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Serie C
28 Novembre 2025
PERGOLETTESE SERIE C - Nicola Pepa, attaccante classe 2007, è subentrato nei minuti finali di Pro Patria-Pergolettese di venerdì 21 entrando al posto di Giacomo Tomaselli
Il momento che ogni ragazzo immagina fin da bambino, calciando il pallone nei campetti di periferia, per Nicola Pepa è arrivato venerdì 21: l’esordio in Serie C con la maglia della Pergolettese. Nel match del girone A contro la Pro Patria, terminato 3-1 per i bustocchi, il club gialloblù ha deciso di dare spazio al baby attaccante marchigiano, considerandolo una «tappa importante del suo percorso, che continua con tanto lavoro e passione», come sottolineato dalla stessa società lombarda. Per il classe 2007 di Corridonia, ex Recanatese, non è stato un semplice ingresso in campo, ma il primo passo ufficiale nel mondo del Professionismo, in uno stadio vero, in un campionato vero, dove ogni pallone pesa e ogni scelta si ricorda.
LE RADICI MARCHIGIANE: IL TALENTO CRESCIUTO TRA MATELICA ED ANCONA
Nato il 14 settembre 2007, Pepa appartiene a quella generazione di ragazzi che il calcio lo hanno respirato sin da subito. I suoi primi passi sono stati nelle giovanili del Matelica e dell’Ancona, due realtà che negli ultimi anni hanno dimostrato grande attenzione alla formazione dei giovani. A Matelica, Pepa ha iniziato a farsi notare per tecnica, personalità e una notevole capacità di leggere le situazioni offensive. Ad Ancona ha trovato un contesto più strutturato, dove ha potuto affinare movimenti, tempi di gioco e capacità di adattarsi a ruoli diversi sul fronte offensivo. In queste due tappe, lontano dai riflettori, sono state gettate le basi del suo percorso: allenamenti quotidiani, viaggi, sacrifici della famiglia, partite sui campi difficili dei settori giovanili, spesso più formativi di mille parole.
LA VETRINA DELLA VIAREGGIO CUP E LA CHIAMATA DELLA LND
Un altro snodo importante è stata la partecipazione alla Viareggio Cup con la Rappresentativa Nazionale LND. Un torneo storico, in cui tantissimi talenti hanno iniziato a farsi conoscere dal grande calcio. Per Pepa, quella competizione ha avuto il sapore di un esame superato a pieni voti: confrontarsi con coetanei e avversari di alto livello gli ha dato consapevolezza e lo ha messo nel mirino degli osservatori. Indossare la maglia della Rappresentativa LND non è mai un traguardo casuale: significa essere considerati tra i profili più interessanti del panorama dilettantistico nazionale. In quelle partite, Pepa ha dimostrato di sapersi adattare a ritmi più alti, di non soffrire la pressione e di avere quel mix di coraggio e spensieratezza che caratterizza i giovani che non hanno paura di tentare la giocata.
LA STAGIONE ALLA RECANATESE: 20 PRESENZE IN SERIE D
Prima di arrivare alla Pergolettese, Pepa ha vestito la maglia della Recanatese in Serie D, raccogliendo ben 20 presenze. Un numero tutt’altro che banale per un ragazzo così giovane. La Serie D viene spesso definita una palestra per giovani promesse, un campionato in cui si impara a competere contro avversari fisici, esperti e smaliziati. In questo contesto, l’attaccante marchigiano ha saputo mettere in mostra le sue qualità tecniche: controllo palla pulito, buona conduzione, capacità di puntare l’uomo e attaccare la profondità. Ha imparato a proteggere il pallone spalle alla porta, a reggere i duelli, a farsi trovare pronto tra le linee. Più che i numeri, sono state le prestazioni a far parlare di lui: il modo in cui si muoveva, la personalità nell’entrare in partita, la naturalezza con cui cercava sempre la giocata utile alla squadra.
LA SCELTA DELLA PERGOLETTESE: PROGETTO, FIDUCIA E CRESCITA
Alla fine, però, Pepa ha detto sì alla Pergolettese. Una decisione che non è arrivata a cuor leggero, ma frutto di valutazioni attente. In un calcio moderno spesso condizionato da promesse di guadagni rapidi e «salti» affrettati, il classe 2007 ha scelto una strada diversa: un progetto di crescita solido, graduale, costruito passo dopo passo. La Pergolettese, club dalla forte identità, si è proposta come una nuova casa calcistica. Non solo una squadra di passaggio, ma un ambiente dove lavorare, sbagliare, imparare e migliorare. Il messaggio è stato chiaro: niente scorciatoie, solo campo e lavoro. Il club gialloblù negli ultimi anni ha dimostrato particolare attenzione ai giovani in arrivo dai Dilettanti, inserendoli con intelligenza e gradualità nella categoria. Pepa rientra perfettamente in questa filosofia: un prospetto su cui investire tempo, energie e pazienza.
ESORDIO IN UN MOMENTO DELICATO
Il debutto di Pepa è arrivato in un periodo non semplice per la Pergolettese, reduce da una striscia di risultati negativi che ha portato all’esonero di Giacomo Curioni dopo soli 4 punti nelle ultime 11 partite. Al suo posto è subentrato Mario Tacchinardi, chiamato a risollevare la squadra e a ridare fiducia all’ambiente. In questo contesto, decidere di lanciare un 2007 non è un gesto scontato. Significa dare un segnale al gruppo e alla piazza: guardare al futuro, valorizzare chi ha fame e voglia di emergere, anche quando la classifica e le pressioni suggerirebbero scelte più conservative. Per Pepa, esordire in una partita complessa, contro una squadra organizzata come la Pro Patria e in una gara poi persa 3-1, può rivelarsi un’esperienza formativa ancora più importante. Imparare ad affrontare anche i momenti difficili, vivere dall’interno le tensioni di una partita che non va come sperato, è parte integrante del percorso di un calciatore. Per i tifosi gialloblù e per gli appassionati di calcio giovanile, il nome comunque è segnato: Nicola Pepa, classe 2007, attaccante marchigiano. Un ragazzo che ha appena iniziato a scrivere la sua storia nel professionismo.
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