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Serie B

Il centrocampista-rivelazione è il primo nome sul taccuino dello storico club, il mercato sarà scoppiettante

Gennaio si avvicina e ci si prepara a un’operazione chirurgica: due profili giovani, tanta sostanza e un investimento mirato

PADOVA SERIE B - GIOVANNI GIUNTI

PADOVA SERIE B - Giovanni Giunti, centrocampista classe 2005, nel campionato di Serie C in corso con il Perugia 14 presenze e 2 reti

Scena: è una sera umida all’Euganeo, i riflettori disegnano rettangoli di luce nell’aria e il centrocampo del Padova tiene botta in una partita pesante, ma la sensazione, quella che avvertono i direttori sportivi, è che manchi ancora «quel» dettaglio. Non un nome altisonante, non l’ennesimo colpo di vetrina: serve il tassello che rende la macchina più rapida nel recupero palla, più pulita nell’uscita, più verticale nei primi 30 metri di costruzione. Con il mercato di gennaio ormai a portata di calendario, la società biancoscudata mette in fila le priorità: irrobustire la mediana con un profilo giovane, pronto a reggere il passo della Serie B. E la doppia pista è tracciata: in cima c’è Giovanni Giunti del Perugia, classe 2005, mentre sullo sfondo, nitido, c’è Moussa Touré della Sambenedettese. Due strade diverse, una stessa idea: alzare l’intensità senza tradire il progetto.

LA MEDIANA COME CHIAVE DELLA SQUADRA
Nel sistema di Matteo Andreoletti, il 3-5-2 può virare a 3-4-2-1 in fase offensiva, ma il cuore resta la zona nevralgica. Da lì passano ritmo, pressioni, schermature e seconde palle. In estate i biancoscudati hanno già portato a casa tasselli funzionali, dal duttile Jonas Harder in prestito dalla Fiorentina al talento tra le linee di Luca Di Maggio dall’Inter, fino all’esperienza di Daniele Baselli, e la leadership di Lorenzo Crisetig ha fatto da metronomo. Ma il salto di categoria ha mostrato una necessità: inserire un centrocampista «ponte» tra aggressione e rifinitura, capace di recuperare, condurre e rifinire con tempi giusti. È il profilo che accorcia i reparti, che fa correre meno gli altri, che ti fa guadagnare 10 metri buoni ad azione.

LA PISTA PRINCIPALE: GIOVANNI GIUNTI
Il primo nome sul taccuino è Giovanni Giunti, centrocampista centrale del Perugia, nato l’11 marzo 2005 e ormai stabilmente nelle rotazioni del tecnico di Pian di Massiano. È un giocatore «contemporaneo»: 179 cm, piede destro, lettura dell’azione precoce, copertura generosa della zona e, quest’anno, una crescita evidente anche in termini di efficacia offensiva. Le cifre raccontano un profilo in ascesa: nella stagione 2024-2025 ha toccato quota 38 presenze ufficiali (di cui 35 in campionato) con oltre 2.700 minuti giocati; in questa annata ha già timbrato 2 gol e 1 assist nelle prime uscite, segnali di un raggio d’azione che si allarga. Il Perugia lo ha blindato con un contratto fino al 30 giugno 2028, a conferma di un progetto su cui la società umbra crede e investe.

COSA POTREBBE DARE
Cosa darebbe Giunti al Padova? Pressione alta con tempi giusti, primo passaggio sicuro, coraggio nel palleggio in zona 2, e soprattutto una predisposizione a «stare» nelle partite sporche, quelle dove l’inerzia si sposta spesso sul dettaglio. In uno spogliatoio che ha già figure di guida, Crisetig, Varas, lo stesso BaselliGiunti porterebbe freschezza e chilometraggio, ma anche ordine. Nelle mappe di calore recenti emerge una buona copertura laterale, utile quando i quinti alzano il baricentro e si aprono linee di transizione. Per un Padova che vuole consolidarsi in B, è il prototipo del centrocampista «che ti migliora senza stravolgere».

LA SECONDA PISTA
La seconda pista è Moussa Touré (classe 2005), franco-guineano della Sambenedettese. Arrivato in riviera a fine 2023, si è guadagnato fiducia e minuti, fino al rinnovo siglato in estate fino al 30 giugno 2027: un segnale forte del club marchigiano, che ne certifica la crescita e tutela il valore. Touré nasce come mezzala/centrocampista «box to box»: gamba, strappo palla al piede, aggressività sulle seconde palle, discreta sensibilità nel breve. Il salto dalla Serie D/C alla B sarebbe notevole, ma il fisico e la mentalità lo rendono un profilo da sviluppo, su cui lavorare subito per avere dividendi già nel girone di ritorno.

IL CONTESTO PADOVA
Il percorso societario del Padova è coerente: promozione, consolidamento dell’ossatura, upgrade selettivi. La scorsa estate, tra trattative sfumate (Federico Zuccon finito poi alla Juve Stabia) e colpi mirati, la linea del ds Massimiliano Mirabelli è rimasta la stessa: investire sul valore atteso dei giovani e circondarli di riferimenti esperti. L’aggiunta di un centrocampista in gennaio va letta dentro questa trama: non rivoluzione, ma ottimizzazione. A fare da cornice, anche il tema «ambiente». L’Euganeo ha visto riaprire settori e aumentare la capienza con deroghe mirate, mentre prosegue il percorso infrastrutturale sulla Curva Sud e l’adeguamento dell’impianto. Clima, pubblico e progetto contano quando si tratta di convincere giovani con mercato. Offrire minuti veri in B, in una piazza calda e in crescita, è un argomento che pesa.

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