Il grande ex di turno segna al 92' e spezza i sogni granata, ride solo l'irraggiungibile capolista

Il boato del «Tombolato» dura lo spazio di una decina di minuti. Il tempo necessario perché l’aria fredda di dicembre si riempia prima dell’entusiasmo di un intero stadio, esploso quando Simone Rabbi trova l’angolo giusto all’80’, e poi del gelo di un pareggio che arriva come una fitta improvvisa, a tempo praticamente scaduto. È il destino del monday night: l’Union Brescia si aggrappa al colpo da attaccante puro dell’«ex» Luca Vido, al 92’, e strappa un 1-1 che pesa eccome, perché significa due cose. La prima: l’ottava vittoria consecutiva del Cittadella resta un proposito a metà. La seconda: tra le due litiganti se la gode il Vicenza, che avendo piegato il Lecco la sera prima si issa a +12 sulle inseguitrici, blindando il primato del Girone A di Serie C quando scocca il mese di dicembre.

Gol dell'attaccante che tutti vorrebbero, la capolista sale addirittura a +12 e prenota già la festa

Partita di altissimo livello tra le prime della classe, gli ospiti reclamano per un rigore non concesso nella ripresa

LE CREPE NEL COPIONE PERFETTO
Per tre quarti abbondanti di partita, la squadra di Manuel Iori è stata fedele all’identità di queste settimane: compatta, verticale quando serve, cinica sulle seconde palle. La spinta del laterale sinistro e le letture centrali hanno retto anche nei momenti in cui l’Union Brescia, disegnato da Aimo Diana con il 3-5-2, ha trovato ritmo sulle corsie. Il gol di Rabbi all’80’ è parso il sigillo su un percorso scintillante: imbucata, attacco dello spazio e tocco risolutivo, con Jacopo Castelli nel ruolo di complice tecnico dell’azione. Ma quando l’orologio segnava 90+2’, e il «Tombolato» già assaporava il traguardo, Vido ha bruciato l’ultimo difendente sul lato corto, incrociando il destro del pari. Un flash. Un colpo che lascia in gola il sapore della beffa e rimette tutto in equilibrio.

Va sotto dopo 5 minuti, pareggia con un'autogol: l'Inter ha un cuore sempre più grande

Nel primo tempo bene gli ospiti, che potrebbero segnare ancora, nei secondi 45 minuti ecco il riscatto casalingo

LA PARTITA LE SUE CRESTE D'ONDA
Nel primo tempo i granata partono puliti nel palleggio, con Redolfi che al 13’ sfiora il vantaggio di testa. L’Union Brescia risponde con personalità: al 30’ la rovesciata di Balestrero finisce di poco sul fondo, mentre al 38’ Silvestri spaventa la curva granata con un colpo di testa che esce di centimetri. Nel finale di frazione, Zanellati è protagonista: prima dice di no a Di Molfetta, poi abbassa la serranda pure su Cisco, evitando il colpo esterno prima dell’intervallo. Nella ripresa l’intensità sale: D’Alessio ha due chance in sequenza, Cazzadori si fa notare con movimenti intelligenti, ma l’equilibrio resta il filo conduttore. Fino al finale in chiaroscuro: Rabbi fa esplodere lo stadio, Vido lo silenzia al 92’. 1-1 e tutti a casa col fiatone.

Dopo il doloroso esonero ecco un allenatore con la schiena dritta, la coraggiosa scelta del club per la panchina

Giovane guida tecnica, contratto lungo e un’idea forte di stabilità: la scelta dei rossoblù non è solo un cambio in corsa

LE SCELTE DEI TECNICI: I DETTAGLI CHE CONTANO
Il Cittadella riparte dal 3-5-2: Zanellati tra i pali; Salvi, Redolfi, Gatti dietro; quinti D’Alessio e Crialese con Vita, Casolari e Amatucci in mezzo; davanti Castelli con Falcinelli. Nella ripresa, la chiave emotiva e tattica diventa l’ingresso di Rabbi al posto proprio di Falcinelli: scelta che paga all’80’. L’Union Brescia risponde con la consueta linea a tre: Gori in porta; Sørensen, Pasini, Silvestri a comporre la cerniera; sugli esterni Cisco e De Maria; nel cuore Mercati, Zennaro, Balestrero; davanti Di Molfetta e Cazzadori. Il colpo dalla panchina è l’ingresso di Luca Vido, inizialmente non al meglio, che cambia la serata al 92’.

Un solo gol fatto e 4 sconfitte di fila, esonerato l'ex capitano che sfiorò la Serie A con il club nerazzurro

La società volta pagina con una scelta nel cuore della stagione che racconta urgenze, numeri e un contesto competitivo feroce

IMPLICAZIONI DI CLASSIFICA: LA FUGA DEL VICENZA
Il Lanerossi ha dato un’ulteriore sterzata al campionato con l'11-0 sul Lecco: 9 vittorie su 9 al «Romeo Menti», status di «campione d’inverno» e, soprattutto, +12 di margine sulle seconde dopo il monday night. Il punto strappato dall’Union Brescia in casa Cittadella consolida la zona podio ma non riduce il gap dalla capolista. È, semmai, la fotografia di un torneo in cui la trama principale racconta la fuga biancorossa e la sottotrama la lotta per il secondo posto fra lombardi, granata e Lecco (atteso da un mini-ciclo tosto). La giornata numero 16 lo dice con chiarezza: il Vicenza dirige la corsa, gli altri si marcano da vicino rubandosi punta a vicenda.

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Un colpo da team vero, 3 firme diverse e tante certezze: con questo successo in trasferta si manda un segnale al campionato

IL TABELLINO DELLA PARTITA
CITTADELLA-UNION BRESCIA 1-1
RETI: 35' st Rabbi (C), 47' st Vido (U).
CITTADELLA (3-5-2): Zanellati, Salvi, Redolfi, Gatti (1' st Rizza), D'Alessio, Vita (31' st Gaddini), Casolari (10' st Pavan), Amatucci, Crialese, Falcinelli (31' st Rabbi), Castelli (43' st De Zen). A disp. Cardinali, Scquizzato, Desogus, Gobbato, Bunino, Verna, Diaw, Cecchetto. All. Iori.
UNION BRESCIA (3-5-2): Gori, Sorensen (37' st Vido), Pasini, Silvestri (43' st Valente), Cisco, Mercati (37' st Fogliata), Zennaro, Balestrero, De Maria (25' st Boci), Cazzadori (25' st Armati), Di Molfetta. A disp. Liverani, Damioli, Rizzo, Vesentini. All. Diana.
ARBITRO: D'Eusanio di Faenza.
AMMONITI: Gatti (C), Sorensen (U), Pasini (U), Silvestri (U).