Serie A
20 Novembre 2025
ROMA SERIE A - Niccolò Pisilli, centrocampista classe 2004, con la maglia dell'Under 21 ha segnato a Polonia e Montenegro nelle ultime 2 uscite
Niccolò Pisilli resta determinato a giocarsi tutte le sue carte in giallorosso. Il centrocampista, prodotto del settore giovanile della Roma e simbolo di quella linea verde che il club sta cercando di valorizzare, non ha alcuna intenzione di abbandonare la società in cui è cresciuto. Le 49 partite e i 4 gol messi a referto tra tutte le competizioni non rappresentano per lui un traguardo, ma solo il punto di partenza di un percorso che sogna di proseguire con la stessa maglia addosso ancora per molti anni. Dietro questa scelta di continuità non c’è solo affetto o riconoscenza, ma anche la consapevolezza di trovarsi in un ambiente che conosce a memoria: staff, compagni, metodi di lavoro, aspettative del pubblico. Pisilli sa che questo contesto può aiutarlo a fare l’ultimo salto di qualità, quello che separa il giovane promettente dal titolare affidabile. Per questo, al netto delle voci di mercato, il suo desiderio resta chiaro: rimanere dove è cresciuto, ritagliandosi uno spazio sempre più importante.
UN PERIODO CRUCIALE
Allo stesso tempo, però, il classe 2004 è lucido nel leggere il momento. Le prossime settimane possono trasformarsi in una sorta di esame continuo, un periodo in cui ogni allenamento e ogni minuto giocato avranno un peso specifico enorme nelle valutazioni del club. Gennaio, tra calendario fitto, impegni ravvicinati e possibile movimento in entrata e uscita, rischia davvero di diventare il crocevia più significativo della sua giovane carriera: dopo quella finestra, il suo ruolo all’interno della rosa potrebbe essere definito in modo molto più netto. Un elemento chiave sarà l’assenza di El Aynaoui per la Coppa d’Africa. La partenza del compagno apre naturalmente un vuoto nelle rotazioni di centrocampo e crea una finestra di opportunità che Pisilli non vuole in alcun modo sprecare. In questo lasso di tempo, le gerarchie possono essere rimesse in discussione e chi parte un passo indietro ha la possibilità di ribaltare le prospettive. Toccherà a lui dimostrare di poter garantire intensità, corsa, letture tattiche e qualità con il pallone tali da convincere il tecnico Gianpiero Gasperini a considerarlo una risorsa stabile e non solo un jolly da utilizzare all’occorrenza.
LA VETRINA UNDER 21
Un altro capitolo importante si gioca lontano dal club, ma sotto gli occhi di tutti: le prestazioni con l’Under 21. Ogni convocazione diventa una vetrina, ogni partita un’occasione per misurarsi a livello internazionale con pari età di alto livello. In questo contesto, Pisilli può mettere in mostra caratteristiche che lo rendono interessante per diversi profili di allenatori: duttilità tattica, capacità di adattarsi a più ruoli in mediana, personalità nel palleggio e buona propensione all’inserimento offensivo. Se continuerà a crescere anche lì, inevitabilmente aumenterà il suo «peso specifico» sia agli occhi del suo club sia a quelli delle società che lo seguono. Ed è proprio qui che entrano in gioco le sirene di mercato. Le sue prestazioni, tra club e Nazionale giovanile, non sono passate inosservate, e più di una società ha iniziato a monitorarne la situazione in vista della sessione di gennaio. Le ipotesi sul tavolo possono essere diverse: dal prestito per trovare maggiore continuità di minutaggio, a soluzioni più strutturali in caso il club decidesse di fare altre scelte sul medio periodo.
ROMA, PRIMO AMORE
Nonostante questo, la posizione del ragazzo rimane chiara: prima di tutto viene la possibilità di imporsi in giallorosso. Solo se, al termine di questo blocco di partite, dovesse rendersi conto che gli spazi non sono quelli sperati, allora la valutazione di un’esperienza altrove potrebbe diventare più concreta. Il suo obiettivo, però, è presentarsi al confronto con il club con dati reali: minuti giocati, prestazioni, risposte date quando è stato chiamato in causa. Non una scelta «a sensazione», ma un’analisi lucida di quanto sia riuscito a incidere. In questo scenario, ogni dettaglio farà la differenza: la gestione degli ingressi dalla panchina, la capacità di sfruttare anche solo spezzoni di gara per lasciare un segno, l’atteggiamento mostrato quotidianamente in allenamento.
GENNAIO, MESE IMPORTANTE
Gennaio, più che un semplice mese di calendario, si trasforma così in un banco di prova totale: tecnico, mentale e anche strategico per la pianificazione della sua carriera. Se saprà cogliere le opportunità che si presenteranno, potrà uscire da questo periodo con uno status diverso all’interno della rosa. Per ora, però, il presente è fatto di lavoro, pazienza e determinazione. Pisilli guarda al futuro, sì, ma senza distrarsi dal quotidiano. Sa che la strada per confermarsi ad alti livelli è lunga e competitiva, ma è altrettanto convinto di avere le qualità per percorrerla con la maglia che sogna di indossare da protagonista: quella giallorossa. E sarà proprio il prossimo gennaio a dirci se questo percorso proseguirà spedito nello stesso club o se, per continuare a crescere, sarà necessario passare da un nuovo bivio.