Cerca

Serie C

Gol pesanti e giocate spettacolari, la Serie B piomba sull'attaccante che sta lasciando il segno

A 30 anni la carriera del giocatore torna in salita, è diventato un affare da seguire fino all’ultimo giorno di mercato

TERNANA SERIE C - ALEXIS FERRANTE

TERNANA SERIE C - Alexis Ferrante, attaccante classe 1995, nella stagione in corso conta 13 presenze e 3 reti in campionato nel Girone B di terza serie

La scena è questa: minuto successivo all’allenamento a porte chiuse al Liberati, l’aria di Terni taglia le guance e il campo è ancora segnato dalle scivolate. Uno dei collaboratori raccoglie i palloni, mentre Alexis Ferrante resta qualche secondo sulla linea dell’area piccola a ripassare un gesto semplice: controllo orientato e conclusione secca. Non urla, non fa scena. Ma ogni pallone che parte racconta il suo momento. Da settimane, ogni suo tocco pesa, ogni gol sposta. E quando un attaccante entra in questa frequenza, il telefono degli intermediari inizia a vibrare. Stavolta, dall’altra parte della cornetta, c’è un interesse concreto: un club di Serie B si è mosso con decisione per lui. La situazione è chiara: contratto in scadenza nel 2027, condizione che può far lievitare il valore ma anche ingolosire chi vuole anticipare la concorrenza con un progetto serio.

IL PRESENTE: UN ATTACCANTE «RIGENERATO»
Chi ha seguito Ferrante nei mesi scorsi racconta di un giocatore più «pulito» nel primo controllo e più rapido nel mettere spalle alla porta il difensore. È il segno di una maturità tecnica che non nasce dal nulla. Dopo le stagioni di alti e bassi tra Serie B e Serie C, il classe 1995 sta tenendo insieme tre dimensioni che raramente coincidono: continuità di prestazione, impatto nelle partite che contano e leadership silenziosa nello spogliatoio. 1) Nei match «spartiacque» del girone, le sue giocate hanno cambiato inerzia: emblematico il successo esterno contro il Rimini finito 1-4, con la firma di Ferrante nella ripresa, fotografia di un attaccante capace di colpire anche lontano da Terni. È il tipo di gol che pesa in una corsa lunga e tattica come quella del Girone B. 2) In altre uscite, la sua presenza ha liberato spazi per esterni e trequarti, rendendo più produttivo il lavoro dei compagni di reparto. Nella stagione scorsa, ad esempio, la Ternana ha costruito una classifica di vertice anche grazie al contributo diffuso di più interpreti offensivi e alla solidità difensiva, con un bilancio reti marcato: 64 gol fatti e 23 subiti. Nella fotografia più ampia del progetto, Ferrante è tornato ad essere un riferimento.

LE CIFRE CHE CONTANO: IL TREND E GLI INDIZI
I numeri non dicono tutto, ma raccontano un frammento importante. Nel ciclo recente, Ferrante ha messo segnali precisi: gol nei momenti in cui la partita pesa, e partecipazione attiva alle manovre che portano al tiro. La stagione passata ha visto altri compagni chiudere in cima alla classifica cannonieri del girone, ma la narrazione del solo capocannoniere rischia di nascondere un tema decisivo: la Ternana ha moltiplicato le fonti di gol, e Ferrante, anche quando non finalizza, è spesso l’innesco dell’azione o il «magnete» che porta via uomini. Il dato più solido, guardando alle ultime due annate, è la continuità di utilizzo e la ricomparsa sistematica nelle zone che contano: area piccola, secondo palo, rigore in movimento. Chi analizza le partite con lente tattica sa che per un attaccante «ibrido» come Ferrante la vera statistica «nascosta» è la qualità delle ricezioni in zona rossa. E qui, negli ultimi mesi, la curva è salita: più tocchi utili nei 16 metri, più duelli aerei vinti, più seconde palle attaccate a difesa schierata. Sono indicatori che gli scout di Serie B guardano con attenzione almeno quanto il numero secco dei gol.

L'INTERESSE DALLA SERIE B: I FATTI CONCRETI
Le indiscrezioni raccolte nelle ultime ore attestano un movimento reale da parte di un club di Serie B. In questo momento le società che cercano un attaccante con le caratteristiche di Ferrante condividono due bisogni: 1) Aggiungere un terminale che attacchi l’area con tempi puliti ma che sappia anche «reggere palla» per far salire la squadra. 2) Integrare un profilo già pronto a reggere la pressione di stadi e partite a posta alta, dalla corsa salvezza alla zona playoff. Va chiarito un punto: al momento il nome del club non è stato reso pubblico e non risultano offerte formalizzate. Ci sono stati contatti e sondaggi approfonditi, con richiesta di informazioni contrattuali e condizioni (formula, ingaggio, bonus), ma siamo nella fase in cui la differenza la fa la velocità di esecuzione. È la zona grigia in cui i direttori sportivi valutano alternative parallele e tengono vivi due o tre canali fino al momento di affondare.

LA TERNANA, CONTESTO E AMBIZIONI
Per capire quanto sia percorribile l’uscita di Ferrante bisogna entrare nel contesto Ternana. La stagione 2024-2025 ha riportato il club umbro ai vertici del Girone B, con una struttura di squadra competitiva e una batteria offensiva prodiga di soluzioni. L’annata 2025-2026 ha visto cambi in panchina e una fase di assestamento, ma resta un obiettivo identitario: costruire una squadra riconoscibile, capace di stare nella parte alta della classifica e di spingere con continuità. In questo quadro, privarsi di un attaccante rodato non è mai decisione semplice. La società ha dalla sua due vantaggi: 1) Un contratto lungo che consente di non subire il mercato. 2) Una rosa con più soluzioni davanti, che, nelle giornate giuste, distribuisce il gol. Eppure, proprio il mercato di gennaio scrive spesso storie controintuitive: un’offerta economicamente congrua e una formula intelligente (magari con sostituto già bloccato) possono cambiare le carte in tavola. Se una società di B mettesse sul tavolo un’operazione con bonus e clausole calibrate, obbligo al verificarsi di obiettivi, ad esempio, allora la discussione diventerebbe concreta per tutti.

UNA CARRIERA CHE TORNA IN SALITA
La traiettoria di Ferrante ha avuto curve. Dalla Ternana alla parentesi in prestito al Foggia con 13 gol in 30 presenze, passando per il Cesena e poi il Benevento, dove ha aggiunto minuti e «mestiere», fino al rientro a Terni con un rinnovo pesante. La sensazione, guardando l’ultimo anno e mezzo, è che i tasselli siano tornati al posto giusto: club che gli dà centralità, staff che cura il dettaglio, allenatori che ne valorizzano i punti forti. Per questo l’interesse della Serie B non è casuale né di circostanza. È la conseguenza di un lavoro che ha messo insieme campo, testa e metodo. La prossima mossa dirà se questo momento diventerà un salto di categoria immediato o resterà la base per un’ultima parte di stagione da protagonista in Serie C con la Ternana. In entrambi i casi, la bussola è puntata: Ferrante è tornato al centro della mappa.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Sprint e Sport

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter