Mondiali Under 17
21 Novembre 2025
Thomas Campaniello e il cuore della vittoria (foto figc.it)
Sembra quasi che il pallone pesi il doppio, quando in gioco non c’è solo il risultato ma un pezzo di storia. A Doha l’Italia Under 17 lo ha sentito tutto quel peso, per 80 minuti lunghissimi in cui il sogno della semifinale Mondiale è rimasto sospeso, fragile, a un rimbalzo sbagliato o a un legno colpito dagli avversari. Poi all’83’, quando ormai i rigori iniziavano a fare capolino nei pensieri di tutti, è arrivato il sinistro di Thomas Campaniello a cambiare il destino: tiro secco dal limite, dopo un rinvio sciagurato del portiere Ouattara, e palla in rete per l’1-0 che manda gli Azzurrini per la prima volta tra le prime quattro del mondo. Sei partite, sei vittorie, un percorso netto che porta l’Italia in semifinale contro la sorprendente Austria. Ma prima di godersi il traguardo, questa squadra ha dovuto passare attraverso 90 minuti di pura sofferenza.
Massimiliano Favo resta fedele alla sua idea di rotazioni ampie, rimettendo dentro dal 1’ Borasio, Mambuku, Luongo, Arena e Lontani e dimostrando ancora una volta quanto questo gruppo sia profondo e competitivo. Dall’altra parte però il Burkina Faso è tutto fuorché una comparsa: squadra fisica, intensa, abituata a correre in avanti con la potenza di un quattrocentista, capace di mettere alle corde anche la Germania e arrivata ai quarti con una sola sconfitta in tutto il Mondiale. Dopo un avvio discreto degli Azzurrini, la partita si piega dalla parte africana: Inacio e compagni faticano a costruire, perdono duelli e metri, e Longoni diventa rapidamente il migliore amico di tutti. Al 20’ Zongo spaventa l’Italia con un tiro-cross mancino che si stampa sulla traversa, al 40’ lo stesso numero 10 centra il palo dopo una respinta corta del portiere azzurro su Bagayoko. L’Italia barcolla, fatica a uscire dal proprio guscio e all’intervallo lo 0-0 assomiglia più a un favore del destino che a un equilibrio reale.
Nella ripresa Favo cambia ancora il copione: dentro Elimoghale per Lontani, poi Campaniello e Marini, con Mambuku alzato a mezzala per aggiungere gamba e corpo nel cuore del campo. L’Italia sistema le distanze, sporca le linee di passaggio del Burkina e poco alla volta riporta la partita sul terreno che preferisce. La gara diventa più tattica, meno aperta, ma le occasioni vere continuano a essere col contagocce: un mancino di Inacio controllato da Ouattara, un gol di Reggiani annullato giustamente per fuorigioco, qualche mischia che fa trattenere il fiato. Proprio quando i rigori sembrano l’epilogo più probabile, arriva l’episodio che spezza la notte: Ouattara sbaglia il rinvio dal fondo, il pallone finisce sui piedi di Campaniello che non ci pensa un secondo e scarica un sinistro secco dal limite, imprendibile, dopo essersi infilato in mezzo a due avversari. È il terzo gol in due partite per il centravanti dell’Empoli, l’ottava rete italiana in un Mondiale perfetto fin qui. Nel finale c’è da stringere i denti ancora una volta, con qualche mischia in area e la consapevolezza che in semifinale mancherà lo squalificato Marini, uno dei migliori della spedizione. Ma questa Italia ha dimostrato di avere più di undici titolari, carattere da grande e una resistenza emotiva da squadra matura: soffre, sbaglia, si aggrappa ai propri cambi e alle proprie idee. E alla fine, quando conta davvero, trova il modo di restare in piedi.
«Sono molto contento – sottolinea Massimiliano Favo a figc.it – perché non era affatto una partita semplice, contro un avversario veloce e forte fisicamente. Siamo riusciti a vincere da vera squadra, meritandoci un posto tra le prime quattro del mondo. Questo è un gruppo di ragazzi eccezionali, che danno tutto gli uni per gli altri e meritano pienamente questo traguardo».
ITALIA-BURKINA FASO 1-0
RETE: 38’ st Campaniello (I).
ITALIA (4-3-1-2): Longoni; Iddrisa, Borasio, Reggiani, Mambuku; Steffanoni (24’ st Marini), Prisco, Luongo (45’ st Pandolfi): Inacio (45’ st Bovio); Arena (24’ st Campaniello), Lontani (9’ st Elimoghale). A disp. Cereser, Nava, De Paoli, Baralla, Maccaroni. All. Favo.
BURKINA FASO (4-2-3-1): Ouattara R.; Ouedraogo O. (42’ st Ouattara E.), Dabo, Barro F., Coulibaly; Zalle, Kogo; Barro C. (35’ st Diakite), Zongo, Bagayogo; Tapsoba. A disp. Ouedraogo P., Sagnon, Ouedraogo M., Sangare, Fofana, Diaby, Togola, Kabore. All. Barro.
ARBITRO: Perez (Perù).
ASSISTENTI: Sotto (Perù) e Castillo (Perù).
QUARTO UFFICIALE: Vejar (Chile).
AMMONITI: Kogo (B), Marini (I), Reggiani (I), Campaniello (I), Luongo (I), Tapsoba (B).

Fase a eliminazione diretta (dal 14 al 27 novembre)
Sedicesimi di finale (venerdì 14 e sabato 15 novembre)
venerdì 14 novembre
Zambia-Mali 1-3
Portogallo-Belgio 2-1
Svizzera-Egitto 3-1
Francia-Colombia 2-0
Argentina-Messico 2-2, 6-7 dtr
Irlanda-Canada 1-1, 10-9 dtr
Stati Uniti-Marocco 1-1, 4-5 dtr
Brasile-Paraguay 0-0, 5-4 dtr
sabato 15 novembre
Senegal-Uganda 0-1
Corea del Sud-Inghilterra 0-2
ITALIA-Cechia 2-0
Giappone-Sudafrica 3-0
Germania-Burkina Faso 3-0
Venezuela-Corea del Nord 1-2
Austria-Tunisia 2-0
Croazia-Uzbekistan 1-1, 4-5 dtr
Ottavi di finale (martedì 18 novembre)
Messico-Portogallo 0-5
Svizzera-Irlanda 3-1
Marocco-Mali 3-2
Brasile-Francia 1-1, 5-4 dtr
Austria-Inghilterra 4-0
Corea del Nord-Giappone 1-1, 5-6 dtr
ITALIA-Uzbekistan 3-2
Uganda-Burkina Faso 1-1, 4-6 dtr
Quarti di finale (venerdì 21 novembre)
Portogallo-Svizzera 2-0
Marocco-Brasile 1-2
Austria-Giappone 1-0
ITALIA-Burkina Faso 1-0
Semifinali (lunedì 24 novembre)
PORTOGALLO-BRASILE
AUSTRIA-ITALIA
Finali (giovedì 27 novembre)
3° posto - Ore 13.30
1° posto- Ore 17:00