Serie A
19 Novembre 2025
CLUB BRUGGE PRO LEAGUE - Aleksandar Stankovic, centrocampista classe 2005, in questa stagione gioca per il Club Brugge mentre in quella precedente era in prestito al Lucerna in Svizzera
Un colpo di testa, un lampo in una sera umida di Leskovac, e un ragazzo di 20 anni corre verso la bandierina come se avesse appena spostato il baricentro della sua carriera. È il minuto sessanta di Serbia-Lettonia del 16 novembre 2025: Aleksandar Stankovic batte il tempo con un inserimento secco, impatta il cross di Andrija Zivkovic e mette dentro il suo 1° gol con la Nazionale maggiore. La Serbia vince 2-1, ma la qualificazione mondiale è ormai sfuggita; resta quell’istante, però, in cui un cognome pesante ritrova il campo e un prospetto formato tra le mura dell’Inter lascia un segno che va oltre il risultato. È una fotografia potente, perché arriva proprio quando in Viale della Liberazione si riapre il fascicolo «recompra»: riportare a Milano il classe 2005 oggi al Club Brugge non è più una suggestione da mercato estivo, ma una possibilità strutturata da clausole, date e numeri.
IDENTIKIT DI STANKOVIC
1) Ruolo e caratteristiche: mediano/centrocampista centrale, struttura da 1,85 e attitudine da «volante» moderno. Ordine nel primo passaggio, gamba nelle corse in avanti, discreta lettura senza palla. In carriera è stato utilizzato anche da difensore centrale in linea a tre, grazie a tempi d’anticipo e gioco aereo. Quadro confermato dai profili tecnici dei principali database e dal suo impiego in Belgio e in Champions League. 2) Formazione: cresciuto nel settore giovanile dell’Inter, esordiente nelle liste della prima squadra già nella stagione 2022-2023, con un passaggio importante: la Coppa Italia vinta a Roma contro la Fiorentina lo trova in panchina, dentro al gruppo che alza il trofeo. Nel 2024-2025 va al Luzern in prestito: esperienza formativa, 37 apparizioni di Super League con 3 gol.
IL PASSAGGIO AL CLUB BRUGGE E LA CLAUSOLA CHE AIUTA L'INTER
Il 24 luglio 2025 l’Inter ufficializza la cessione a titolo definitivo di Stankovic al Club Brugge, specificando la presenza di una clausola di riacquisto. Sulle cifre dell’operazione le fonti convergono su un controvalore nell’ordine dei 10 milioni di euro (tra parte fissa e bonus), mentre per la recompra emergono dettagli che interessano molto i nerazzurri: opzione attivabile a 23 milioni nel 2026 o a 25 milioni nel 2027. Si parla inoltre di una percentuale sulla rivendita (stimata tra il 12% e il 15%). La società di Viale della Liberazione ha così blindato la possibilità di riportare a casa il ragazzo a condizioni definite.
LA STAGIONE IN BELGIO: MINUTAGGIO, IMPATTO, PROGRESSI
Con la maglia del Club Brugge, Stankovic sta accumulando minuti e responsabilità. Tra Pro League e Champions League, le sue presenze stagionali hanno superato quota 20, con 1 gol all’attivo complessivo. Nei match di Champions le statistiche ufficiali UEFA parlano di 4 presenze e 360 minuti, con 83,5% di precisione nei passaggi e buone letture in fase di recupero palla. Un profilo da centrocampista di possesso che prova a verticalizzare con misura.
LA SCENA INTERNAZIONALE: IL PRIMO GOL CON LA SERBIA
Il 16 novembre 2025, a Leskovac, la Serbia batte 2-1 la Lettonia in una gara di qualificazione mondiale. Per Aleksandar Stankovic arriva il primo sigillo con la maglia degli «Orlovi»: un colpo di testa al 60’ che decide il match. È un momento simbolico per il ragazzo e per la sua famiglia calcistica, ma arriva in una fase complicata per la nazionale: la sconfitta di pochi giorni prima con l’Inghilterra a Wembley (2-0) ha chiuso la porta ai playoff, sancendo l’eliminazione dal cammino verso USA-Canada-Messico 2026. Nel mezzo, il cambio in panchina: dimissioni di Dragan Stojkovic in ottobre e arrivo di Veljko Paunovic per tentare una rimonta quasi impossibile.
COSA DICE FIN QUI IL CAMPO
1) Intensità e posizionamento: al Bruges si sta vedendo un Stankovic più «verticale» nei tempi di pressione e meno conservativo nel giro palla rispetto alla Primavera. Indicatori come i recuperi, le coperture e la percentuale di passaggi completati raccontano di un calciatore che non si nasconde e che prova la traccia in avanti quando possibile. 2) Tenuta mentale: il battesimo del gol in nazionale non va sopravvalutato, la Lettonia era avversario alla portata e la partita «di coda», ma merita di essere valorizzato per la lettura dell’azione e la freddezza nel timing d’inserimento. Segnali che all’Inter guardano sempre con attenzione quando valutano i rientri dai prestiti o dalle cessioni con recompra. 3) Continuità: il parametro chiave resta il minutaggio. Oltre 1.000’ già in autunno, con quota 20 partite raggiunta e 1 gol complessivo fra preliminari/lega europea e campionato. Questo ritmo è ciò che a Milano chiedevano al momento della cessione: uscire dal perimetro «Primavera/prestito» e misurarsi subito con un ambiente competitivo che fa giocare i giovani.