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Serie B

Gol pesanti ma prima ancora anni sui libri con ottimi risultati, per l'esterno gli applausi sono sempre meritati

Un giocatore moderno per i giallorossi: duttile, consapevole e con la testa sulle spalle. La sua crescita racconta il futuro del ruolo

CATANZARO SERIE B - TOMMASO CASSANDRO

CATANZARO SERIE B - Tommaso Cassandro, esterno destro classe 2000, nel campionato in corso conta 10 presenze e un gol

Allo scoccare del minuto 28 di un pomeriggio vibrante al «Ceravolo», un taglio alle spalle del marcatore, uno stacco pulito e la palla indirizzata là dove il portiere non arriva. È così che Tommaso Cassandro ha rimesso in carreggiata il Catanzaro contro la Virtus Entella: un gol «da terzino totale», nato da lettura, tempi e attacco dello spazio, non da un semplice cross a difesa schierata. Una fotografia che dice molto del difensore classe 2000: esterno destro di ruolo, sì, ma con l’attitudine e il bagaglio per interpretare più funzioni nella stessa gara. Quell’incornata ha aperto la rimonta fino al 3-2 finale, fissando anche una tappa simbolica nel suo percorso tecnico e mentale.

UN RENDIMENTO IN ASCESA
Nella prima parte dell’attuale stagione di Serie B 2025-2026, Cassandro è stato impiegato con continuità: nelle prime 10 apparizioni, ben 9 volte da titolare, confermandosi pedina centrale nei piani di Alberto Aquilani. Le rilevazioni statistiche di testate e portali specializzati convergono su un minutaggio in rapida crescita e su una presenza ricorrente nell’undici iniziale, fotografando un calciatore stabilmente dentro la struttura della squadra. E oggi, dopo la rete all’Entella del 29 novembre 2025, il suo impatto è andato oltre la pura affidabilità difensiva. La cifra del suo avvio è duplice: da un lato la costanza con cui viene scelto dal primo minuto, dall’altro la capacità di adattarsi a più compiti, secondo avversario e momento della partita. È il profilo del «titolare funzionale»: non solo un nome sulla distinta, ma un tassello che permette a chi sta attorno di rendere meglio.

UN'ESTERNO «TOTALE», ROTAZIONI E MECCANISMI
Nel lessico di oggi, Cassandro è un terzino/esterno che incarna l’idea di «ampiezza intelligente». Quando gioca a destra in un 4-3-3, tende a leggere precocemente le rotazioni interne: se la mezzala si apre e l’ala stringe, lui sceglie se stare alto in sovrapposizione o rimanere più basso per garantire la transizione difensiva. In una linea a tre, interpreta invece il braccetto con naturalezza: esce palla al piede, accompagna fino alla trequarti e sa proteggere la profondità grazie a fisico (1,85 m) e tempi d’anticipo. La sua scheda tecnica conferma questa duttilità: ruolo principale terzino destro, posizioni secondarie difensore centrale e anche terzino sinistro. L’essere «ambidirezionale» nelle letture, più che nel piede (prevalentemente destro), gli permette di giocare anche sulla fascia opposta quando l’equilibrio della squadra lo richiede. In una Serie B sempre più tattica, questa è una competenza che vale punti.

IL GOL ALL'ENTELLA: UN GESTO CHE RIVELA MOLTO
Torniamo a quella sera: palla lavorata sul lato debole, cross di qualità e attacco del secondo palo con tempi perfetti. Sulla carta, un gesto «normale». In realtà, lì dentro c’è un indice di maturità. Perché Cassandro legge la linea, sincronizza la corsa con lo stacco e soprattutto sceglie il momento in cui lasciare la posizione difensiva senza scoprire la transizione. È una rete «didattica», che riassume la sua crescita nell’area che più conta: le decisioni. Catanzaro–Virtus Entella 3-2 non è stata solo una vittoria: è stato un passaggio di consapevolezza per chi, come lui, vive di dettagli.

