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Ha 19 anni, è alto un metro e 95 e in Serie B lo vogliono già: l'attaccante ha un gran futuro davanti a sè

Dallo storico stadio alla sirene della cadetteria: il profilo del giovane croato, cosa cercano le pretendenti e cosa cambierebbe per lui

TRIESTINA SERIE C - NOA KLJAJIC

TRIESTINA SERIE C - Noa Kljajic, attaccante classe 2006 della Triestina, nel campionato in corso conta 10 presenze e una rete

La scena è questa: minuto finale al Nereo Rocco, un pallone sporco che rimbalza al limite, controllo col mancino, protezione col corpo e ripartenza sul destro. Non arriva il gol, ma resta la sensazione netta di un attaccante che «respira» l’area, che sa mettere in crisi una linea con un semplice appoggio a muro, con un corpo già da grande e una leggerezza inattesa per un classe 2006. È da qui che nasce l’interesse della Serie B per Noa Kljajić, avanti croato della Triestina di Attilio Tesser: prima si è mosso il Catanzaro, poi hanno raccolto informazioni anche Virtus Entella e Mantova. La notizia è rimbalzata nelle ultime ore e merita una lente d’ingrandimento, oltre il semplice «piace a». Perché piace? A chi conviene davvero? E cosa dicono numeri, regolamenti e incastri di mercato?

IL PROFILO DI NOA KLJAJIC
1) Identikit essenziale: Noa Kljajić, nato il 19 maggio 2006 a Nova Gradiška, nazionalità croata, altezza 195 cm, ambidestro, ruolo: attaccante centrale con attitudine a svariare, numero di maglia 29 alla Triestina. Contratto in scadenza al 30 giugno 2026. 2) Curriculum formativo: percorso giovanile tra Germania (passaggi a Erlensee, Offenbach e soprattutto Mainz 05, dove assaggia la UEFA Youth League) e Italia con la Reggiana Primavera, prima del salto a Trieste sul finire dell’estate 2025. 3) Utilità «regolamentare»: essendo un under 2004, Kljajić rientra a pieno titolo nella categoria che consente ai club di accumulare il cosiddetto minutaggio under e, più in generale, di rispettare strategie tecniche e finanziarie legate a valorizzazione ed equilibrio anagrafico. Un tema particolarmente sensibile, ad esempio, per la US Catanzaro, che negli ultimi mesi ha dichiarato di voler aumentare la quota di giovani funzionali al progetto.

IPOTESI CATANZARO
1) Idea di rosa: nelle ricognizioni di inizio stagione il Catanzaro ha marcato l’intenzione di riequilibrare il gruppo con più under e proprietà dei cartellini. Nel pacchetto offensivo, la presenza di punte esperte e di elementi in età matura convive con innesti giovani: un 2006 come Kljajić sarebbe una pedina compatibile con la linea di medio periodo. Le rilevazioni pubbliche sui numeri di maglia e le schede di rosa confermano la mescolanza tra profili «pronti» e prospetti. 2) Cosa porterebbe: attacco alla profondità, ricezioni spalle alla porta, gioco a parete per dare aria agli esterni, più che un «9» da area pura. A Catanzaro potrebbe essere sviluppato come alternativa con minutaggio progressivo, dentro un contesto che negli ultimi mesi ha mostrato attenzione al minutaggio under e all’ottimizzazione della lista. L’aspetto non è secondario: le società che programmano sulla quota giovani cercano profili che possano contribuire «oggi» e valorizzarsi «domani». 3) Rischi e plus: il salto C→B resta delicato; tuttavia, la Serie B è da anni un laboratorio che premia gli under dotati fisicamente e con basi tecniche già spendibili. Il 190 cm di Kljajić, unito all’ambidestria, riduce i tempi di adattamento ai duelli e alle letture su seconde palle. Resta da verificare la tenuta ai ritmi e la continuità sulle decisioni nell’ultimo terzo, dove il ragazzo alterna intuizioni da rifinitore a scelte ancora scolastiche. 

IPOTESI VIRTUS ENTELLA
1) Il club: Virtus Entella è tornata in Serie B nella primavera 2025, chiudendo con anticipo un Girone di Serie C dominato e ottenendo un salto di categoria che impone una pianificazione oculata tra certezze e scommesse dal costo sostenibile. La promozione è stata ufficializzata con due giornate d’anticipo e celebrata pubblicamente da Lega Pro e FIGC. 2) Il perché tecnico: chi risale dalla C tende ad ampliare la batteria offensiva con due-tre profili «ponte»: uno esperto, uno d’impatto immediato, uno prospettico. Kljajić si posiziona nella terza casella, quella che consente rotazioni, minuti «protetti» e, se tutto va nel verso giusto, un ritorno economico futuro. Le stesse pagine ufficiali stagionali dell’Entella delineano un calendario cadetto che obbliga a profondità di rosa reale, non solo nominale.

IPOTESI MANTOVA
1) Il contesto: il Mantova nel 2024 è tornato in Serie B dopo 14 anni, completando un percorso di crescita che ha ridato slancio alla piazza. L’attenzione del club è stata puntata su innesti calibrati, tra conferme e aggiunte in ogni reparto. 2) Impatto di Kljajić: in un gruppo che ha già una struttura chiara e nomi di categoria in avanti, un classe 2006 può essere inserito con compiti specifici: attaccare il secondo palo, sporcare le uscite palla degli avversari, tenere vivo il pressing nei finali. Le convocazioni ufficiali di ottobre raccontano una batteria offensiva numerosa: segnale che l’eventuale arrivo di un under avrebbe senso solo in presenza di una strategia di valorizzazione definita (minuti, ruolo, percorso).

CHE TIPO DI SQUADRA SERVE A KLJAJIC
1) Principi tattici: meglio un 4-2-3-1 o un 4-3-3 che prevedano un 9 associativo capace di uscire incontro e un flusso di cross bassi e cutback. In questo contesto, Kljajić può alternarsi da riferimento centrale o da «spalla» mobile, giocando sul corpo del difensore e sfruttando l’ambidestria per liberare il tiro o lo scarico. 2) Staff tecnico: servirà un allenatore disposto a «pagare» qualche errore di gioventù in cambio di progressi misurabili. La B è un ambiente esigente: i 19 anni pesano se non c’è un chiaro piano tecnico e una comunicazione trasparente al giocatore. 3) Ambiente: programmazione e pazienza sono le parole d’ordine. La differenza la farà il minutaggio di qualità, non il semplice dato «minuti giocati». Un ragazzo, per crescere, deve toccare palla nelle zone dove si decide il risultato: spalle alla porta al limite, area piccola sul taglio, fascia al cross a rimorchio. Il resto, come sempre, lo farà il campo.

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