Serie B
26 Novembre 2025
CESENA SERIE B - Filippo Bertaccini, centrocampista classe 2007, nelle giovanili ha vinto lo Scudetto con l'Under 15 e con l'Under 16 dei romagnoli
Un corridoio di luci sotto la Curva dell’U-Power Stadium, il fruscio dei teloni coreografici, poi il silenzio breve prima del boato: all’83’ le telecamere indugiano su un volto appena maggiorenne che si alza dalla panchina. La lavagnetta luminosa scandisce un cognome che a Cesena è casa: entra Filippo Bertaccini, classe 2007, cresciuto tra i campi del settore giovanile bianconero anche quando i tempi sembravano bui. È il suo esordio in Serie B, arriva nel momento più duro, mentre il Monza capolista difende l’1-0 e il Cesena cerca fino all’ultimo una fessura per riaprire il match. Non è l’inizio da copertina con gol e lacrime: è, più realisticamente, il battesimo dentro un big match vero, dove un pallone giocato bene vale quasi quanto un gol. E per chi viene dalla Primavera, quei minuti sono un capitale che si moltiplica. Oltretutto il cognome Bertaccini non è affatto nuovo: il padre Davide, classe 1972, ha giocato per anni tra i Professionisti tra Fermana e Fiorenzuola.
IL CONTESTO: MONZA CAPOLISTA, CESENA CORAGGIOSO
Nella cornice della 13ª giornata della Serie B 2025-26 (23 novembre 2025), il Monza firma la settima vittoria consecutiva e consolida il primato in classifica. A decidere è il destro educato di Pedro Obiang al 37’, su invito dall’out mancino di Dany Mota: piatto aperto, palla all’angolo più lontano e vantaggio biancorosso. Per i lombardi è un successo che vale l’allungo in vetta a 29 punti, +3 sul Modena, fermato sullo 0-0 dal Südtirol. È anche la quarta gara di fila senza subire reti: dettaglio non da poco per una squadra che, oltre al talento offensivo, ha trovato una fisionomia difensiva affidabile. Il Cesena non esce ridimensionato. La squadra di Michele Mignani mostra la personalità che ha contraddistinto l’avvio di stagione, tiene botta nell’ora calda, si ripresenta nella metà campo avversaria con la consueta organizzazione e sfiora il pari nella ripresa.
BERTACCINI, IDENTIKIT DEL RAGAZZO
Nato il 4 marzo 2007, Filippo Bertaccini è un centrocampista di scuola Cesena, piede destro, struttura in crescita, con vocazione da mediano moderno: tempi di gioco, primo controllo orientato, pulizia nel passaggio corto e la capacità, sempre più marcata, di cambiare ritmo dal centro-destra. In base ai database pubblici e ai profili ufficiali, il suo ruolo naturale è quello di equilibratore davanti alla difesa, con adattabilità da mezzala e lampi da trequartista di pressione. Il percorso è quello tipico del ragazzo «di casa»: prime partite con la Nuova Virtus Cesena, poi il salto nel settore giovanile del Cesena FC, dove scala progressivamente le categorie fino alla Primavera 1. Nell’estate 2025 è inserito nel gruppo che riattacca la spina al Trofeo «Giacinto Facchetti»: nell’elenco dei convocati per il raduno figura stabilmente tra i centrocampisti, segno di una considerazione tecnica già consolidata.
CIFRE IMPORTANTI
Il dato grezzo dice che nel corso della stagione 2024-2025, tra Under 18 e affacci in Primavera, Bertaccini accumula oltre 2.900 minuti, con un contributo diretto in gol e assist che si somma a un rendimento lineare. Numeri che, pur provenendo da contesti giovanili, offrono un’indicazione: c’è continuità, non soltanto lampi. Ancora più eloquente è l’autunno 2025: in Primavera 1, contro la Lazio, Bertaccini decide la partita con una doppietta in 3 minuti. Prima un «gol olimpico» direttamente da calcio d’angolo, poi una punizione a giro che certifica una sensibilità balistica poco comune per un centrocampista. È la quarta vittoria consecutiva dei bianconeri, e il suo nome finisce, con pieno merito, nelle cronache del weekend. E tutto questo senza contare gli Scudetti vinti ai tempi di Under 15 e Under 16 quando il Cesena si trovava in Serie C e partecipava alle competizioni con le squadre di Lega Pro.
L'ESORDIO IN SERIE B: CRONACA DI UN CAMBIO CHE PESA
Minuto 83 a Monza: dalla panchina del Cesena si alza Bertaccini. Entra al posto di Michele Castagnetti per l’ultimo assalto, quando ogni scelta con la palla diventa decisiva. Non c’è il «colpo di teatro», ma c’è ciò che a quell’età conta di più: un esordio di responsabilità in un contesto di massima difficoltà, con la capolista di fronte e lo stadio in spinta. È un segnale forte della fiducia dello staff: per giocare minuti «caldi» a 18 anni bisogna saper leggere gli spazi, reggere l’urto fisico e non bruciare il pallone. E per il Cesena il messaggio al vivaio è chiaro. C’è una filiera tecnica che porta dal Martorano Sports Center alla prima squadra, e non si tratta di un’eccezione: è un modello che valorizza competenze interne, con ritorni tecnici ed economici.
IL VIVAIO CHE FUNZIONA
La lista dei convocati Primavera di luglio 2025 offre una fotografia chiara: una base ampia di classe 2006-2008, un’ossatura di 2007 che regge il salto di categoria, staff tecnici con forte identità territoriale e un metodo che cura tanto la componente tattica quanto quella mentale. In questo contesto, emergono profili duttili come Bertaccini, in grado di giocare più altezze della mediana senza perdere lucidità. Il passaggio ai «grandi» avviene con gradualità, ma senza timori: allenarsi una settimana con la prima squadra, tornare a decidere in Primavera, poi prendersi il minuto 83 in trasferta contro la capolista. Una scaletta formativa da manuale. Il resto lo decideranno il lavoro quotidiano e le prossime scelte. Intanto, la data c’è: 23 novembre 2025. La notte in cui l’U-Power Stadium ha accolto un altro esordio bianconero.