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Ha 19 anni, sa fare gol ed è nel mirino della Premier: il centrocampista ha talento da vendere

Il percorso del ragazzo dice molto sul suo futuro, la scorsa estate il passaggio da Trigoria a Zingonia e l'affermazione

ATALANTA UNDER 23 SERIE C - SERGEJ LEVAK

ATALANTA UNDER 23 SERIE C - Sergej Levak, centrocampista classe 2006 dalla scorsa estate alla Dea dopo la fine dell'avventura con la Roma

La scena è di quelle che restano addosso: minuto finale del primo tempo a Caravaggio, corner di Panada, stacco imperioso e incornata sul primo palo. La palla di Sergej Levak gonfia la rete, l’Atalanta Under 23 raddrizza la serata contro il Siracusa e prende la rincorsa per un 3-1 che racconta soprattutto una cosa: quando il giovane croato si accende, il livello della partita cambia. Passano pochi giorni e a Caserta il suo nome non compare nell’elenco dei protagonisti: contro la Casertana finisce 1-0 e Levak non mette piede in campo. Il contrasto tra l’ascesa rumorosa e l’assenza improvvisa alimenta il brusio del mercato. E oggi, dai corridoi della Premier League, risuonano le «sirene» del Nottingham Forest.

CHI È SERGEJ LEVAK: ORIGINI E FORMAZIONE
Nato a Osijek il 3 maggio 2006, Levak è un centrocampista centrale alto 195 cm, destro naturale, con una spiccata propensione a correre in verticale e ad attaccare l’area. Cresciuto nel vivaio dell’NK Osijek, approda in Italia nel gennaio 2023: prima prestito alla Roma Under 17 (con titolo nazionale), poi riscatto e un biennio tra Under 18 e Primavera giallorossa. Nel luglio 2025 firma a parametro zero con l’Atalanta e viene inserito nell’Under 23. Ha già vestito le maglie delle selezioni Croazia Under 17-Under 19Il suo curriculum a Trigoria racconta 35 presenze e 7 gol nell’ultima stagione giovanile, numeri che hanno convinto la Dea a puntare su di lui senza esitazioni. L’operazione, definita a fine luglio 2025, prevede un contratto pluriennale e un percorso iniziale in Serie C per misurare impatto, tenuta e tempi di crescita. La cornice tecnica è quella ideale: Zingonia è progettata per esaltare profili con fisicità, tecnica pulita e intelligenza senza palla. Non a caso, diversi osservatori, in Italia e all’estero, lo hanno accostato a un profilo «alla Rodri», lettura confermata anche da analisi di mercato internazionali. Prudenza d’obbligo con le etichette, ma l’idea è chiara: un regista/mediano capace di alzare e abbassare il ritmo, proteggere e ribaltare.

LA FOTOGRAFIA DEL MOMENTO: IL MOTIVO PER CUI INTERESSA ALLA PREMIER
Contro il Siracusa del 30 novembre 2025 il suo gol di testa, arrivato sul finire del primo tempo, ha riaperto una partita complicata: è stata la sua terza rete stagionale con l’Atalanta Under 23, dettaglio che racconta una qualità non comune per un centrocampista di posizione. La capacità di attacco del primo palo e la temporalità negli inserimenti sono tratti che in Premier piacciono molto. Nel recupero del 3 dicembre 2025 a Caserta, perso 1-0 con la Casertana, Levak non è entrato: scelta tecnica e gestione delle energie in un calendario compresso. Ma proprio l’alternanza tra picchi di rendimento e rotazioni «da progetto» è la materia prima su cui lavorano recruiter e data analyst d’Oltremanica. A livello aggregato, i portali di performance sottolineano una crescita costante: valutazioni in aumento, duelli aerei vinti, pulizia nel primo controllo orientato e percentuali di passaggio in sicurezza nella metà campo difensiva. C'è la netta sensazione che in Serie C stia «facendo la differenza» per presenza e impatto.

L'AMBIENTE: BOCCHETTI, UN ALLENATORE «PONTE»
L’Atalanta Under 23 è nelle mani di Salvatore Bocchetti da luglio 2025. Ex difensore con carriera internazionale, ha portato nel progetto Under 23 una grammatica chiara: linee corte, aggressione alta in momenti selezionati, pulizia nel primo passaggio e libertà situazionale alle mezzali. In questo contesto Levak trova spazio sia da interno «box to box», sia, sempre più spesso, da perno che orchestra la prima costruzione. Bocchetti lo ha citato più volte tra i ragazzi «capaci di alzare il livello del gruppo», enfatizzando come il percorso in Serie C serva a consolidare abitudini professionali.

PERCHÈ IL NOTTINGHAM FOREST?
Il Forest nell’ultimo biennio ha intrecciato spesso il proprio radar con la Serie A e con i vivai italiani: dal tentativo per Neco Williams difeso dal Forest stesso alle piste su profili emergenti in Italia, il club ha mostrato una certa disinvoltura nel muoversi tra mercati e profili non immediatamente «mainstream». L’attenzione su Levak rientra in questo orizzonte: un 19enne formato in due scuole d’élite (Trigoria e Zingonia), con minuti veri tra i professionisti e una morfologia da calcio inglese. Non è un caso che l’interesse sia rimbalzato in questi giorni, all’indomani di prestazioni che hanno messo in vetrina sia la componente fisica sia quella cognitiva.

UNA SCELTA DI MODELLO PIUTTOSTO CHE DI MERCATO
Il destino di Sergej Levak racconta anche la capacità dell’Atalanta di posizionarsi come piattaforma tra settore giovanile e vertice. La presenza dell’Under 23 in Serie C è una strategia: non un semplice «campionato di passaggio», ma un laboratorio dove si insegnano i dettagli del mestiere. Dentro questo laboratorio, Levak sta imparando a: 1) riconoscere il «quando» del passaggio verticale; 2) usare il corpo come scudo e come leva per generare vantaggi posizionali; 3) alternare il gioco a muro e lo scarico terzo uomo; 4) leggere il piazzato come opportunità offensiva, non solo come presidio difensivo. È questo che affascina chi opera in Premier: non solo il potenziale, ma la curva di apprendimento. E se è vero che a caso Nottingham spesso seguono accelerazioni, stavolta la variabile chiave è il contesto: Zingonia è uno dei pochi luoghi in Europa dove un 19enne può davvero diventare giocatore prima ancora di asset.

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