Serie C
18 Novembre 2025
GIANA ERMINIO SERIE C - Giacomo Gabbiani, attaccante classe 2006, nella stagione in corso 11 presenze e un gol con la maglia del club della Martesana
Lunedì 17 novembre 2025: una data che Giacomo Gabbiani non scorderà mai. Al «Voltini» di Crema, stadio che già aveva fatto da cornice a una delle sue serate più scintillanti a livello giovanile, l’attaccante di proprietà della Cremonese ha finalmente timbrato il cartellino tra i Professionisti con la maglia della Giana Erminio. Un gol che pesa più di una semplice rete in campionato: è il simbolo di un percorso, la prima tacca incisa su quella che in molti immaginano come una lunga carriera ad alti livelli. E che è arrivato oltretutto in una serata con una grande vittoria di squadra: un 3-0 rifilato alla Pergolettese che è anche il 1° successo in trasferta del team di Vinicio Espinal.
IL GOL CHE SCIOGLIE LA TENSIONE
La partita contro la Pergolettese era carica di significati per il classe 2006. Da settimane si parlava del suo primo gol in Serie C come di una questione solo rimandata. Occasioni, spunti, tiri pericolosi: Gabbiani c’era sempre, ma mancava il dettaglio che per un attaccante fa tutta la differenza del mondo, il gol. Al «Voltini» quella sensazione di attesa si è trasformata finalmente in liberazione. Inserimento in area ad inizio ripresa, movimento intelligente sul difensore, freddezza al momento decisivo: un tocco preciso che batte il portiere e fa esplodere la gioia dei compagni. Non è solo il gol che indirizza la sfida e contribuisce alla vittoria della Giana Erminio sul campo della Pergolettese, è la rete che toglie un macigno dalle spalle di un ragazzo che sa benissimo che cosa ci si aspetta da lui. Simbolico che tutto accada proprio lì, al «Voltini», lo stesso impianto in cui, nella finale del Trofeo Dossena 2024, «Gabbio» aveva umiliato il Como con un poker di gol quando ancora vestiva la maglia della Primavera della Cremonese. Quel 4-2 porta la sua firma in modo indelebile: 4 gol in una finale giovanile internazionale non capitano per caso.
DALLE GIOVANILI AL GRANDE SALTO
Per chi segue il calcio giovanile italiano, il nome di Giacomo Gabbiani non è affatto una sorpresa. Il suo percorso parte dal settore giovanile del Piacenza, dove inizia a farsi notare per fiuto del gol e personalità. La Cremonese intercetta il suo talento e lo porta nel proprio vivaio, un passaggio fondamentale per alzare l’asticella in termini di competitività e qualità del lavoro quotidiano. Nella stagione 2022-2023, nonostante sia ancora molto giovane, viene aggregato alla Primavera grigiorossa. Il bilancio è già incoraggiante: 4 reti in 14 presenze, ma soprattutto la sensazione che quel ragazzo abbia qualcosa in più. Il passo successivo è però quello che lo mette davvero sotto i riflettori: il campionato Primavera 1 2024-2025. Gabbiani non si limita a far bene: stravince la classifica marcatori con 28 gol in 37 partite, diventando il punto di riferimento offensivo della Cremonese. Le sue reti non sono solo numeri su una statistica: pesano nella corsa salvezza, arrivano in momenti decisivi, spesso sbloccano partite complicate.
IL RITIRO CON LA CREMONESE E LA SCELTA DELLA SERIE C
Questi numeri non passano inosservati. In estate, Gabbiani viene convocato per la prima parte del ritiro con la prima squadra guidata da Davide Nicola. Allenarsi con i grandi, respirare lo spogliatoio della Serie B, misurarsi contro difensori esperti: tutte tappe fondamentali per la sua crescita mentale e tecnica. A maggio, il premio: l’esordio in Serie B contro il Pisa, un assaggio di calcio che conta davvero, il primo contatto ufficiale con un mondo che spera di abitare con continuità in futuro. A quel punto la domanda è inevitabile: perché un ragazzo che ha dominato tra i giovani e ha già esordito in Serie B sceglie la Serie C? La risposta, in realtà, è molto più semplice di quanto sembri: la Serie C è il terreno ideale per «farsi le ossa». Il campionato di Serie C è notoriamente duro, intenso, fisico. Campi complicati, marcature serrate, poco spazio e pochissimo tempo per pensare. Per un giovane attaccante, è il contesto perfetto per imparare a gestire le botte, le provocazioni, le marcature a uomo. Ed è proprio qui che entra in gioco la Giana Erminio, una società con reputazione solida, abituata a lavorare con ragazzi in cerca di affermazione.
IL FILO CONDUTTORE CON STUCKLER
La Giana Erminio offre ciò che conta davvero in questa fase della carriera: minuti, responsabilità, fiducia. Non un parcheggio temporaneo, ma un ambiente che può valorizzarlo. L’obiettivo dichiarato è chiaro: tornare alla Cremonese, o comunque al calcio di categoria superiore, non solo come promessa, ma come giocatore formato, pronto a reggere l’urto di una stagione intera tra i professionisti. A influenzare la scelta potrebbe essere stato anche un esempio molto vicino a lui: quello di Stuckler, classe 2004, compagno di reparto fino alla stagione 2023-2024 in Primavera. Anche lui è passato alla Giana Erminio per la sua prima vera esperienza in Serie C e ha chiuso l’annata con 13 gol in 35 presenze. Una dimostrazione concreta di come quel contesto possa essere un trampolino di lancio e non un semplice passaggio obbligato.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Ma che tipo di giocatore è Giacomo Gabbiani? Parliamo di un attaccante moderno, completo, difficilmente incasellabile in un solo ruolo fisso. Può agire da prima punta, grazie alla sua capacità di attaccare la profondità, di reggere il contatto fisico e di farsi trovare pronto in area, ma sa muoversi bene anche da seconda punta, abbassandosi tra le linee per dialogare con i centrocampisti o aprire spazi per i compagni. La sua esplosività sul primo passo gli permette di staccarsi dai difensori e creare vantaggio anche in spazi ridotti. Tecnicamente è sopra la media: buon controllo orientato, capacità di calciare rapidamente dopo il primo stop, dribbling secco quando punta l’uomo. Non parliamo di un semplice finalizzatore d’area, ma di un attaccante che partecipa alla manovra e che, se necessario, sa creare da solo la propria occasione. Chi lo ha seguito nel vivaio della Cremonese racconta di un ragazzo serio, concentrato, ossessionato dal migliorarsi. Allenamenti extra, cura dei dettagli, attenzione alla preparazione fisica: segnali di una mentalità da professionista già formata.