Under 18
23 Novembre 2025
NAPOLI-ATALANTA UNDER 18 • Matteo Colombo e Aldo Martano
Ci sono giornate in cui il calcio diventa una dichiarazione d’intenti, una promessa lanciata al resto del campionato. L’Atalanta sceglie Napoli per scrivere il proprio manifesto: una squadra feroce, verticale, affamata, capace di piegare un avversario che fino a ieri sembrava inarrestabile. In un episodio sorprendentemente one-sided, i ragazzi di Tiziano Polenghi firmano un 4-0 tanto rumoroso quanto pesante nella lotta per le zone altissime della classifica. Tutto in un’ora scarsa, tutto con una maturità che racconta di una squadra costruita per restare.
La partita si accende dopo pochi minuti, quando la punizione di Colombo pesca Orlacchio sul secondo palo: il tocco in spaccata del difensore apre le danze dopo appena cinque giri di orologio. Il Napoli prova a scuotersi, ma l’Atalanta è un fiume in piena. Al 15’ Hodiamont sfonda a destra, serve Curcio e il mancino dell'ex Inter vale il raddoppio. Dieci minuti più tardi, mentre i partenopei provano a reagire con una combinazione Chiummariello-Esposito salvata sulla linea da Araboni, la Dea cala anche il terzo squillo: Camara, Hodiamont, Curcio e infine Colombo, che gira nel sacco il pallone del 3-0. È un dominio tecnico, tattico ed emotivo. Un primo tempo che fotografa alla perfezione lo stato di grazia degli ospiti e getta ombre improvvise sulla tenuta dei ragazzi di Fusaro, reduci da un pareggio col Verona dopo sette vittorie consecutive e improvvisamente fragili e disorientati.
Nella ripresa il Napoli prova a ripartire, ma l’Atalanta non concede nemmeno un varco. Al 27’ arriva il colpo definitivo: Colombo strappa centralmente, apre per Martano che si sistema il sinistro e lo scaglia nell’angolino per il 4-0 che chiude ogni discorso. Da lì in poi è gestione autoritaria, senza sbavature, con la Dea che difende, riparte, accompagna e conquista il primo clean sheet fuori casa. Tre punti pesantissimi che riportano l’Atalanta nelle zone più nobili della classifica e che, soprattutto, la restituiscono nella versione migliore: feroce, verticale, implacabile. Per il Napoli, invece, è una caduta dolorosa dopo il 2-2 col Verona: una sconfitta che riporta tutti con i piedi per terra, ricordando quanto il margine tra eccellenza e fatica, nel calcio giovanile, sia sottile come una scelta sbagliata.
NAPOLI-ATALANTA 0-4
RETI: 5' Orlacchio (A), 15' Curcio (A), 25' Colombo (A), 27' st Martano (A).
NAPOLI (4-3-3): Pugliese 6, Melnyk 5.5 (15' st Bonaiuto 5.5), Zappettini 5.5, De Stefano 5.5 (33' st Rosi sv), Palomba 5 (45' st Sorbino sv), Marotta 5, Esposito 6 (15' st Rovetini 6), Maida 5.5 (15' st Cambrini 5.5), Barbella 5.5 (33' st Fabozzi sv), Favicchio 6, Chiummariello 6.5 (33' st Castaldi sv). A disp. Merone, Colurciello. All. Fusaro 5.
ATALANTA (4-4-2): Sonzogni 7, Belli 6.5 (28' st Regonesi sv), Orlacchio 7 (14' Nova 6.5), Araboni 6.5 (1' st Rinaldi M. 6.5), Modonesi 7 (47' st Tareiev sv), Cojocariu 6.5, Camara 6.5 (33' st Bolis sv), Hodiamont 7.5 (28' st Citaristi sv), Curcio 7.5, Colombo 8, Martano 7.5 (33' st Ciapini sv). A disp. Villa, Marnati. All. Polenghi 8.
ARBITRO: Palma di Napoli 7.
ASSISTENTI: Carrozza di Battipaglia e Pone di Nola.
AMMONITI: De Stefano (N), Palomba (N), Marotta (N), Favicchio (N), Castaldi (N), Araboni (A).