BIOGRAFIA SPORTIVA: UN PERCORSO CHE COSTRUISCE COMPETENZE
Settore giovanile tra Padova, Venezia e soprattutto Bologna, dove avviene la «trasformazione» tattica definitiva: da mezzala a terzino, con un lavoro specifico sulle posture difensive e sulla corsa «intelligente». 1) La prima vera stagione da professionista al Novara in Serie C (2019-2020), che gli dà minutaggio e «mestieri» del ruolo. 2) Il triennio al Cittadella in B: laboratorio perfetto per completare un terzino moderno. 3 Il salto in A col Lecce (assaggio di massima serie), poi il passaggio al Como e l’approdo in Calabria, prima nel 2024-2025 e poi di nuovo nel 2025-2026 con la formula del prestito. Questa traiettoria spiega perché oggi sia un giocatore «pronto» e al tempo stesso migliorabile: ha conosciuto ambienti tecnici diversi, imparando a stare in sistemi con richieste specifiche differenti.

LA DOPPIA VITA: TRA CAMPO E AULE UNIVERSITARIE
Il titolo non è una metafora. Tommaso Cassandro ha davvero un’identità accademica: il 15 marzo 2022 si è laureato in Scienze Motorie all’Università Telematica San Raffaele di Roma, con una tesi sugli sviluppi del calcio femminile in Italia e il voto di 102/110. Non solo: ha proseguito con studi in Sport Management, un percorso che lo aiuta a leggere il calcio anche fuori dal campo, con l’idea di costruirsi una competenza spendibile quando smetterà i panni del calciatore. L’immagine è quella di un professionista che ha deciso di allenare anche la testa, non soltanto le gambe. Questo investimento culturale è tutto fuorché secondario: conoscere i carichi, il linguaggio dello staff, la logica dei processi di club rende un calciatore più consapevole. In partita si traduce in gestione dello sforzo, prevenzione dell’errore, cura delle posizioni «a monte» per evitare di dover correre «a valle».

L'ALLENATORE GIUSTO AL MOMENTO GIUSTO
L’arrivo di Alberto Aquilani sulla panchina del Catanzaro nel giugno 2025 ha creato un incastro ideale. L’idea di calcio del tecnico romano prevede esterni responsabili in entrambe le fasi e capaci di partecipare alla rifinitura con lucidità. È lo stesso DNA che Cassandro ha sviluppato negli anni. Non è un caso che, appena rientrato in giallorosso a inizio settembre, sia stato subito dentro alle rotazioni principali, assecondando il passaggio dal 4-3-3 al 3-4-2-1 (o viceversa) senza traumi. La cronologia dell’ultima estate racconta un ritorno ragionato: il 1° settembre 2025 il Como 1907 ha ufficializzato il nuovo prestito annuale di Cassandro al Catanzaro. La decisione nasce da una convergenza di fattori: centralità tecnica garantita in Calabria, visione dell’allenatore, e un contesto che valorizza terzini pensanti. La società giallorossa, dal canto suo, lo ha considerato una priorità per mettere a terra i principi del nuovo corso.

IL PUNTO DI SVOLTA: CONTINUITÀ E IDENTITÀ
La stagione in corso può essere un punto di svolta per Cassandro: non solo per la quantità di minuti o per una rete simbolica, ma perché sta consolidando un’identità riconoscibile. È l’esterno che un allenatore sa come usare in tre sistemi diversi senza cambiare i «pilastri» della squadra. E questo, nel calcio di oggi, vale tanto quanto un dribbling o un assist. Se manterrà questa traiettoria, il suo 2025-2026 dirà se il profilo resterà «di fascia affidabile» o se potrà diventare «esterno determinante». Il confine passa da un pugno di numeri: qualche cross rifinito in più, 2-3 gol totali attaccando il secondo palo, un paio di conduzioni interne che aprono linee di passaggio per i trequartisti. Dettagli? Forse. Ma sono i dettagli ad avergli permesso di segnare quel gol all’Entella e, settimana dopo settimana, a meritarsi il posto fra i titolarissimi.

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