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Serie C

Dopo 9 anni insieme il centrocampista di belle speranze e il club modello si lasciano, è la fine di un'epoca

La società che fa dei giovani una bandiera rende il giusto merito ad uno dei protagonisti della sua storia recente nelle giovanili

ALBINOLEFFE SERIE C - TOMMASO PAGANESSI

ALBINOLEFFE SERIE C - Tommaso Paganessi, centrocampista classe 2006, nella stagione in corso conta 2 presenze nel campionato Primavera

L’ultima immagine è una porta che si chiude piano, non sbattendo. In fondo al corridoio del centro sportivo di Zanica, un ragazzo del 2006 sistema lo zaino sulle spalle e alza lo sguardo: lì ha passato quasi tutta l’adolescenza, tra il fango dei campi invernali e la luce cruda delle prime convocazioni tra i grandi. Il ragazzo è Tommaso Paganessi, il club è l’U.C. AlbinoLeffe. E la notizia, ufficiale in data 19 novembre 2025, è la più semplice e la più complessa insieme: risoluzione consensuale del contratto. Si chiude così un percorso lungo quasi 9 anni nel settore giovanile bluceleste, concluso senza strappi, con un comunicato in cui la società ringrazia e sottolinea «qualità umane e professionali». Una formula asciutta, ma che racconta molto di un addio preparato con rispetto e lucidità.

UN CLUB CHE CI TIENE A DIRLO BENE
La cronaca è nota: la separazione è stata annunciata dai canali d’informazione che seguono la Serie C, precisando che si tratta di una scelta condivisa e che il calciatore lascia libero da vincoli per aprire «una nuova pagina» della propria carriera. La cornice non è secondaria, perché l’AlbinoLeffe da anni ha impostato un progetto basato su strutture, sostenibilità e crescita interna, al punto da portare in prima squadra alcuni prodotti del vivaio, tra cui lo stesso Paganessi, che pochi mesi fa aveva sottoscritto il suo primo contratto da Professionista. Quell’annuncio, pubblicato a metà luglio 2025, elencava in ordine alfabetico quattro ragazzi del 2006Edoardo Borghi, Kevin Lekaj, Tommaso Paganessi e Marco Taramelli, promossi e aggregati agli ordini di mister Giovanni Lopez. Un segnale chiaro di fiducia nella linea verde bluceleste.

IDENTIKIT TECNICO E ANAGRAFICO
Classe 2006, ruolo centrocampista, formazione integrale nel vivaio bluceleste. Le schede che monitorano il calcio giovanile ne tracciano il profilo: mediano/mezzo centro d’ordine, scuola AlbinoLeffe, data di nascita 17 giugno 2006. Parliamo di un calciatore ancora in fase di definizione, che ha respirato la Primavera 2 e la quotidianità di una prima squadra di Serie C nelle settimane estive del raduno, dopo la firma del primo contratto. Al momento della risoluzione del contratto Paganessi non aveva ancora esordito tra i Professionisti, mentre in Primavera aveva giocato 2 partite nel campionato in corso.

IL VALORE SIMBOLICO: 9 ANNI SONO UN'ERA
La cifra che resta è un’altra: 9 anni in bluceleste, praticamente tutta la filiera del vivaio. Non è un dettaglio, perché nel calcio italiano delle categorie professionistiche inferiori, dove la necessità di sostenibilità economica è una regola, non uno slogan, formare in casa e trattenere fino alla soglia del Professionismo un ragazzo del 2006 significa investimenti, pazienza, staff, metodo. L’AlbinoLeffe ha costruito negli anni un ambiente considerato «Università del Calcio di terza serie», come l’ha definito il direttore sportivo Antonio Obbedio in un passaggio che racconta bene la cultura del club: migliorare ogni tassello, coniugando progetto sportivo e responsabilità.

IL PROGETTO ALBINOLEFFE E IL POSTO DEI GIOVANI
Per capire perché un addio come quello di Paganessi non contraddice, ma anzi conferma la linea del club, bisogna guardare al quadro più ampio. L’AlbinoLeffe ha investito in questi anni su un asset che in Serie C fa la differenza: lo stadio di proprietà e un centro sportivo all’altezza. La partnership con Isocell Precompressi, confermata fino al 2026 come «Sponsor Istituzionale» della prima squadra, è stata raccontata dal club ricordando un passaggio cruciale: la realizzazione dell’AlbinoLeffe Stadium, considerato un progetto pionieristico per la categoria. Strutture e organizzazione fanno da base al lavoro sul vivaio; non tutti i giovani però troveranno il loro spazio a Zanica, e quando non accade, la norma è un saluto ben gestito.

UNO SPARTIACQUE A 19 ANNI
A 19 anni, con alle spalle quasi un decennio di formazione in un club organizzato, la priorità di un centrocampista come Paganessi è doppia: accumulare minuti veri in un contesto coerente con le sue caratteristiche e, parallelamente, continuare a costruire la propria identità tecnica. Svincolato, potrà valutare piazze di Serie D, ambienti di C disposti a investire sul ruolo, oppure esperienze fuori regione o all’estero: i confini, a quell’età, sono più elastici di quanto spesso immaginiamo. L’importante, ed è qui il senso della decisione condivisa, è evitare un semestre di galleggiamento. A 19 anni, un centrocampista che ha attraversato tutta la filiera del vivaio bluceleste ha già un vocabolario tattico riconoscibile: appoggi corti, orientamento del corpo, lettura dell’uomo tra le linee. Il passaggio alla categoria superiore richiede però di «mettere su» intensità e cilindrata: non basta essere corretti, bisogna essere utili. E nel calcio di oggi, dove la parola «progetto» è spesso abusata, la storia di Paganessi e dell’AlbinoLeffe ricorda un punto semplice: crescere significa saper dire «adesso basta» quando è il momento, senza smettere di volersi bene.

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Commenti all'articolo

  • nessuno

    20 Novembre 2025 - 14:46

    Da qualche anno l'Albinoleffe tiene ai giovani del vivaio solo a parole purtroppo...

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