Lutto
21 Novembre 2025
FURSAN HISPANIA - Inaki Cabaleiro era giunto nel club di Dubai fondato da Michel Salgado nel settembre 2023
C’è una porta che si apre all’alba nel campus di una accademia di Dubai, un campo che profuma di erba bagnata e palloni che rotolano in silenzio. Per primi arrivano i ragazzi: chiedono a bassa voce dove sia il «míster». Oggi, però, non c’è nessuno a rispondere. L’eco di quel vuoto racconta più di mille parole: è morto a soli 36 anni l’allenatore galiziano Iñaki Cabaleiro Pérez, colpito da un infarto. La conferma è arrivata dai profili ufficiali del Fursan Hispania Football Club, la società di Dubai fondata dall’ex difensore del Real Madrid e della Nazionale spagnola, Míchel Salgado. Una notizia secca, asciutta, che ha attraversato in pochi minuti fusorari e continenti, lasciando la stessa sensazione sulle due sponde: incredulità e dolore.
CHI ERA INAKI CABALEIRO
Dietro la figura del giovane allenatore c’è un percorso, breve e intenso, che parte da Vigo e passa per le giovanili del Celta, il Rápido de Bouzas, esperienze negli Emirati Arabi Uniti e alle Maldive, fino all’approdo al Fursan Hispania nel settembre 2023. Non un profilo da copertina, ma un formatore: uno di quei professionisti che curano i dettagli, costruiscono legami, rendono possibili i salti in avanti dei ragazzi. Nella sua bio social si definiva «attivo, metodico, professionale, con voglia di imparare». Parole semplici, la cui forza oggi è tutta nella memoria di chi lo ha incontrato.
L'ANNUNCIO E IL CORDOGLIO: DEL CLUB E DI MICHEL SALGADO
Il primo annuncio è comparso sui canali del Fursan Hispania: «Oggi salutiamo un amico, un collega e un allenatore la cui passione ha lasciato un segno immenso nei nostri giocatori e in tutta la famiglia Fursan. La sua eredità vivrà per sempre in ogni bambino che ha ispirato». È la frase che ha fatto il giro del mondo, tradotta e ripresa dai media spagnoli e internazionali. Míchel Salgado ha affidato ai social anche un ricordo personale, colmo di smarrimento: poche ore prima i due parlavano della partita della «seconda squadra». Una vita normale di campo, una routine che si spezza senza preavviso. Anche i figli di Salgado, Alan e Miguel, hanno scritto messaggi di addio, segno di un rapporto che andava oltre il lavoro.
DUBAI, UN LABORATORIO CALCISTICO DOVE AVEVA TROVATO CASA
Per capire la storia, bisogna guardare al contesto. Dubai è diventata negli ultimi anni un hub calcistico in cui accademie e club privati dialogano con il sistema federale. È qui che nel 2014 Míchel Salgado ha lanciato la sua accademia, trasformandola in club professionistico nel 2020 e facendola competere nella piramide degli Emirati Arabi Uniti fino alla UAE First Division League (la seconda serie nazionale) grazie alla promozione ottenuta nella stagione 2021-22. Il Fursan Hispania è oggi un progetto che unisce scouting, formazione e ambizione sportiva, con un occhio ai mercati emergenti e alla crescita dei giovani. In questo mosaico, Iñaki era un tassello prezioso.
SETTEMBRE 2023, L'INIZIO DI UN LAVORO QUOTIDIANO
L’arrivo di Cabaleiro al Fursan Hispania nel settembre 2023 coincide con una fase cruciale di sviluppo del settore giovanile: programmazione delle sessioni, costruzione della metodologia, accompagnamento psicologico e tecnico di ragazzi di diverse nazionalità. Il suo profilo, fatto di attenzione alla didattica del gioco e sensibilità verso le dinamiche del gruppo, si è subito incastrato con l’identità del club. Il suo ruolo era nei quadri tecnici di base, ma la sua presenza si faceva sentire ovunque: nei corridoi, nelle riunioni, nelle chat in cui la sera si analizzano esercitazioni e si programmano partite.
LE RADICI A VIGO E LA SCUOLA CELTA
Formarsi nelle giovanili del Celta significa respirare una cultura calcistica che da anni produce talenti. Tra i principi chiave c’è la cura per il controllo orientato, l’uscita dal basso pensata per creare superiorità, la centralità della tecnica applicata. I racconti di chi ha incrociato Cabaleiro nei campi galiziani lo descrivono come un tecnico capace di tradurre quei principi nel lavoro quotidiano, adattandoli ai contesti in cui si è mosso, dal Rápido de Bouzas alle esperienze all’estero, fino all’approdo nel club di Salgado. È il profilo di una generazione di allenatori spagnoli che hanno portato nel mondo una metodologia rigorosa e al tempo stesso creativa. Invece in una città come Dubai, dove tutto corre e cambia, il lavoro di Cabaleiro ha significato stabilità per molti ragazzi. E la stabilità, nel calcio giovanile, è spesso la chiave per crescere.