Serie A
17 Novembre 2025
ITALIA-NORVEGIA QUALIFICAZIONI MONDIALI 2026 - Jorgen Strand Nilsen ha giocato nella Primavera del Milan nella stagione 2017-2018 prima di tornare in patria al Sarpsborg 08
La scena è questa: notte di San Siro, curva che rimbomba e cronometro che segna il recupero. L’Italia è già sotto, quando il pallone schizza in campo aperto e il centravanti con la maglia rossa numero 9 prende il tempo ai centrali azzurri, controlla e infila sul palo lungo. È il sigillo del 4-1 della Norvegia: firma Jørgen Strand Larsen, un ragazzo che quel prato l’aveva già assaggiato in passerella con la Primavera del Milan 8 anni prima, nell’estate del 2017. All’epoca il club rossonero aveva in mano un’opzione per acquistarlo per appena 200mila euro. Non la esercitò. Oggi quel nove vale decine di milioni e segna in nazionale a San Siro. Un capovolgimento che racconta un calcio fatto di sliding doors, scelte, tempi e prospettive.
IL DOSSIER ROSSONERO: OPZIONE E NUMERI «NORMALI» IN PRIMAVERA
Nell’annata 2017-18, Strand Larsen arrivò in Italia in prestito dal Sarpsborg 08: destinazione settore giovanile rossonero, con un diritto di riscatto dal valore quasi simbolico di 200mila euro. La stagione fu di apprendistato: 20 presenze e 3 gol, per un totale di circa 900 minuti in Primavera in campionato. Numeri non clamorosi, ma in linea con un profilo fisico-tecnico da affinare: 1,94 di statura, attaccante d’area con gamba da transizione, colpo di testa e una buona sensibilità nel legare il gioco. A fine stagione il Milan non completò l’operazione, complice anche un cambio di priorità societarie. Il ragazzo tornò in Norvegia. Oggi quei dettagli suonano come un promemoria severo sull’importanza di saper leggere il potenziale oltre i numeri.
CONTESTO TECNICO: DA GATTUSO A LUPI
Nella prima parte di quell’anno la Primavera fu allenata da Gennaro Gattuso, poi promosso alla prima squadra il 27 novembre 2017; al suo posto subentrò Alessandro Lupi. Anche questo inciso conta: cambiare timoniere nel pieno del percorso di crescita di un centravanti ne può rallentare l’inserimento. Con Gattuso l’accento era su intensità e duelli; con Lupi si cercò maggior continuità di principi, ma la «scintilla» tecnica con Strand Larsen non scattò davvero. Alla fine la famosa opzione rimase lettera morta. È storia, e il giorno in cui il norvegese ha segnato a San Siro contro gli azzurri è tornata a bussare.
IL RIENTRO IN PATRIA
Rientrato al Sarpsborg 08, Strand Larsen si è riassestato fra Eliteserien e coppe. Il 9 settembre 2020 è arrivato il salto nell’Eredivisie con il passaggio al Groningen: contratto quadriennale, idea chiara di progetto e un campionato perfetto per rifinire movimenti, tempi d’area e uso del corpo spalle alla porta. In due stagioni piene ha messo insieme 67 presenze e 24 gol in Eredivisie, segnando soprattutto nel 2021-2022 (14 reti in campionato), i numeri che hanno acceso i riflettori di club di medio-alta fascia. Il file olandese dice molto: progressione, qualità nei primi controlli, un repertorio via via più completo. Quel rendimento ha generato la cessione del 1° settembre 2022 al Celta Vigo per una cifra da primato per il Groningen (intorno agli 11-12 milioni). È in Galizia che il norvegese ha vissuto la svolta: dopo un primo anno di ambientamento, nel 2023-2024 è diventato il capocannoniere stagionale del Celta in Liga con 13 gol, certificando la trasformazione da prospetto a finalizzatore di sistema.
PREMIER LEAGUE, IL SALTO CHE VALE
Nell’estate 2024 lo chiama la Premier League. Il Wolverhampton lo prende in prestito con formula condizionata all’obbligo: fee iniziale nell’ordine dei 3 milioni e accordo complessivo vicino ai 30 milioni tra prestito e riscatto. La scommessa paga: 14 gol al debutto in Premier nel 2024-2025, con picchi nel finale di stagione e una candidatura al riconoscimento di giocatore del mese di aprile 2025. Scatta così il trasferimento a titolo definitivo, con contratto fino al 2029. Nell’agosto 2025 i Wolves rifiutano un’offerta fra 50 e 55 milioni di sterline dal Newcastle, segno che il suo valore percepito è salito in fretta e in alto. Una traiettoria che fa impressione se riletta alla luce di quel 200mila non utilizzato nel 2018.
IL GOL A SAN SIRO E L'IMPATTO IN NAZIONALE
Il fotogramma di San Siro del 16 novembre 2025 è più di un’istantanea. L’Italia passa avanti con Pio Esposito, poi la Norvegia ribalta: Antonio Nusa, la doppietta di Erling Haaland in 2 minuti e in pieno recupero il sigillo mancino di Strand Larsen per il 4-1. Quel gol pesa: certifica la qualificazione diretta della Norvegia al Mondiale 2026, il primo dal 1998, e racconta l’evoluzione di un attaccante capace di incidere anche in spazi ristretti e a ritmi altissimi. Per il Milan è un déjà-vu doloroso: quel ragazzo l’aveva visto da vicino. In mezzo, la crescita in tre campionati diversi e la certezza di possedere un mestiere che paga ovunque: attaccare l’area con tempi da centravanti vero.