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Risale dai Dilettanti e inizia a far gol anche nelle amichevoli con club di Serie A, l'attaccante ha tanta classe

Dalla prima zampata a settembre alle sirene della B: numeri, traiettoria e perché due club di cadetteria lo stanno seguendo da vicino

VIS PESARO SERIE C - DAVIDE PIO STABILE

VIS PESARO SERIE C - Davide Pio Stabile, attaccante classe 2004, è tornato in biancorosso dopo un anno in Serie D al Seravezza Pozzi e ha già segnato 3 reti in campionato

La scena è questa: minuto numero 2 al «Tonino Benelli» lo scorso 14 settembre, palla che danza a lato dell’area piccola, un attimo di esitazione della difesa e il tempo di un taglio. A comparire, come dal nulla, è Davide Pio Stabile. Un tocco, rete. Una di quelle segnature che non hanno bisogno di didascalie: istinto, attimo, fame. Da allora, la narrazione su questo classe 2004 si è fatta via via più densa: gol, minutaggi crescenti, una fiducia che si consolida e un tam‑tam di mercato che, a metà novembre 2025, suona ormai come un motivo ricorrente. Il punto? In meno di 700 minuti effettivi, Stabile ha timbrato già 4 gol tra campionato e uscite ufficiali recenti, una produttività che ha acceso i fari su di lui non solo in Serie C, ma anche in Serie B, dove, secondo indiscrezioni raccolte e rilanciate, almeno due club avrebbero già bussato alla porta della Vis Pesaro. E in coda si è messo un nome pesante per la categoria: il Catania.

IL PROFILO DI DAVIDE PIO STABILE
C’è un dettaglio biografico che spiega metà della sua cifra tecnica. Stabile cresce a Napoli, completa la formazione all’Atalanta, una delle migliori scuole d’Europa per attaccanti moderni, e si affaccia nelle giovanili azzurre con chiamate nelle Under 15 e Under 19. Il percorso tra Primavera 1 e prime esperienze tra i grandi (uno step a Giugliano in Serie C, poi il primo passaggio a Pesaro e l’annata di rodaggio in Serie D al Seravezza Pozzi) incrocia nuovamente la Vis nella scorsa estate: rientro in Marche a titolo definitivo e firma di un accordo triennale fino a giugno 2028. Non un dettaglio: parliamo di un contratto lungo, segnale che il club crede nel valore, e nella futura valorizzazione, del classe 2004. A fotografare il profilo fisico‑tecnico bastano pochissimi tratti: 188 centimetri, destro naturale, attaccante capace di muoversi sia spalle alla porta sia attaccando la profondità, con un’attitudine spiccata a «tagliare» sul primo palo. La prima parte di stagione della Vis Pesaro ha avuto un protagonista inatteso proprio lì, nel cuore dell’area, soprattutto mentre gli altri riferimenti offensivi come Jallow e Nicastro hanno dovuto gestire acciacchi e minutaggi. In quel contesto, Roberto Stellone ha trovato in Stabile un perno per la fase di rifinitura e soprattutto una risorsa determinante negli episodi.

LA MAPPA DEI GOL: DOVE HA LASCIATO IL SEGNO
1) Il primo squillo «pesante» è arrivato nel 3-0 al Livorno del 14 settembre 2025: Stabile apre la partita con la zampata del vantaggio al 2’, poi la Vis completa l’opera con Paganini e Vezzoni. Un gol da «predatore» d’area, nella partita giusta, in casa e contro una piazza di peso. Il tipo di firma che fa curriculum. 2) Il secondo timbro arriva nella sfida con il Gubbio del 27 settembre 2025: taglio profondo, tempi perfetti, colpo che vale l’1‑0 momentaneo. Partita che finirà 1-1, ma la sensazione, ribadita dalle pagelle del giorno dopo, è quella di un attaccante sempre più «dentro» al gioco, oltre che al tabellino. 3) Il terzo gol, quello che spesso consacra uno stato di forma, porta la data del 9 novembre 2025: al «Liberati» di Terni, contro la Ternana, Stabile colpisce in avvio di ripresa con un colpo di testa su cross calibrato di Matteo Di Paola; risponderà Dubickas due minuti più tardi per il 1-1 finale, ma la firma fuori casa, in uno stadio importante e in un match a punteggio basso, pesa.

LA RETE AL BOLOGNA
A questi gol di campionato si somma la rete pesantissima in amichevole estiva al Dall’Ara, soltanto per fotografia del killer instinct, nel 3-2 rifilato al Bologna di Vincenzo Italiano, partita decisa proprio da Stabile nel finale. La rete non fa classifica, ma certifica qualcosa: lo stato mentale del giocatore, il coraggio, la capacità di stare «dentro» partite di livello, anche quando la maglia dall’altra parte è di Serie A. Sommando gli episodi ufficiali e il recente sviluppo di minutaggio, il dato più interessante resta la produttività: 4 gol complessivi in poco meno di 700’ effettivi stagionali con la Vis Pesaro. Numeri che trovano riscontro con i tabellini e i report gara, e che raccontano un tasso realizzativo oltre la media per un 21enne al primo vero anno «da protagonista» in C

DUE CLUB DI SERIE B E IL CATANIA LO SEGUONO
Il passaggio dall’osservazione all’interessamento concreto è spesso questione di timing. E qui la cronologia aiuta: negli ultimi dieci giorni, diverse testate hanno raccolto spifferi di mercato su Stabile. In particolare, secondo gli addetti ai lavori, ci sarebbe un interesse concreto da parte di almeno due club di Serie B. Nello stesso pacchetto di «rumor», viene segnalata l’attenzione di una big di Serie C come il Catania, che valuta il profilo del 2004 alla luce di una campagna invernale dove i rossazzurri potrebbero cercare un ulteriore innesto offensivo «di prospettiva ma pronto». È prudente non fare nomi, perché i club non sono stati ufficializzati dalle fonti: ma il quadro è abbastanza chiaro. Fattori? Età, costo ancora accessibile, contratto lungo ma con club aperto alla valorizzazione, e soprattutto numeri.

IL TIPO DI ATTACCANTE
Nell’idea di calcio di Stellone, Stabile ha trovato spazi in due configurazioni: da riferimento in un 3-4-2-1 che gli chiede duelli e attacchi al primo palo, oppure in un 3-4-1-2 in cui alterna movimenti a smarcamento corto con una seconda punta più mobile. La sua statistica «nascosta» più rilevante è la qualità della prima giocata spalle alla porta: controlli orientati semplici, poco barocchi, ma funzionali all’uscita della squadra. Il suo gol a Terni, colpo di testa in contro‑tempo, svela anche una dote aerea non banale, figlia dell’altezza e di un buon tempo di stacco. Quando un attaccante giovane comincia a segnare «gol che contano», sono due i riscontri da osservare: come ne parla lui e come ne parlano i compagni. Stabile, alla vigilia della sfida con il Guidonia, ha dato segnali da spogliatoio maturo. Dal campo, l’impressione è quella di un gruppo che ne asseconda i movimenti e ne «cerca» i tagli con crescente fiducia: non è solo un fatto di cross, ma di timing collettivo. In ogni caso, il suo autunno ha già consegnato una certezza: Stabile è entrato nella conversazione che conta.

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