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Serie C

Neppure l'ex promessa del Milan fa invertire la rotta: il club-modello ringrazia, vince e inizia la corsa play off

Apre il capitano, chiude il centrocampista per anni in D: dopo 6 giornate riecco la vittoria mentre gli ospiti arrancano

ALBINOLEFFE-VIRTUS VERONA SERIE C - ANDREA MANDELLI

ALBINOLEFFE-VIRTUS VERONA SERIE C - Andrea Mandelli, centrocampista classe 1997, nel campionato in corso 14 presenze e 3 reti con i seriani

L’Albinoleffe ritrova il sorriso, il gioco e soprattutto i tre punti. A Zanica, sotto una pioggia insistente che ha messo alla prova gambe e nervi, i blucelesti piegano 3-1 la Virtus Verona e rimettono in moto la propria marcia verso l’obiettivo dichiarato: i playoff. Un successo netto, costruito con un primo tempo di grande intensità e consolidato nella ripresa con una gestione matura del doppio vantaggio, che vale l’11° posto nel Girone A di Serie C e, soprattutto, il -1 dal treno che conduce al post campionato vissuto nella passata stagione. Il dato più significativo è proprio questo: l’AlbinoLeffe non vinceva in campionato da 6 giornate, nelle quali erano arrivati soltanto due pareggi. Un ruolino che aveva fatto scivolare la squadra verso il centro classifica e che rischiava di logorare le certezze costruite nella prima parte di stagione. Male invece la Virtus Verona, cui non è bastato il ritorno in campo di Hachim Mastour nella ripresa, con la popolare ex stella del Milan dentro a risultato ormai già compromesso.

PARTENZA CON IL PIEDE GIUSTO
A Zanica, invece, l’undici di Giovanni Lopez ha mostrato di avere ancora ben chiari principi e obiettivi: squadra corta, aggressività sui portatori di palla avversari, ricerca costante della profondità e grande presenza in area. La risposta arriva immediata sin dai primi minuti: Mandelli e De Paoli firmano le prime avvisaglie, costringendo la retroguardia veneta a rinculare. L’AlbinoLeffe, in tenuta blu scuro, interpreta alla perfezione il contesto: campo pesante, ritmo alto, pochi fronzoli. La Virtus Verona, al contrario, fatica a uscire dalla propria metà campo e si affida soprattutto ai lanci lunghi per cercare di alleggerire la pressione.

IL DOMINIO DEL PRIMO TEMPO: POTOP E ASTROLOGO
La sensazione che il gol sia nell’aria arriva presto. Il portiere ospite Alfonso è costretto a mettere le mani su almeno tre conclusioni pericolose: si oppone ad Angeloni, poi ad Astrologo e infine a Lombardi, tenendo vive le speranze della Virtus quasi da solo. Il predominio territoriale dei seriani è evidente: l’AlbinoLeffe fa girare palla con pazienza, ma quando accelera crea sempre allarme nella difesa ospite. Al 29′ arriva il meritato vantaggio. L’azione nasce sulla corsia sinistra, dove Barba ha spazio per alzare la testa e calibrare bene il cross. In area sbuca Potop, che sceglie il tempo dell’inserimento alla perfezione e colpisce di testa con forza e precisione: 1-0. Nemmeno il tempo di riorganizzarsi che, al 35′, l’AlbinoLeffe trova anche il raddoppio. Stavolta il fronte d’attacco si sposta sulla destra: Lombardi salta l’uomo, penetra in zona cross e mette un pallone invitante al centro. La difesa veneta è statica, ma Astrologo è tutt’altro che passivo: attacca la palla in anticipo e la gira di testa in porta. È il 2-0 che fotografa alla perfezione il primo tempo: AlbinoLeffe padrone del campo. Prima dell’intervallo c’è ancora spazio per un’altra occasione colossale: De Paoli prova la volée su un pallone vagante in area, ma la conclusione si spegne di poco larga.

VIRTUS VERONA SPENTA, ALBINOLEFFE MATURO
Nella ripresa ci si aspetterebbe una reazione d’orgoglio della Virtus Verona, reduce già da un periodo complicato. L’allenatore Gigi Fresco prova a cambiare volto alla squadra con una girandola di sostituzioni, inserendo forze fresche per aumentare ritmo e intensità offensiva. Ma la manovra dei veneti resta prevedibile, spesso orizzontale, raramente in grado di mettere in crisi la linea difensiva seriana. La partita, che sembra avviata verso un finale in gestione, regala invece il suo momento più spettacolare al 26′, con un’azione da manuale che vale il 3-0 AlbinoLeffe. Tutto nasce da Lupinetti, che dalla zona mediana vede lo spazio e serve in verticale Mandelli. L’esterno bluceleste punta deciso la porta avversaria e, arrivato al limite, dialoga nello stretto con Agostinelli. Il tocco di tacco di quest’ultimo è una pennellata di classe che spiazza la difesa veneta e restituisce palla a Mandelli, lanciato verso la porta. Di sinistro, l’esterno non sbaglia: conclusione precisa, palla in rete e festa sugli spalti. Un’azione corale, fatta di tempi di gioco perfetti e qualità tecnica, che sintetizza al meglio la serata della squadra di Lopez: idee chiare, coraggio e concretezza.

GOL OSPITE  E FINALE SENZA SCOSSONI
Con il triplo vantaggio, il match sembra definitivamente archiviato. La Virtus Verona, però, trova quantomeno la forza di siglare il gol della bandiera al 33′. Su calcio d’angolo, la difesa bluceleste concede una seconda palla in area, sulla quale si avventa Munaretti. Il tap-in da distanza ravvicinata non lascia scampo al portiere seriano e fissa il risultato sul 3-1. Il gol, però, non riapre realmente la partita. L’AlbinoLeffe non si disunisce, continua a mantenere le distanze tra i reparti e non concede ulteriori occasioni nitide agli ospiti. Gli ultimi minuti scorrono così senza particolari sussulti, fino al triplice fischio che consegna ai blucelesti una vittoria pesante non solo per la classifica, ma anche – e forse soprattutto – per il morale. Diametralmente opposta la situazione della Virtus Verona, che incassa la terza sconfitta consecutiva ed è ora pienamente coinvolta nella lotta playout.

IL TABELLINO DELLA PARTITA
ALBINOLEFFE-VIRTUS VERONA 3-1
RETI: 29' Potop (A), 34' Astrologo (A), 26' st Mandelli (A), 33' st Munaretti (V).
ALBINOLEFFE (3-5-2): Facchetti, Gusu, Sottini, Potop (29' st Svidercoschi), Barba, Astrologo (20' st Agostinelli), Mandelli, Lombardi (20' st Lupinetti), Angeloni (20' st Giannini), De Paoli (40' st Ambrosini), Sali. A disp. Di Chiara, Baldi, Borghi, Lekaj, Sarr, Trapletti. All. Lopez.
VIRTUS VERONA (3-5-2): Alfonso, Daffara, Toffanin (27' st Mancini), Munaretti, Bassi, Gatti (1' st Bulevardi), Fanini, Muhameti (1' st Odogwu), Saiani (36' st Amadio), Zarpellon, Pagliuca (16' st Mastour). A disp. Peroni, Scardigno, Cuel, Di Virgilio, Sebastiani, Fiorin, Fabbro, Lodovici, Viviani. All. Fresco.
ARBITRO: Pacella di Roma 2.
AMMONITI: Toffanin (V), Muhameti (V), Fabbro (V).

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