Under 14
03 Dicembre 2025
COMO UNDER 14 • Davide Paccanelli, attaccante classe 2012 e uno dei nuovi acquisti dei lariani nell'estate scorsa
Non ha iniziato presto, né spinto da un destino scritto: ha iniziato quando ha capito che non poteva farne a meno. A sette anni e mezzo, mentre provava altri percorsi, il calcio continuava a chiamarlo - nei pomeriggi passati a guardare Holly e Benji, nei documentari su Pelé che lo incantavano davanti alla televisione. Quando finalmente ha messo piede in un campo vero, tutto è cambiato in fretta: da Parabiago a Canegrate, fino alla scintilla che lo ha portato all’Accademia Inter, dove il talento ha smesso di essere un sospetto ed è diventato una certezza. Oggi, con più di 200 gol nel settore giovanile nerazzurro e un’avventura iniziata quest’anno nel Como con 7 reti in 6 partite, Davide Paccanelli è un’ala sinistra che corre come se avesse un motorino acceso dentro: un ragazzo che non doveva nemmeno giocare, e che invece ora segna ogni 36 minuti.
Davide si avvicina al calcio solo a 7 anni e mezzo, un’età in cui molti hanno già collezionato stagioni intere. Prima di allora aveva provato altri percorsi, altre attività, ma a casa c’erano sempre gli episodi di Holly e Benji e i documentari su Pelé ad accendergli gli occhi. E così, quando arriva il momento giusto, inizia a Parabiago, poi al Canegrate, dove muove i primi passi veri. Proprio lì segna un gol decisivo in una partita contro l’Accademia Inter: un gol che cambia la sua vita. Viene notato, invitato per un provino, e nel pieno dell’allenamento il telefono di papà Michele squilla. È il direttore che vuole parlare subito con lui: «Ci piace. Lo vogliamo». Più o meno è andata così. Due giorni per decidere. La risposta arriva prima: sì. Qui trova gli allenatori che lo formano dentro e fuori dal campo, soprattutto Polidori, che lo accompagna all’inizio e alla fine del percorso triennale. Cresce tanto, emotivamente e tecnicamente, fino a diventare un giocatore troppo avanti rispetto agli altri: il livello non basta più per contenerlo. Riceve molte richieste, alcune già due anni prima, ma aspetta il momento giusto per fare il salto.

Le statistiche di Davide Paccanelli nella stagione 2025/26 sull'applicazione di Sprint e Sport
Davide gioca ovunque: esterno, punta, trequartista. È destro, ma segna anche di sinistro. Ha deciso partite da solo, ha tenuto squadre sulle spalle come fosse normale. Quest’anno, col Como, ha iniziato forte nonostante un infortunio che l’ha fermato a inizio stagione. Ha risposto così: gol all’Alcione dopo 32 secondi, tripletta al Novara, doppietta alla Pro Vercelli e firma anche contro il Bra. Ora è un’ala sinistra devastante, capace di strappare, accendere la gara, ribaltare il ritmo del campo. È continuo, creativo, affamato. E soprattutto corre. Corre come se avesse un motore nelle gambe e una storia da ripagare a ogni passo.
Al Como ha trovato un ambiente ideale, una casa calcistica in cui talento, carattere e lavoro quotidiano si incastrano alla perfezione. La squadra è terza in classifica, alle spalle di due colossi come Milan e Juventus, vanta la miglior difesa del campionato ed è un gruppo pieno zeppo di talenti: un terreno perfetto per far sbocciare un profilo come il suo. Ora Davide è più maturo, più consapevole dei suoi mezzi, più incisivo che mai. Le sue statistiche parlano da sole, ma raccontano solo una parte della storia: il resto lo dicono i suoi strappi, le sue giocate, il modo in cui la squadra si accende ogni volta che tocca palla. Il futuro è una pagina bianca, ma la penna ce l’ha lui. E Davide ha già dimostrato di saper scrivere benissimo.