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Serie C
03 Dicembre 2025
PRO VERCELLI SERIE C - Asane e Ouseynou Sow, attaccanti classe 2006 fratelli gemelli, sono tra i protagonisti più giovani della prima parte della stagione del team di Michele Santoni
Una scena dalla tribuna del «Piola», minuti che scorrono e cognomi nuovi sulla lavagna luminosa: al posto dei soliti veterani entrano ragazzi del 2005 e del 2006, si piazzano larghi, chiedono palla, osano il dribbling. Il pubblico mormora, poi applaude. Non è un esperimento, è la cifra del progetto: la Pro Vercelli 2025-2026 ha scelto di accelerare sulla strada dei giovani e i dati raccontano che lo sta facendo meglio di tutti. Dopo le prime 7 giornate era la prima società in Italia per utilizzo di calciatori «Under», nelle successive 7 si è confermata al primo posto nazionale, aumentando i minuti complessivi concessi ai ragazzi. E dopo 17 giornate, mentre la classifica dice settimo posto con 23 punti, il messaggio è chiaro: la gioventù non è un alibi, è un’identità.
UN PRIMATO MISURABILE E CHE CONTA
Nella Serie C il «minutaggio Under» non è un orpello statistico: è una leva tecnica, economica e regolamentare. Da due stagioni la cosiddetta «Riforma Zola» ha impresso un’accelerazione senza precedenti alla valorizzazione dei vivai: più minuti per i giovani, più risorse premiali e una filiera formativa che mette in relazione prima squadra e settore giovanile. I numeri della Lega Pro certificano l’impatto: rispetto al 2022-2023, i giovani provenienti dai settori giovanili e impiegati in campionato sono più che raddoppiati (+118%) e i minuti giocati sono cresciuti sensibilmente; dalla stagione 2025-2026 le premialità per l’impiego di giovani formati in casa possono arrivare fino al 400%, con ulteriori tappe già fissate in prospettiva 2028-29 (minimo 8 calciatori formati internamente nella lista settore giovanile). In parallelo, a ottobre 2025 sono stati distribuiti 4 milioni di euro ai club per i vivai, completando una parte del programma collegato alla riforma e confermando l’impegno istituzionale su infrastrutture, logistica e competenze tecniche. Sono risorse che aiutano a fare scelte di medio periodo, come quella della Pro Vercelli, e che spingono le società a non vivere i giovani come «tappabuchi», ma come asset da far crescere.
PRO VERCELLI, UN CAMBIO DI PASSO CHE SPINGE SUI GIOVANI
Il cambio di passo non nasce dal caso. La proprietà Bridge Football Group ha acquisito il 100% del club nel maggio 2025, nominando presidente lo svizzero Ludovic Deléchat e accompagnando il subentro con un aumento di capitale, l’iscrizione regolare al campionato 2025-2026 e la chiusura dei pregressi con il Comune di Vercelli. In sintesi: stabilità amministrativa e progetto sportivo integrato. Una cornice che rende credibile, e sostenibile, la scelta di investire stabilmente sui giovani. Verso i quali comunque era stato fatto già un buon lavoro negli anni precedenti, sotto l'egida del responsabile del settore giovanile Massimo Gardano, poi riconfermato.
CHI SONO I PROTAGONISTI
Dalla scorsa stagione a oggi, la Pro Vercelli ha visto stabilizzarsi o debuttare diversi profili «green» formati in casa o inseriti nel percorso tecnico: gli attaccanti gemelli Asane Sow e Ouseynou Sow (2006), il difensore Niccolò Ronchi (2006), il centrocampista Angelo Burruano (2006), il difensore Lorenzo Tarantola (2005), oltre alla presenza costante di Mohamaodu Mansour Thiam (2006). Non solo minutaggio, ma anche politica contrattuale coerente: i gemelli Sow hanno rinnovato sino al 2029, così come Ronchi, blindato con un prolungamento quadriennale; a inizio agosto, primo contratto da professionista per Burruano e Tarantola. L’investitura non è soltanto formale: in stagione i due Sow hanno inciso anche sul campo, con una cartolina destinata a restare nella memoria dei tifosi, la partita vinta contro la Triestina, in cui i gemelli sono andati a segno a distanza di pochi minuti l’uno dall’altro. Un simbolo, prima ancora che un dato di cronaca.
PRO VERCELLI PRIMA IN ITALIA: I FATTORI CHIAVE
1) Un allenatore, Michele Santoni, abituato a lavorare nella formazione e a inserire i giovani dentro un impianto riconoscibile. Parole e percorso raccontano questa vocazione. 2) Una proprietà, Bridge Football Group, che ha definito una strategia pluriennale su sviluppo dei talenti, sostenibilità economica e infrastrutture. Lo testimoniano atti societari, investimenti e messaggi pubblici. 3) Una cornice regolamentare (la Riforma Zola) che premia in modo crescente l’utilizzo di Under formati in casa e sostiene progetti come quello vercellese con risorse dedicate e target progressivi. 4) Un vivaio che porta (e ha portato) in prima squadra ragazzi pronti a reggere il salto, e una politica di rinnovi fino al 2029 che mette in sicurezza il capitale tecnico e genera plusvalore potenziale.
CLASSIFICA E PROSPETTIVE: 23 PUNTI IN 17 GIORNATE
La fotografia del 2 dicembre 2025 dice 23 punti in 17 giornate e 7° posto nel Girone A di Serie C. Senza contare i quarti di Coppa Italia contro il Latina. Una base di continuità da presidiare, consapevoli che l’asticella reale sta nella capacità di trasformare la quantità del minutaggio Under in qualità nelle scelte dentro le partite, contro avversari esperti e sistemi collaudati. L’approdo ai piani alti passa dalla gestione dei dettagli: letture senza palla, gestione delle transizioni, freddezza nelle aree. Ma la rotta è tracciata. La Pro Vercelli dà dunque del tu al futuro. Non è solo la foto di un autunno ambizioso, è l’inizio di una traiettoria: se la cultura del club consoliderà questo approccio e lo staff manterrà il giusto equilibrio tra crescita e risultati, quel tabellone luminoso al «Piola» continuerà a regalare minuti ai ragazzi. E, con ogni probabilità, anche punti.
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