Serie A
26 Novembre 2025
CREMONESE SERIE A - Jamie Vardy dallo scorso settembre veste il grigiorosso dopo 13 anni di militanza nel Leicester
Allo stadio Giovanni Zini, alle 15:00 di domenica 23 novembre 2025, la partita scorre con i suoi strappi: la Roma colpisce, la Cremonese risponde tardi. A Salò, sulla sponda bresciana del Lago di Garda, invece, la cronaca accelera senza rumore: una finestra forzata, passi rapidi, cassetti svuotati. Mentre Jamie Vardy rincorre l’ennesimo pallone della sua carriera, almeno tre persone sanno esattamente cosa cercare nella sua villa. Quando il triplice fischio sancisce il 3-1 per i giallorossi, da casa Vardy mancano orologi, gioielli e contanti per un valore stimato vicino ai 100.000 euro. A ricostruire tutto, adesso, sono i Carabinieri di Salò, convinti che il colpo fosse pianificato attorno agli spostamenti del calciatore e della sua famiglia.
UN COLPO «DI CALENDARIO»: IL FATTORE PARTITA
Per chi prende di mira le abitazioni dei calciatori, la coincidenza con il calendario è spesso la variabile che trasforma un rischio in una certezza. Nel caso di Vardy, appena arrivato in Serie A con la Cremonese, la scelta del momento appare tutt’altro che casuale: una trasferta breve, ma sufficiente a garantire agli intrusi un intervallo sicuro per agire. Le ricostruzioni convergono sulla stessa immagine: villa incustodita, finestra violata, bottino selezionato con cura. Non è un assalto estemporaneo: gli inquirenti parlano di movimenti del calciatore «seguiti» e di un monitoraggio precedente dell’abitazione.
LA DINAMICA: FINESTRA, BERSAGLI E SELEZIONE DELLE VIE DI FUGA
Dalle prime informazioni, i ladri sarebbero entrati agendo su una finestra. È un dettaglio cruciale: riduce tempi e rumore, evita i punti più protetti della casa, e consente una via di fuga rapida. L’interno viene passato in rassegna con metodo: orologi e gioielli sono categoriе predilette da bande specializzate per valore, trasportabilità e facilità di ricettazione. Tra gli orologi mancanti, parrebbe esserci un Patek Philippe; un elemento coerente con precedenti colpi analoghi ai danni di sportivi, dove i brand ad alta liquidità sono obiettivi primari. La stima, circa 100.000 euro, è una prima quantificazione, suscettibile di aggiornamenti quando l’inventario dei proprietari verrà incrociato con le immagini delle telecamere e gli altri riscontri tecnici.
VARDY: IL TRASFERIMENTO IN ITALIA E LA SCELTA DEL GARDA
L’approdo di Jamie Vardy in Italia è la svolta della sua estate: dopo 13 anni di Leicester City, l’attaccante accetta la sfida con la Cremonese e sceglie Salò come base logistica e familiare. Il Garda è zona di residenze pregiate, collegata in modo efficiente a Cremona e ai grandi snodi lombardi: una scelta che moltissimi professionisti del calcio, italiani e stranieri, hanno fatto e rifatto negli anni. La biografia sportiva è nota: quasi 200 reti in maglia Leicester, lo scudetto dei miracoli del 2016, e la voglia, dichiarata, di «continuare a segnare». È in questa cornice che l’episodio di Salò si colloca, con l’effetto collaterale di riportare al centro il tema della sicurezza domestica per gli atleti.
NON UN CASO ISOLATO
L’episodio di Salò si inserisce in una casistica ampia. Negli ultimi anni diversi giocatori sono stati derubati o hanno subito tentativi di rapina in casa. Nel 2021, a Roma, Chris Smalling venne sorpreso da tre uomini armati nella sua abitazione; la famiglia restò illesa, ma il racconto di quelle ore è rimasto emblematico del rischio che i calciatori corrono anche lontano dagli stadi. Nel 2022, a Torino, un tentativo di rapina nella casa di Angel Di Maria fu sventato dall’intervento delle Forze dell’ordine: un arresto in flagranza e una banda messa in fuga. Casi diversi per modalità e gravità, ma accomunati dall’idea che orologi e gioielli ad alta rivendibilità siano il vero «pallone» inseguito da chi prepara questi colpi.
L'IMPATTO SUL GIOCATORE E SUL CLUB
Per un professionista come Jamie Vardy, il contraccolpo non è solo economico. C’è la dimensione personale, la casa, gli oggetti, la sicurezza percepita dei propri cari, e c’è quella professionale, perché un episodio del genere entra nella routine quotidiana, impone presidi aggiuntivi, modifica abitudini e orari. La Cremonese, da parte sua, si trova a gestire un caso che tocca l’attenzione dei media internazionali: l’equilibrio tra tutela della privacy e vicinanza pubblica al giocatore è un esercizio delicato, ma il club ha già l’esperienza per attivare i propri canali di supporto logistico e umano, in coordinamento con le forze dell’ordine. In attesa di sviluppi formali, resta l’immagine di una domenica bifronte: lo spettacolo e i gol sul terreno di gioco, il silenzio e l’efficienza di un colpo a pochi chilometri di distanza. Per Jamie Vardy, la partita più scomoda è iniziata al fischio finale.