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Serie C

Anche quest'anno il campionato diventa una pagliacciata, già esclusa una squadra e classifica riscritta

La caduta del club modifica la stagione, nuova programmazione delle giornate e un turno di riposo fisso per tutti

SERIE C GIRONE B - RIMINI ESCLUSO

C’è un foglio bianco sul tavolo della sala riunioni in via Jacopo da Diacceto, sede della Lega Pro. Sopra, in controluce, i segni di un calendario appena cancellato. In basso, a penna rossa, una scritta secca: «Girone B a 19 squadre». La scena racconta più di mille parole: l’esclusione del Rimini ha costretto la Lega a riprogrammare da capo le ultime 23 giornate utili della stagione, a partire dalla 16ª di andata. Decisione drastica, inevitabile dopo la revoca dell’affiliazione disposta dalla FIGC con il Comunicato Ufficiale n. 104/A: la società è stata messa in liquidazione, decadono tutti i tesseramenti, le gare giocate non fanno più classifica. Da qui, un torneo rimodulato con una novità permanente: in ogni turno una squadra resterà a riposo. Si va dunque addirittura con anticipo rispetto alla stagione 2024-2025, quando Turris e Taranto furono escluse dal campionato nel Girone C, ma nel girone di ritorno. Un ulteriore fatto che dimostra come il calcio professionistico italiano non sia in buone acque e necessiti al più presto di riforme. 

I MOTIVI DEL CAMBIO DI CALENDARIO
La FIGC ha revocato l’affiliazione al Rimini Football Club s.r.l. ai sensi degli articoli 16 e 110 delle NOIF, prendendo atto della messa in liquidazione della società. Conseguenza diretta: esclusione dalla Serie C e decadenza dei tesseramenti. È il provvedimento più severo dell’ordinamento sportivo e produce effetti immediati sulla competizione. La Lega ha quindi pubblicato la programmazione aggiornata «dalla 16ª giornata del girone di andata sino al termine della stagione regolare», fissando anche date e orari delle gare fino alla 1ª di ritorno e proseguendo l’elenco delle sfide con l’indicazione, per ogni turno, della squadra che «Riposa». L’assetto del girone scende a 19 club: in pratica, ogni settimana una squadra non scende in campo. Sul piano regolamentare, la «cancellazione» dei risultati del Rimini trova base nell’articolo 53 NOIF: se una società viene esclusa, le gare già disputate «non hanno valore per la classifica», con distinzioni tecniche tra esclusione in andata o in ritorno. Nel caso di estromissione a cavallo dei due gironi, la giurisprudenza federale ha chiarito l’applicazione combinata dei commi 3 e 4: in estrema sintesi, i risultati del girone d’andata vengono sterilizzati, mentre nel ritorno si procede con i riposi a rotazione e il calendario a 19.

LA CLASSIFICA RISCRITTA: CHI SALE E CHI SCENDE
Con l’annullamento delle gare dei biancorossi, il Girone B è stato ricalibrato. A trarne vantaggio sono le squadre che avevano perso contro il Rimini (recuperano 3 punti), mentre chi lo aveva battuto vede sottratti 3 punti e chi aveva pareggiato perde 1. L’effetto più visibile è in vetta: il Ravenna aggancia l’Arezzo a quota 35, mentre in coda il Bra scivola terzultimo e il Pontedera rientra in zona play out. Per chiarezza, una fotografia resa pubblica nel primo pomeriggio del 28 novembre 2025: Arezzo e Ravenna 35, Ascoli 28, Pineto 23, poi una fila di squadre in una classifica «compressa» dalla sottrazione/aggiunta dei risultati cancellati.

DIRITTI DEI TESSERATI E MERCATO «APERTO»
La revoca dell’affiliazione libera i tesserati del Rimini da ogni vincolo: un tema che impatta subito sul mercato, perché calciatori e tecnici possono cercare nuova sistemazione con tesseramenti straordinari laddove consentiti dai regolamenti. È un passaggio doloroso per una piazza storica, ma la regola è chiara: con la perdita dell’affiliazione, i rapporti vengono meno «ex lege». Le gare già giocate contro il Rimini contano ancora? No. In base all’art. 53 NOIF, le risultanze vengono annullate ai fini della classifica. La Lega Pro ha aggiornato il quadro ufficiale e comunicato il calendario rimodulato.

IL SIGNIFICATO SPORTIVO (E SIMBOLICO) DI UNA PERDITA
Il caso Rimini non è «solo» un fatto amministrativo: scuote una città, cancella progetti tecnici, lascia un vuoto per i settori giovanili e per le famiglie che seguono il vivaio. La revoca dell’affiliazione, lo si ribadisce, è un atto che chiude ogni attività federale, con l’effetto immediato di «liberare» atleti e staff ma anche di disperdere un patrimonio sportivo e sociale costruito in anni. La cronaca locale di oggi restituisce tutta la dimensione umana del contraccolpo. Intanto, il campionato va avanti. Con un posto vuoto a rotazione, e una riga di calendario in meno. Quella delle ultime ore comunque è una storia che si poteva già annusare in estate, con vari passaggi di proprietà sfumati, alcuni riusciti, ma una società che non ha mai decollato.

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