucci, Crialese, Castelli (39' st Bunino), Rabbi (24' st Falcinelli). A disp. Maniero, Cardinali, Gatti, Rizza, Pavan, Casolari, Egharevba, Gaddini, Ihnatov. All. Iori.
ARZIGNANO VALCHIAMPO (3-5-2): Manfrin, Rossoni, Milillo (35' Coppola), Toniolo, Cariolato (32' st Boccia), Lakti, Chiarello (32' st Antoniazzi), Moretti (16' st Castegnaro), Bernardi, Lanzi (16' st Damiani), Mattioli. A disp. Nespola, Invaso, Minesso, Bianchi, Spaggiari, Boffelli, Valentini, Preto. All. Di Donato.
ARBITRO: Viapiana di Catanzaro.
AMMONITI: Crialese (C), Chiarello (A), Moretti (A).

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