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Serie C

Ha 500 presenze tra i Prof e deve dare una scossa in panchina, il difficile compito dell'ex centrocampista

Un altro ex mastino della mediana prende il timone dei nerazzurri, si punta su identità di gioco e lavoro sui giovani

LATINA SERIE C - GENNARO VOLPE

LATINA SERIE C - Gennaro Volpe dopo gli inizi alla Virtus Entella nella passata stagione ha allenato per alcuni mesi il Lecco nel Girone A prima di essere esonerato

Una lavagna spolverata in fretta nello spogliatoio del «Francioni», un 4-3-1-2 abbozzato con il gesso e una parola scritta in grande: «intensità». Così immaginiamo l’esordio di Gennaro Volpe alla guida del Latina. L’annuncio è arrivato nel pomeriggio del 2 dicembre 2025: la società nerazzurra affida la prima squadra al tecnico campano con un accordo di un anno, scelta che certifica la volontà di imprimere da subito un cambio di passo sul piano della proposta e dei risultati. La nota ufficiale che comunica il suo arrivo, diffusa dal circuito dell’informazione calcistica, scandisce i tratti del nuovo corso: profilo giovane, curriculum solido in Serie C, competenza nella crescita dei giovani e una cultura di lavoro definita.

UN PROFILO CHE UNISCE FORMAZIONE A COMPETENZA
Classe 1981, nato a Pozzuoli, ex centrocampista con una lunga militanza tra Serie B e Serie C (sfiora le 500 presenze in campo), Volpe ha chiuso la carriera da calciatore all’Entella a metà anni 2010 e si è tuffato quasi subito nella panchina, scegliendo la via più impegnativa e meno scintillante: quella del settore giovanile. Nel club ligure è stato prima responsabile dell’Academy, poi tecnico dell’Under 17 e della Primavera, un laboratorio che gli ha consentito di affinare metodo, sensibilità nella gestione e un’idea di calcio che mette al centro la crescita del calciatore. Nel 2021 gli viene affidata la panchina dei biancocelesti, con risultati immediati. In due stagioni di Serie C centra un 4º posto (2021-2022) e un 3º posto (2022-2023) nel Girone B, chiudendo il secondo campionato a 79 punti: un tetto che per l’Entella rappresenta il massimo storico tra i Professionisti, con numeri di rendimento netti e riconoscibili. Nel 2024-2025 Volpe accetta la sfida Lecco, una parentesi breve e intensa, iniziata a fine ottobre (prende il posto di Francesco Baldini) e conclusa a inizio febbraio 2025: una tappa che, al di là dell’esito sportivo, gli ha dato ulteriore esperienza nella gestione di contesti complessi e di squadre chiamate a invertire la rotta in corsa. 

I MOTIVI DELLA SCELTA DEL LATINA
La decisione del Latina arriva all’indomani dell’esonero di Alessandro Bruno, promosso in panchina ad aprile 2025 e sollevato dall’incarico il 1° dicembre 2025 dopo un periodo di appannamento. La sequenza temporale è chiara nelle cronache: prima la nomina di Bruno con contratto fino al 2026, poi lo strappo del club alla luce della striscia negativa di risultati di novembre. Sul tavolo, quindi, la necessità di una «scossa tecnica» e di un’idea di gioco che ridia punti e autostima. Dentro questo quadro s’inserisce il profilo di Volpe: un allenatore che ha dimostrato di saper unire la didattica (cura del dettaglio, valorizzazione del settore giovanile, costruzione di principi condivisi) con la capacità di competere per obiettivi concreti. I 79 punti dell’Entella non sono un’enunciazione di principio, ma un marcatore oggettivo di rendimento; allo stesso tempo, il suo percorso testimonia flessibilità e lettura dei contesti, elementi cruciali quando si subentra in stagione. Curiosamente, se si guarda ai ruolo dei due tecnici che si danno il cambio in panchina, si passa da un mastino di centrocampo ad un altro.

COSA PORTA VOLPE AL LATINA
1) Centralità dei principi: aggressione organizzata sul primo passaggio, intensità nel recupero palla e linee corte tra i reparti. Nel biennio chiavarese la sua Entella ha costruito identità su pressione, riaggressione e pulizia nel primo possesso. 2) Moduli elastici: il suo sistema «di riferimento» è spesso stato il 4-3-1-2, con tre centrocampisti capaci di alternare inserimenti e schermature e un trequartista con compiti di connessione verticale. Le rilevazioni di profilo tecnico lo fotografano come un allenatore che non rinuncia a cambiare schema in funzione degli interpreti. 3) Valorizzazione dei giovani: è un tratto distintivo. Dalla Primavera alle prime squadre, Volpe ha sempre cercato di integrare profili emergenti, accompagnandoli con un contesto chiaro. La sua storia nell’Academy Entella è, in questo senso, un biglietto da visita.

IL CONTESTO NERAZZURRO: DOVE INTERVENIRE
La stagione nerazzurra ha vissuto una fase di contraccolpo nelle ultime settimane, con un’involuzione nella produzione offensiva e un trend di risultati che ha indotto la società a cambiare. Nell’immediato, la priorità sarà aumentare il volume di occasioni create e la qualità delle scelte nell’ultimo terzo, mantenendo compattezza difensiva. Anche alcune analisi di contesto degli avversari, nel giorno dell’annuncio, rilevano la necessità di sbloccare l’attacco e spezzare la serie negativa. Sul calendario incombono impegni ravvicinati tra campionato e Coppa Italia di Serie C (i nerazzurri sono ai quarti di finale contro la Pro Vercelli): il margine per trasferire i principi sarà stretto, ma l’effetto «novità» potrà incidere su motivazioni e attenzione ai dettagli. La road map pubblica del club evidenzia un finale d’anno intenso: fisiologicamente, il primo impatto del nuovo allenatore si misurerà nella gestione delle partite punto a punto e nella capacità di massimizzare i momenti chiave.

UN ORIZZONTE DI MEDIO PERIODO
La scelta del Latina di legare Volpe al club con un contratto di un anno è coerente con l’urgenza del momento e con la volontà di misurare sul campo l’impatto del progetto tecnico. L’asticella è duplice: uscire rapidamente dalle sabbie mobili della classifica e costruire un’identità riconoscibile, capace di generare continuità. Il curriculum dell’allenatore, dalle giovanili ai playoff da protagonista, racconta che la strada è praticabile, a patto di tenere insieme metodo, disciplina e coraggio. La cornice competitiva del Girone C non concede sconti, ma l’esperienza del tecnico campano dice che si può risalire anche a stagione in corso, lavorando sui dettagli e sul senso di appartenenza. La sua introduzione in panchina avviene in un contesto che chiede risposte subito: il banco di prova sarà immediato, come sempre succede quando debutti con indosso un’etichetta chiara, «allenatore delle idee», e una missione altrettanto trasparente: rimettere il Latina in rotta.

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